L’azienda è nata più di sessant’anni fa all’ombra del Monte Erice, in una terra nota per le saline, la mattanza dei tonni e ora anche per le biciclette. Ha sede proprio a Trapani, infatti, la Lombardo, marchio molto diffuso nel segmento “urban” e “touring” e che oggi sta vivendo un momento particolarmente florido, tanto da vantare distributori in ogni parte d’Europa.Sull’onda del successo Lombardo ha iniziato da qualche tempo a sviluppare anche biciclette orientate al racing e ai ciclisti più esigenti, sia in campo road che off-road. Un esempio? La Cortina 27,5” del nostro test.LIVESi tratta di una crosscountry pura, con escursione della ruota anteriore di 100 mm, dedicata agli agonisti o comunque a chi cerca nella MTB il massimo della leggerezza e della reattività.Il telaio della Lombardo Cortina è monoscocca in carbonio da 1.050 grammi di peso, ed è caratterizzato da foderi verticali molto sottili, che formano una linea continua con il tubo orizzontale, incrociando il tubo sella. Lo sterzo è di tipo conico con misure 1”,1/8 x 1/5.In linea con la tendenza attuale la scelta della dimensione delle ruote, che misurano 27,5” prediligendo la maneggevolezza alla pedalabilità tipica delle 29”, con le 26” ormai relegate al ruolo di entry level.La Cortina è proposta in tre varianti: la prima monta componenti misti Shimano XT/Deore, ruote Shimano Imperia e forcella Rock Shox – xc30 – RL black, costa 1.549 euro e pesa 11,9 kg; la seconda è interamente montata Shimano XT e costa 2.598 euro a fronte di 10,2 kg di peso.La top di gamma in prova pesa 9,380 kg misurati alla nostra bilancia (8,5 dichiarati) e costa 4.898 euro. Come ci si aspetta considerato il prezzo, questo modello monta il meglio (o quasi) della componentistica disponibile per una MTB. Il gruppo è il 2×10 Sram XX (cassetta 11-36 e guarnitura 39-26), la forcella Rock Shox – REBA – RL black- 100 mm e le ruote Fulcrum Red Metal xrp. Molto belli i mozzi oversize, anch’essi marchiati Fulcrum.La Lombardo Cortina è disponibile nelle colorazioni nero-verde, nero-giallo e nero-blu. RIDEFa la sua scena la Lombardo Cortina, grazie alle linee eleganti, leggere e aggressive allo stesso tempo. Gradevoli anche i dettagli anodizzati di colore rosso su ruote e mozzi. Sulla carta è una bici leggera e reattiva: per il nostro test, quindi, scegliamo un percorso tecnico, caratterizzato da radici che affiorano e movimentato da strappi brevi e ripidi.Il manubrio Ritchey WCS è largo e basso, come usa oggi, e non particolarmente distante dalla sella: è ben saldo tra le mani e anche sullo sconnesso si ha la sensazione di controllare alla perfezione la ruota anteriore; per contro nei single track più stretti bisogna prestare attenzione a non picchiare le nocche delle dita sugli alberi.Nei tratti pianeggianti la Cortina si pedala davvero bene: ovviamente le 29er sono più inclini rispetto alle 27,5 a mantenere velocità e a non scomporsi sugli ostacoli, ma grazie alla leggerezza e all’ottimo movimento centrale Sram bb30, si riesce a mantenere sempre un’azione costante sui pedali. Nulla da dire sulla scorrevolezza, grazie ai copertoni Schwalbe Rocket Ron 27.5×2.10 di tipo tubeless di primo equipaggiamento.Il suo pane, come previsto, sono gli scatti e gli strappi brevi, terreni su cui la Cortina mostra tutta la sua agilità ed è sorprendentemente reattiva grazie alla rigidità del monoscocca e alle leggere ruote Fulcrum.In salita la Cortina non è da meno, con il peso contenuto che fa la sua parte. Ingranando il 26/36 si è in grado di affrontare davvero qualsiasi pendenza. La discesa non è il terreno ideale di questa Lombardo XC, che tuttavia grazie al buonissimo equilibrio generale riesce a essere precisa e stabile anche sui fondi più accidentati.