8 luglio 2015. Ora che abbiamo visto e toccato con mano la prima moto uscita dalla catena di montaggio alla presentazione ufficiale in sede, la rinascita del grande marchio italiano SWM si può dire effettiva, concreta. Non è la rinascita “speranzosa” di uno stand fieristico, poi destinata a scomparire nel momento stesso in cui si spengono i riflettori, com’è accaduto spesso in casi di acquisizione di marchi motociclistici storici. Alle porte di Varese, precisamente a Biandronno, c’è l’azienda, lo stabilimento già operativo, lo stesso appena lasciato libero da Husqvarna dopo il passaggio di proprietà al gruppo KTM. SWM (acronimo di Speedy Working Motors) è un marchio che ha contribuito a fare la storia del fuoristrada in Italia. Nasce all’inizio degli anni 70 quando dalla sede di Rivolta d’Adda uscirono i primi tre modelli di 50, 100 e 125 cc motorizzati Sachs che fecero scalpore per alcune scelte tecniche come il forcellone a sezione rettangolare, novità assoluta per quei tempi, e per il design moderno e personale caratterizzato dal color amaranto del telaio e da quello argento delle sovrastrutture che rimase per lungo tempo nel cuore degli appassionati. Non mancarono risultati sportivi di prestigio. Poi come molti piccoli grandi marchi italiani la SWM chiuse i battenti nel 1984. Oggi torna a nuova vita.
GLI ARTEFICIA capo della resurrezione SWM c’è un grande condottiero: Ampelio Macchi, notissimo nel settore moto e con esperienza vincente ultradecennale come responsabile tecnico in Cagiva, Husqvarna e Aprilia con complessivamente 51 titoli iridati all’attivo. Dietro l’operazione c’è un grande finanziatore: Daxing Gong. Cinese sì ma poco importa, anzi, oggi è sinonimo di “spalle grosse” utili per rispolverare come si deve un logo come questo. Gong è infatti a capo del colosso Shineray Group che spazia dalle due alle quattro ruote, occupandosi anche di prodotti industriali per l’agricoltura e generatori.
PREZIOSA EREDITA’ HUSKYSWM Motorcycles entra dunque nel mercato con una gamma di moto stradali e fuoristrada potendo contare su uno staff tecnico cresciuto in un territorio ricco di storia motociclistica e dotato di una fortissima motivazione ed esperienza. Un know how di alto livello, quello rilevato dagli storici dipendenti Husqvarna, basato su un affiatato team di tecnici di lungo esercizio, in grado di gestire ogni aspetto produttivo della moto. Dal design curato dal Centrostile interno, alla progettazione del motore, della ciclistica, della gestione elettronica: tutto è progettato internamente da italiani. Questo è il bello, con il valore aggiunto della salvaguardia di numerosi posti di lavoro. E non è certo un caso che ci sia davvero molto delle “vecchie” Husqvarna nelle nuove SWM…
PROGRAMMI COMMERCIALITenendo conto del mega sponsor dell’operazione, l’azienda SWM si può permettere di ripartire con ambizioni internazionali. Si punta in primis all’Europa, ma subito a seguire anche l’Australia e il Sudamerica che hanno omologazioni simili a quelle richieste in Europa. Target successivi i mercati asiatici e del Nord America, non appena saranno pronte le omologazioni adeguate. Per quanto riguarda la rete di vendita, sfruttando la sinergia col proprio partner Shineray Group, che produce ed esporta motocicli da tredici anni, si potrà contare sin da subito su una capillare rete di vendita a livello mondiale.
LA GAMMALa gamma moto attuale è costituita da sei modelli, tra fuoristrada e stradali, con cilindrate da 300 ai 650 cc. Ma nel mirino a breve scadenza ci sono anche i giovani, probabilmente i figli di chi le SWM le sognava o usava da giovane, con modelli di 125 cc.
L’AZIENDA IN NUMERISWM Motorcycles si sviluppa in un’area di 45.000 mq di cui di 23.000 coperti. La struttura a tre piani suddivisa in Direzione e Ricerca & Sviluppo, area ricambi e post vendita, area servizi sociali e area produttiva. Ci sono inoltre banchi prova per i motori e banchi dedicati alle prove di fatica strutturale. Attualmente ci sono 60 dipendenti con l’obbiettivo di portarli circa 110 entro due anni.
SI PARTE DA UNA 650Partita proprio l’8 luglio, la produzione per il 2015, prevede 2500/3000 moto tra stradali e fuoristrada. Dopo il debutto della RS 650 R. La RS 650 R è il primo modello prodotte dalla neonata Casa varesina. Si tratta di una monocilindrica on/off rivolta a un pubblico non specializzato. La tipica enduro stradale monocilindrica che consente anche di divagare in fuoristrada, se necessario. Peso limitato (solo 144 kg) e una dotazione tecnica di alto livello fanno da contorno a una moto che viene offerta a un prezzo interessante (6.400 euro franco fabbrica). Il programma di produzione prevede a fine luglio l’uscita della SM 650 R, a fine settembre i modelli RS 300 R, RS 500 R e SM 500 R, e da metà ottobre le classiche Silver Vase 440 e Gran Milano 440.
Ulteriori approfondimenti su www.swm-motorcycles.it