Filante SLR ID2 è una bici che nasce per correre, ma anche per raccontare coerenza, visione e identità del marchio vicentino. Wilier ha svelato la nuova top di gamma nel cuore delle colline di Valdobbiadene, spiegando che il suo sviluppo è stato guidato dalla volontà di limare il gap tra leggerezza e rigidezza, estremizzando ancor di più i dettagli aerodinamici, il tutto con un solo scopo: creare la versione più veloce di ogni ciclista.
Speed obsession
La velocità, è l’ossessione della Filante e dei suoi progettisti: bisogna averla quando serve, senza rotture con il passato. La prima versione della Filante fu presentata nel 2020 e divenne un riferimento nel segmento: la ricerca dell’equilibrio tra leggerezza e rigidezza e gli studi delle turbolenze, anche al di fuori della galleria del vento, consentirono di realizzare una aerodinamica ottimizzata nel mondo reale, situazione ben diversa da quella asettica delle simulazioni in studio.
Claudio Salomoni, storico project manager di Wilier, tiene a sottolineare come l’evoluzione del prodotto sia anche la conseguenza di come il pro team Groupama – FDJ, spinga e supporti la ricerca: Thierry Cornec (GM di Groupama – FDJ) ricorda il lavoro fatto in occasione del lancio delle Supersonica, la bici da Crono di Wilier, e di come oggi Romain Grégoire è stato coinvolto attivamente nel progetto “ID2”.

Il punto di partenza
La Filante SLR ID2 nasce come evoluzione diretta della piattaforma aero del brand di Rossano Veneto, ereditando i principi di leggerezza e rigidezza tipici della gamma “Zero” e della Generazione 1 della Filante SLR.
Il telaio, in fibra di carbonio HUS-MOD, utilizza resine speciali e la tecnologia Liquid Crystal Polymer per garantire un rapporto ideale tra rigidezza torsionale e assorbimento delle vibrazioni. Il peso complessivo del frameset si attesta su valori estremamente competitivi per la categoria aero.
Sulle tubazioni si riparte dalla SLR iD1, su tubazioni a profilo NACA (troncati con forma a “D”) ma con i bordi arrotondati. Anche il canotto interno della forcella rimane perfettamente rotondo grazie al brevetto di Wilier che consente grazie a dei cuscinetti particolarmente piccoli, il passaggio dei cavi senza modificare la forma del canotto.
Gli upgrade



Come si può migliorare una bici che è già una specie di jet supersonico? Solo se si pone l’accento sui dettagli. E così è stato.
La prima grande evoluzione è avvenuta con lo studio delle turbolenze e delle sollecitazioni di ogni parte del telaio: i tecnici Wilier hanno suddiviso la bici in 85 parti (ruote comprese) e le hanno sottoposte a test incrociati per capire quali interazioni ci siano effettivamente tra le varie parti, al fine di intercettare e ridurre le turbolenze anche più leggere. Subito si è compreso che il comparto delle borracce era un punto debole della iD1, così è stato riprogettato con borracce e portaborracce aerodinamiche (l’Aerokit) e sagomature specifiche, pensate per integrarsi perfettamente con il nuovo tubo obliquo, all’interno della figura del telaio, scomparendo dal profilo visivo frontale. Con l’Aerokit completo, il drag si abbatte di oltre due terzi. Dettaglio importante è la compatibilità con le normali borracce tonde, che rende la bicicletta utilizzabile anche nelle competizioni.
La forcella è il secondo punto di miglioramento: oltre a essere asimmetrica per via delle differenti forze applicate dal freno a disco, la forma delle sezioni dei foderi è differente rispetto alla Filante iD1: il profilo esterno è NACA e quello interno piatto, per minimizzare le interazioni con ruota e copertone e massimizzare la stabilità aerodinamica. Nella progettazione della nuova forcella è stata posta molta attenzione al cono della testa: dall’esperienza maturata con Verticale SLR si era capito che un’inclinazione più ripida consente una laminazione del carbonio più omogenea, capace di incrementare la rigidezza e, allo stesso tempo, ridurre il peso complessivo.
Su Filante SLR ID2 questo concetto è stato estremizzato e Wilier assicura che il cono, ancora più accentuato, garantisce maggiore rigidità torsionale e una superiore resistenza allo stress, migliorando la precisione di guida. Infine, il fodero sinistro integra una sottile aletta aerodinamica che lambisce il disco e avvolge la pinza freno (una carenatura parziale già sperimentata su Supersonica SLR), ora ulteriormente raffinata.
Posizione di guida rivisitata




