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Coyote: in viaggio senza pensieri.

Testato nella vita reale il Coyote dimostra di essere veramente molto utile e non solo per evitare le multe

UN COYOTE MOLTO SMARTSe pensando a un Coyote il primo che ci potrebbe venire in mente è lo sfortunatissimo Wile E. Coyote dei cartoon (sempre in cerca di soluzioni geniali nel tentativo impossibile di catturare lo struzzo Beep Beep), nel mondo automotive questo nome si è affermato come il riferimento dei sistemi di assistenza alla guida “esterni” all’auto. Un dispositivo che all’opposto dei Coyote dei Cartoon spicca per essere molto smart. Con un servizio in abbonamento, Coyote permette di guidare in sicurezza e senza pensieri. Come lo fa? Dotato di sistema GPS, di una memoria interna e di una sim card, è in grado di  segnalare in tempo reale la presenza di autovelox fissi o mobili, telecamere al semaforo ed eventuali zone ZTL. Aiuta inoltre a gestire i tempi medi di percorrenza nelle tratte coperte da tutor, informa su traffico, ingorghi e pericoli nel raggio di 30 km lungo il tragitto che si sta effettuando.TELECAMERA INTEGRATANoi abbiamo provato il modello S, con telecamera integrata che ha due funzioni, quella di gestire le segnalazioni attraverso la realtà aumentata e quella di salvare automaticamente gli ultimi 5 minuti del percorso in caso di incidente (le immagini, video e foto, si possono salvare in qualsiasi momento semplicemente premendo i due pulsanti sotto al display, e sono automaticamente datate, localizzate e certificate come non modificate). Lo schermo touch da 4 pollici è chiaro, sono solo tre i tasti fisici, e ha anche il riconoscimento vocale per un’interazione più sicura durante la guida.MA SERVE?Abbiamo utilizzato il Coyote per qualche giorno, per capire come funziona e soprattutto se valga la pena acquistare un dispositivo che costa 199,99 € (oltre all’abbonamento di 12 € al mese o 144 € annui con cui si acquista anche l’app per il telefonino), quando ognuno di noi sullo smartphone ha un’applicazione gratuita che fa più o meno le stesse cose.Più o meno, infatti. Questa è la prima considerazione. il livello di attendibilità e la completezza di informazioni fornite da un database e aggiornate dalle segnalazioni dalla community, sempre verificate, che per la nostra esperienza è sempre stata precisa e puntuale fanno la differenza tra il servizio offerto da Coyote e da un normale device.DEDICATO A TELa seconda discriminante è la quantità di chilometri che si percorrono in auto. Se per brevi tragitti, o per spostamenti sporadici ci si può accontentare di soluzioni diverse, differente è la valutazione di chi passa in machina molto tempo e che magari il telefono lo usa per lavorare durante gli spostamenti. Diverso -migliore- è anche il livello di tutela della privacy garantito da Coyote, non esistono pubblicità o notifiche distraenti e non si ha mai il dubbio che l’algoritmo dia informazioni sul tragitto in qualche modo legate agli interessi degli investitori.MAGGIORDOMO A BORDONon avendo sull’auto usata durante la prova un navigatore, noi ne abbiamo sentito la mancanza, ma abbiamo risolto usando l’App (acquistabile anche indipendentemente dal dispositivo) e in ogni caso per chi ne avesse bisogno in gamma c’è un modello, COYOTE NAV, con navigazione integrata. E se il miglior modo per evitare una multa è andare piano e rispettare sempre i limiti di velocità, Coyote non è stato utile solo per quello ma anche per aiutarci a risparmiare tempo con segnalazioni tempestive di deviazioni o incidenti e per guidare più sereni, ricordandoci di rallentare quando abbiamo esagerato con l’acceleratore rischiando multe sì, ma anche la nostra sicurezza.

 

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