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Sotto la lente Arai Quantic

Il nuovo Quantic unisce tutte le caratteristiche che da sempre distinguono ogni casco Arai con elementi inediti come lo spoiler posteriore molto pronunciato, novità assoluta per il marchio giapponese

Commento Finale

Che dire, quando ho indossato per la prima volta il Quantic mi sono sentito “a casa”. Proprio come si sentirà a casa qualsiasi motociclista affezionato al marchio giapponese. Nonostante stiamo parlando di un casco che fa il suo ingresso nella gamma a partire da quest’anno – e non è l’evoluzione di un casco già esistente – questo Arai è inconfondibilmente Arai, sia per quanto riguarda il design, sia per quanto riguarda la calzata, che risulta sempre molto confortevole. L’elemento che più contraddistingue il Quantic dagli altri caschi del brand nipponico è sicuramente lo spoiler posteriore molto pronunciato, una novità che ho apprezzato parecchio in autostrada o comunque nei tratti più veloci dove il nuovo spoiler garantisce un’ottima stabilità.

Arai Quantic

 

Per quanto riguarda l’ergonomia delle prese d’aria e della visiera ci tengo a fare giusto un paio di appunti. I meccanismi funzionano tutti molto bene, ma trattandosi di un Arai dovrete fare l’abitudine ad azionare le prese d’aria superiori e al meccanismo di sgancio della visiera. Le tear ducts e le prese d’aria poste sulla visiera sono abbastanza piccole, e aggiungo anche che avrei preferito uno scambio d’aria maggiore. Discorso simile per il meccanismo di apertura della visiera che – come per le prese d’aria superiori – richiede un breve periodo di adattamento per essere utilizzato in scioltezza. Passando alla presa d’aria frontale sottolineo l’ottimo funzionamento, infatti anche senza usare il pinlock, è possibile disappannare la visiera solamente aprendo quest’ultima. Una caratteristica che peraltro garantisce anche una ventilazione eccellente, quasi esagerata, quando fa più caldo, senza infastidire mai gli occhi con flussi indesiderati.

Arai Quantic

Parlando di silenziosità vi dico subito che puntando tutto sulla sicurezza e sul contenimento del peso. Infatti il Quantic non è fra i caschi più silenziosi del segmento, anche se devo ammettere che non si difende poi così male. L’ultima nota ho deciso di dedicarla al sistema di ritenzione che – devo riconoscerlo – è veramente perfetto, almeno per quelle che sono le mie esigenze. Le zone più sensibili del collo non sono mai soggette a pressioni fastidiose e la chiusura con doppio anello permette di compiere regolazioni al millimetro.

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