Completamente riprogettato, anche il nuovo cockpit aerodinamico F-Bar ID2, frutto del lavoro congiunto di tecnici Wilier e atleti del team Groupama – FDJ Cyling Team. Dopo aver sviluppato e testato nove tipologie di curve stampate in titanio, è stata definita la versione finale O.E.F. (Optimized Ergonomic Flare). Si tratta di un flare ortogonale di 3 cm tra presa alta e presa bassa, che non compromette gli studi ergonomici dei costruttori dei comandi trasmissione. Una soluzione che, afferma Wilier, garantisce maggior controllo in presa bassa, una posizione più raccolta ed efficiente e un’impugnatura naturale e confortevole.
L’integrazione con il telaio è stata ottimizzata abbassando il tubo sterzo e introducendo nuovi top cover e distanziali concavi, che aumentano la superficie di contatto e migliorano la reattività, mentre la forma convessa della curva riduce il dislivello tra manubrio e tubo orizzontale, con vantaggi aerodinamici.
Per la stessa ragione, anche il forcellino posteriore ha cambiato forma della sezione inclinata, maggiormente efficiente in condizioni reali rispetto alla galleria del vento. Inoltre, un nuovo disegno ha aumentato la rigidezza del carro rendendo più precisa la trasmissione della potenza, senza inficiare la capacità di assorbire le vibrazioni provenienti dall’asfalto. Una soluzione che regala maggiore stabilità e comfort soprattutto sulle lunghe percorrenze, senza penalizzare la reattività.
Passando al retrotreno, i foderi sono stato oggetto di una “rivoluzione silenziosa”, come ci hanno spiegato i progettisti, senza intaccare il family feeling con la precedente Filante, mantenendo quindi pendenti ampi e innestati nel tubo sella attraverso una linea spezzata. A uno sguardo superficiale, potrebbero quindi sembrare simili alla versione ID1, ma in realtà sono stati riprogettati in ogni dettaglio. Le analisi sulle interazioni dinamiche tra i foderi e il movimento delle gambe del ciclista durante la pedalata hanno determinato una soluzione inaspettata: inclinare i foderi verso l’interno di 2,5 °. Scelta, all’apparenza contro intuitiva, che ha però mostrato benefici evidenti nelle simulazioni CFD.
L’importanza dei dettagli
Anche il reggisella non è sfuggito all’operazione di affinamento, perché un componente apparentemente semplice diventa un rebus arduo da risolvere e determinante per l’efficienza complessiva della bici: il suo impatto sull’aerodinamica non si limita alla superficie frontale, ma si amplifica attraverso l’interazione con il movimento alternato delle gambe del ciclista. Il nuovo reggisella di Filante SLR ID2 nasce dall’equilibrio tra estetica, leggerezza e comfort. Ha un profilo sottile e affilato (38 mm x 16 mm), che ottimizza la penetrazione aerodinamica senza compromettere rigidezza e assorbimento delle vibrazioni.
Questa scelta ha portato Wilier a ripensare anche la collocazione della batteria Shimano Di2, storicamente inserita nel reggisella. Con un design tanto snello, era necessario trovare una soluzione alternativa e più efficiente. La risposta è arrivata spostando la batteria nella scatola movimento centrale, racchiusa in una custodia in resina fissata con due viti. Una soluzione che ha portato due vantaggi immediati in termini di accessibilità (ora può essere controllata o sostituita in pochi istanti, senza rimuovere il reggisella né modificare l’altezza sella) e distribuzione dei pesi (la nuova posizione contribuisce ad abbassare il centro di massa della bicicletta, in sinergia con l’Aerokit).
I risultati
La domanda sorge spontanea: queste innovazioni quali vantaggi portano?
Wilier dichiara vantaggi sensibili non solo sui test in galleria del vento. In particolare, in termini di aerodinamicità e riduzione dei tempi di percorrenza , hanno rilevato -13,6 % di resistenza all’aria nelle galleria del vento per la sola bici, -4,5 % del sistema bici/ciclista. Mentre, per un allenamento di 70 km a 290 Watt medi, il tempo di percorrenza con la nuova Filante è stato di 1’45” in meno, rispetto alla ID1…
Primo assaggio

