CFMoto 700MT ADV – prova – in sella alla nuova enduro bicilindrica superdotata a meno di 7.000 euro

CFMoto 700MT ADV, tre lettere che significano un cambio di destinazione molto importante. Ruota da 19 tanta abitabilità e propensione ai lunghi viaggi grazie a un serbatoio da 20 litri la rendono appetibile per chi cerca una vera Adventure economica.

Da dove iniziare a parlare della CFMoto 700MT ADV? Potremmo iniziare dal prezzo di 6.990 euro. Oppure dal peso che abbiamo rilevato, 237 kg con 5 litri nel serbatoio. Oppure ancora si potrebbe iniziare elencando la dotazione di serie, che è tale da far impallidire più di qualche ammiraglia: forcella rovesciata e monoammortizzatore entrambi regolabili nell’idraulica, cerchi tubeless a raggi tangenziali, sensori di pressione e temperatura pneumatici, cupolino regolabile in altezza, manopole e sella riscaldabili, kit per montaggio borse di alluminio, pinze radiali, strumentazione connessa. Di argomenti ce ne sono davvero tanti, ma questa volta voglio iniziare da una domanda.

A cosa siete disposti a rinunciare su una moto da 6.990 euro? Un po’ di leggerezza? Una sospensione perfetta? Una calibrazione del gas esente da on/off? Domande che credo chiunque si faccia tra sé e sé quando approccia una moto come questa.

Avevamo già apprezzato la CFMoto 700 MT nella comparativa delle crossover per la sua brillantezza, data dalle ruote da 17 pollici e da un motore che sapeva davvero il fatto suo. Con la 700 MT Adventure, invece, CFMoto punta dritto al cuore del segmento delle enduro medie, quello in cui spadroneggiano Benelli TRK 702X e Moto Morini X-Cape 700, moto che condivide il motore con la CF.

Ergonomia

Partiamo dai dati interessanti: quelli relativi all’altezza della sella, che ha solo 820 mm da terra e all’interasse, che per il genere di moto è molto compatto, solo 1.445 mm. Nel rispetto dell’indole da grande viaggiatrice, il serbatoio ha una capacità di 20 litri, che dovrebbe fornire un’autonomia di circa 400 km.

Posizione particolare

La prima cosa che si nota saliti in sella alla CFMoto 700 MT ADV è la posizione di guida un po’ inusuale. Ci si trova abbastanza distanti dalla piastra della forcella e quindi il manubrio viene molto indietro per correggere l’ergonomia.

Il cupolino si regola comodamente con i pomelli, anche con una mano sola. Il display da 5” è molto ben definito e indica, tra le altre cose, anche il livello del carburante con autonomia residua e la pressione e la temperatura delle gomme. È possibile disattivare il controllo di trazione e l’ABS sia sul posteriore che completamente.

Blocchetti molto buoni, qui c’è anche il pulsante delle manopole riscaldabili. Devo dire che a livello di logica ricordano un po’ quelli di KTM.

L’ergonomia della CFMoto 700MT ADV, dicevamo, è un po’ particolare. Nelle moto di questo genere, a partire dalla Benelli che è la concorrente diretta, i costruttori vanno a cercare un buon appoggio a terra con i piedi, quindi selle abbastanza basse che garantiscono tanta sicurezza. Sella che, tra l’altro, ha una buona imbottitura ma una struttura un po’ a “conca” che ti obbliga a stare sempre nella stessa posizione e ostacola un po’ i movimenti,

Questo fa sì che la distanza sella-pedana non sia così elevata e quindi ci sia un angolo abbastanza chiuso della gamba. Le pedane sono anche un pochino avanzate, il che fa sì che, quando si vuole andare a guidare in piedi, si sia un po’ troppo avanti e il manubrio sia un po’ troppo basso. Manubrio che è molto ruotato verso il pilota, quindi si avvicina parecchio, il che ti dà una sensazione di essere seduto un po’ lontano dalla ruota davanti. La triangolazione ergonomica può sicuramente essere aggiustata per esempio, parlando del fuoristrada, ruotando il manubrio in avanti.

Buona la protezione

La protezione dall’aria, invece, è molto valida. Il cupolino è lontano ma è anche particolarmente verticale, crea una bolla d’aria che passa al di sopra dell’aletta del mio casco. Io che sono alto 1,71, non ho avuto bisogno di alzare il cupolino, anche perché, alzandolo e guidando tra le curve, come molti di questi cupolini, la parte alta con il piccolo deflettore tende a fare un po’ effetto lente e mi disturba un po’ nella guida. Non ho comunque avuto bisogno di tenerlo più alto, perché anche tenendolo basso una persona della mia statura è protetta bene. Si avverte un minimo di turbolenza sul casco, ma non è niente di esagerato.

Vita di coppia

Il passeggero si trova bene in sella, ha spazio a sufficienza per stare comodo. C’è un po’ di dislivello tra pilota e passeggero per quel che riguarda l’altezza, il passeggero si ritrova abbastanza in alto e questo porta a una chiusura più marcata delle gambe vista la posizione delle pedane. Buone le maniglie che però potrebbero risultare troppo strette per una seduta comoda. Tutto sommato per la vita di coppia la moto offre dei buoni spunti e se dovete farci qualche viaggetto sicuramente non vi troverete male.

