In bacheca due mondiali, nel cassetto tante lastre che come una carta geografica raccontavano le 67 fratture subite in carriera. Un pilota di ferro, in tutti i sensi visto che aveva così tante viti e piastre addosso da riuscire a innescare gli allarmi dei metal detector agli aeroporti. Belloccio, playboy, (e molto dalle donne) scanzonato, velocissimo e spericolato, Barry Sheene ha portato alla vittoria per 2 anni di seguito (76-77) la Suzuki RG500Gamma nel mondiale 500 GP. Viveva al limite, sempre ma la vita se la godeva e ci scherzava sopra come racconta anche il suo casco con un papero come simbolo. Nel 2003 ci ha salutati a causa di un tumore, ma presto potremo riviverne le gesta in un film, il cui teaser parla da solo… ci vediamo al cinema?