LIVEDopo essersi diffuso tra il popolo dei ciclisti urban e touring e aver esplorato il segmento MTB d’alta gamma (leggi qui la nostra prova della lombardo Cortina 27,5), il marchio trapanese propone una bicicletta elegante e dalle prestazioni interessanti, dedicata alla città e al turismo leggero.Si chiama Touring Alfine e già nel nome di questa Lombardo c’è uno dei suoi aspetti più interessanti, il cambio interno al mozzo Shimano Alfine a 8 velocità, uno dei più raffinati oggi sul mercato.Fuori non si vede nulla (né cassetta pignoni né deragliatore) perché tutti gli ingranaggi sono all’interno del mozzo, che è un po’ più grande del normale. ll sistema funziona grazie a un meccanismo epicicloidale, cioè una serie di ingranaggi collegati tra loro che consentono al guscio esterno del mozzo medesimo di girare a una velocità diversa, a seconda del rapporto inserito, di quella alla quale gira il pignone.I vantaggi rispetto a un cambio tradizionale sono molti, a partire dall’assenza di manutenzione, passando per la velocità di cambiata, fino al fatto che si può cambiare anche a bicicletta ferma. Tra gli svantaggi c’è il peso maggiore rispetto al cambio tradizionale, oltre al fatto che smontando la ruota posteriore il cavo del cambio resta attaccato al mozzo (a meno di volerlo staccare, ma poi reinserirlo è davvero molto complicato).Il cambio non è l’unico componete pregiato di questa bici, che dispone di un sistema frenante idraulico a disco, marchiato anch’esso Shimano Alfine, e di una dinamo integrata nel mozzo anteriore. Manopole e sella in pelle marrone sono della rinomata azienda britannica Brooks.Telaio e forcella della Lombardo Touring Alfine sono in alluminio, con sterzo integrato conico che misura 1”, 1/8. Alla bilancia fa segnare 14,5 kg, non proprio una piuma, ma i componenti sono “di peso”. Il prezzo? Anch’esso in linea con la qualità dei componenti: 1.029 euroRIDENuova Darsena. Il porfido delle strade che conducono al porto di Milano a l’appena allargata pista ciclabile che corre lungo il Naviglio Grande sono il contesto adatto per provare la Lombardo Touring Alfine. La forcella rigida e la posizione piuttosto caricata sul manubrio consigliano di prestare attenzione quando si affrontano tombini, mattonelle dissestate e ostacoli cittadini di vario tipo, nonostante le manopole particolarmente morbide e la sella Brooks siano davvero comode. In compenso la Touring Alfine è molto agile e reattiva se si vuole zigzagare in mezzo al traffico, aiutata da freni potenti e molto ben modulabili. I cambi marcia sono estremamente rapidi e precisi; come detto, ci si può fermare, cambiar marcia e ripartire, a differenza dei sistemi tradizionali in cui è necessario far girare i pedali per variare il rapporto. La sezione degli pneumatici è di 28 mm, misura che rappresenta un azzeccato compromesso tra comfort e scorrevolezza, anche se tra qualche tempo, vista la scarsa manutenzione del pavé meneghino, saremo probabilmente costretti a girare con le fat bike…Nel levigato tratto di pista ciclabile che conduce fuori Milano, lungo il Naviglio, la Lombardo mostra tutta la sua indole sportiva. Non è certo una bici da corsa ma la combinazione di materiali rigidi e componenti di alta qualità garantisce prestazioni e medie velocistiche di tutto rispetto, oltre che divertimento alla guida. Un bel mix per usare la bici tutti i giorni, divertendosi.