Motore familiare

Passiamo al motore: la CFMoto 700MT ADV monta un bicilindrico in linea da 693 cc che in questa configurazione eroga 68 CV e 60 Nm a 6.000 giri. È un motore che già conosciamo: ci ha accompagnato sulla CLX700, sulla MT700, che ha partecipato alla nostra comparativa e che avevamo abbastanza apprezzato proprio per la brillantezza del motore, e anche ultimamente sulla X-Cape perché questo motore da 693cc e 68cv è migrato anche sulla nuova Moto Morini.

Come ogni motore con il gas a cavo, si nota un certo effetto on/off che CFMoto ha cercato di mitigare allungando la corsa del gas. Questo, però, è l’unico veramente difetto che mi sento di attribuire a questo motore che ha una buona erogazione, calibrato per avere un’ottima risposta ai primi tocchi del gas.

Buona l’elasticità, fino a 2.000-2.500 giri si può tranquillamente tenere la marcia lunga senza strappare, a 4.000 poi c’è un flesso fino a 6.000 e dopo tende a ripartire. Curioso il range di 2.000 giri di zona rossa tra gli 8.000 e i 10.000 del limitatore

La rapportatura che ha scelto CFMoto, secondo me, è azzeccata a 130 km all’ora sei appena sopra i 6.000 giri quindi hai ancora 2.000 giri per arrivare alla zona rossa che raggiungi più o meno a 170 km all’ora. Il primo quarto dell’apertura del gas ha una risposta molto pronta, poi si sgonfia un po’ nella seconda parte di apertura ma dai 7.000 giri in su ritorna un po’ di sportività. Non ci sono particolari vibrazioni da segnalare se non un minimo di vibrazione diffusa su tutta la moto.

la frizione, anche se nella media a livello di trazione, ha un buon attacco, si gestisce molto bene e, oltretutto, ha anche la leva regolabile.

Un piccolo appunto sul calore. Curiosamente, è una moto che è molto propensa ad andare in ventola, anche quando si va a 50-60kmh, e questo ti manda un po’ di aria calda sulle gambe.  Segnalo questa cosa perché è curioso che la temperatura ottimale di funzionamento di questo motore sia intorno agli 85°C e appena raggiunge i 91-92°C parte la ventola.

In un primo check sui consumi i valori si sono attestati intorno ai 6 litri per 100 chilometri con guida mista e pochissima autostrada, dato che poi è sceso a 5,1 litri per 100 km a fine prova.

Ciclistica bilanciata

Prima di dare un giudizio sulla ciclistica ho voluto guidare la CFMoto 700MT ADV per un po’. C’è da dire una cosa: quando ci si approccia a queste moto economiche, molto spesso si parte con il pregiudizio che tutto vada mediamente male. Bene, non è così. Ho trovato una ciclistica equilibrata tra anteriore e posteriore. L’interasse è di 1445 mm, non molto lungo, ma la sensazione che si ha quando alla guida è di essere molto lontano dalla ruota anteriore e quindi di guidare una moto più lunga.

L’agilità e il bilanciamento tra anteriore e posteriore quando si va tra le curve è interessante, la moto si muove bene ed è molto coordinata, almeno fino a quando si arriva a ritmi medio-alti. Quando si comincia ad alzare il ritmo il monoammortizzatore comincia a perdere un po’ di coerenza. Le sospensioni, con 150 mm di escursione all’anteriore e 148 al posteriore, lavorano bene alle basse velocità. Il mono tende ogni tanto a scalciare e quando trovi una sequenza di buche in rapida successione, ecco, lì si capisce che ovviamente c’è un po’ di economia all’interno delle sospensioni perché faticano un po’ a copiare.

Lo sterzo risulta piacevolmente neutro. Ha una luce a terra in piega interessante, superiore a quasi tutte le sue concorrenti dirette: si tirano delle belle pieghe e non tocchi praticamente con nulla e quindi questo rende la moto sicuramente interessante.

Tra anteriore e posteriore preferisco il primo perché la forcella, tutto sommato, la trovo ben studiata. La prima parte è abbastanza rapida a scendere e poi ha una bella progressione. Anche lei quando comincia a innescare una serie di buche in rapida successione poi fatica un po’ a seguire.

Margine di miglioramento sui freni

I freni sono forse il vero punto debole di questa moto. L’anteriore aveva un bite aggressivo all’inizio della prova, con il passare dei chilometri è migliorato un po’ ma gli manca comunque un po’ di mordente. All’anteriore con disco da 300 mm è abbinato un posteriore con disco da 240 mm che ho trovato un po’ sottotono. La corsa è un po’ lunga, bisogna andarlo un po’ a cercare e comunque, anche quando si trova il punto di pressione, non è così incisivo per regolare la percorrenza di curva tant’è che poi tante volte mi trovavo a usare un pochino anche l’anteriore. Margine di miglioramento anche per l’ABS, che a volte interviene troppo presto.

La CFMoto 700MT ADV arriva di serie con i telaietti per le borse posteriori che io toglierei subito per eliminare 5-6 kg che comunque fanno sempre comodo su una moto che sicuramente non è super leggera.

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