“Tuvalu”, un nome sconosciuto ai più, ma non a Ismael Labrador e Alejandro Pons, fondatori della start-up Tuvalum, appunto, che hanno voluto recuperarlo e rendere omaggio all’arcipelago polinesiano, destinato a scomparire a causa dei cambiamenti climatici. Va in questa direzione “green” anche l’attività vera e propria della loro azienda: mettere a disposizione bici di seconda mano. Con tutte le garanzie del caso.
Nata a Valencia nel 2015, Tuvalum acquista e ricondiziona bici usate, dopo averle sottoposte a rigorosi controlli, e le rivende sulla piattaforma on-line. Un comodo filtro aiuta l’utente a selezionare il marchio preferito tra le decine presenti – da Bianchi a Wilier, passando per Scott e Trek – che abbracciano un po’ tutte le discipline, l’anno di costruzione, la misura e il materiale di cui la bici è composta. Il risultato? Chi acquista sulla piattaforma Tuvalum non dovrà interfacciarsi con intermediari sconosciuti e sarà maggiormente tutelato.
Altre garanzie. Il mezzo dell’utente finale beneficerà del sigillo Tuvalum Certified: una certificazione che garantisce gli stessi requisiti tecnici che l’Unione Europea impone per le biciclette nuove (GPSD, 2001/95/CE e 168/2013). 12 i mesi di copertura, con l’opportunità di restituire il mezzo acquistato attraverso la piattaforma nei successivi 18 mesi. Un’ultima informazione: in Italia il costo di spedizione è di 119 euro e il tempo medio di consegna del mezzo si aggira intorno ai 3-5 giorni lavorativi.