Abbiamo provato in anteprima il nuovo bolide di Wilier in un percorso misto sui colli tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto. Un percorso che, oltre ad essere stupendo a prescindere dalla bici che userete per farlo, era perfetto per una presa di contatto con la nuova Filante.
Da subito, la sensazione di essermi seduto su una bici dal carattere estremo è evidente: stack basso, manubrio con un leggero flare e parte alta davvero stretta: 35 cm tra le due leve freno, al minimo delle nuove regole UCI. Dopo poche pedalate, però, il feeling diventa molto migliore di quanto inizialmente la Filante trasmetta. Buona la guidabilità e, anche se non è certo iscrivibile nella categorie delle bici “comode”, al termine delle tre ore di sella la sensazione è stata più confortevole di quanto potessimo immaginare.
Nei tratti nervosi della prima parte del percorso la “ID2” inizia a far sentire il carattere reattivo: rilanciarla è facilissimo, in tutte le condizioni ed impressiona anche l’assorbimento delle irregolarità del terreno, ma in questo vengono sicuramente in aiuto le ruote equipaggiate con i Vittoria corsa Pro da 30 mm in cotone.
Il bello vero arriva quando si punta il naso in discesa e sui drittoni in pianura… La Filante si trasforma in un missile terra-aria che vola a pelo d’asfalto. Se la spingi lei restituisce tutto con gli interessi e anche oltre gli 80 all’ora in discesa è una lama che non fa una piega: piantata, stabile, pronta. Come essere seduti su una moto sportiva.
La bici in prova
- Telaio: Filante SLR ID2
- Gruppo: Dura-Ace Di2
- Ruote: Miche KLEOS DR 50
- Pneumatici: Vittoria Corsa Pro Tubeless, 30 mm
Conclusioni e posizionamento
Su strada, la Filante SLR ID2 sorprende per la combinazione di rigidezza in spinta e velocità. Nonostante l’anima “estrema” c’è un eccellente equilibrio nel progetto, che la rende adatta non solo alle gare WorldTour ma anche a chi, tra gli amatori evoluti, cerca un mezzo performante e utilizzabile in uscite medio lunghe. La geometria è race, aggressiva, con carro posteriore corto e angoli studiati per esaltare la reattività e sorprende per la stabilità alle alte velocità.
Filante SLR ID2 non è una bici per tutti: le caratteristiche tecniche e il prezzo la collocano nella fascia altissima del mercato, destinata a chi cerca il meglio in termini di prestazione, aerodinamica, peso e trasmissione. Ma questa non è solo una bici: come dice Andrea Gastaldello, presidente di Wilier, “La nuova Filante vuole essere il manifesto della nostra credibilità e del nostro lavoro”.
Modelli e prezzi





Frame kit (con FBAR D2, aero kit e supporto GPS): 5.800 euro
Bici completa
- Campagnolo SUPER RECORD WRL 2×13: 13.100 euro
- Sram RED AXS E1 2×12 + Powermeter: 12.900 euro
- Shimano DURA ACE Di2 + Powermeter: 12.700 euro
- Shimano DURA ACE Di2: 11.900 euro
- Shimano ULTEGRA Di2: 9.700 euro
- Sram FORCE AXS E1 2×12 + Powermeter: 9.700 euro
- Sram FORCE AXS E1 2×12: 8.900 euro
Tutte con ruote Miche KLEOS RD 50