L’unica differenza sostanziale tra la bici olimpica e quella che sarà in commercio tra pochi mesi è il colore. Specialized ha infatti la buona abitudine di non realizzare prodotti ad hoc per gli atleti ma di farli correre con mezzi di serie o che semplicemente anticiperanno la versione di serie. Così è stato per la Tarmac di Vinokurov (ne abbiamo già parlato nel nostro 2Senza) e così è anche per la Specialized Epic di Kulhavy, che ha conquistato l’oro olimpico a Londra (tutte le Specialized realizzate per le Olimpiadi adottavano la livrea “neon red”) e che anticipa il modello 2013, non senza novità interessanti.Il telaio della S-Works Epic è in fibra di carbonio. Quella di Kulhavy è una taglia L; l’attacco manubrio ha un’inclinazione negativa per abbassare il busto e ottenere una posizione più racing, ottimizzando al massimo la spinta sui pedali. L’ammortizzatore posteriore Fox è dotato di sistema Brain (blocco e sblocco automatico a sensibilità regolabile). La forcella è una Rock Shox Sid World Cup Brain, settata per l’occasione a 90 mm di escursione anzichè 100 come la standard.La trasmissione di questa bici è molto interessante e rappresenta una novità assoluta a livello mondiale nel panorama MTB: iI cambio Sram XX1 Type 2 è un 1×11. Dopo aver “eliminato” la tripla da sempre elemento distintivo delle MTB, ora Sram toglie anche la seconda moltiplica. La cassetta pignoni è quindi a 11 velocità, mentre la corona anteriore è singola. Quella montata sulla bici di serie avrà 34 denti (32 opzionale); quella di Kulhavy ne montava una addirittura da 38 denti, per gambe ben allenate. I vantaggi della corona singola sono semplicità e leggerezza, mancando completamente deragliatore, comandi anteriori e guidacatena. Infatti il peso di questa Full sarà sotto i 10 kg. 11 pignoni garantiscono comunque un range molto ampio di rapporti. Sarà questo il futuro dei cambi MTB? Vedremo, di sicuro chi non ha molte gambe continuerà a preferire le classiche triple.L’impianto frenante della bici olimpica è Sram Avid XX Blackbox, con dischi 160mm anteriore e 140mm posteriore; la bici di serie monterà invece il Magura MT8. La Epic di Kulhavy, in compagnia della Tarmac di Vinokourov e della Venge di Boonen, sarà a EICA, l’esposizione internazionale del ciclo, a Verona dal 15 al 17 settembre.