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Con il Team OnBike al National Trophy

Il pilota Federico Natali racconta la prima gara al Mugello

Finalmente ci siamo. Si comincia da qui! Ha inizio il Campionato Italiano Velocità, 1° e 2° round. Ci siamo anche noi, Team OnBike service. Siamo iscritti al National Trophy, per essere esatti al MotoxRacing cup 2013, uno dei trofei che sarà concomitante con le tappe del C.I.V. Il National Trophy è un trofeo particolare. Gli organizzatori sonoil Motoclub Spoleto, EMG eventi e MotoxRacing, che schiera Vizziello nella cat. SBK del C.I.V. I piloti iscritti sono 80 e le categorie si dividono in STK/Open 600, e STK/1000 Open. Le griglie di partenza delle due classi sono composte da 40 piloti. A sua volta i partenti hanno la possibilità di correre con gomma libera a sceltra tra Pirelli, Metzeler e Michelin, quindi alla fine della gara oltre ad esserci una classifica generale ci sarà anche una classifica di categoria e una riguardante le coperture scelte. Noi abbiamo optato per le nuove Michelin Power Cup, dato che parteciperemo anche alle cinque gare di Coppa Italia, proprio nel Trofeo Michelin.

Sabato 6 aprile. Le temperature sembrano primaverili, il termometro segna 17°C. L'asfalto purtroppo è ancora umido, causa le piogge della notte. I commissari decidono ancora una volta di segnalare “Wet practice”. Con il passare delle ore e dei turni le condizioni dell'asfalto migliorano notevolmente. Tutte le prove dei giorni precendeti, sul bagnato, non mi hanno aiutato e prendere confidenza con le coperture da asciutto. Non riesco a spingere sull'anteriore: questo non mi permette di prendere la corda dove dovrei e soprattutto di mantenerla a centro curva. Rientro più volte in corsia box per cercare una soluzione con il mio tecnico. Due turni da 20 minuti sono pochi per trovare il giusto set-up, e la situazione non è rosea. Sono indietro nella classifica dei tempi. Anche il motore non mi sta aiutando: la mia velocità in fondo al rettilineo è una delle ultime: 251 km/h. Chiudiamo le qualifiche in 28° posizione su 40 iscritti nella classifica generale, quindi insieme alle Open 600, e nella STK sono 14° su 20. Delusi dal risultato, passiamo la giornata cercando di capire come migliorare la situazione. Ci accorgiamo che l'ammortizzatore di sterzo trafila olio e quindi avrà bisogno di una revisione da parte dei tecnici Mupo. Cogliamo l'occasione per smontare anche il monoammortizzatore e dotarlo di regolazione idraulica del precarico, in modo da velocizzare i piccoli interventi sul posteriore. Decidiamo anche di modificare la mappatura della centralina, cercando di migliorare la carburazione in base alle temperature attuali. Il resto del pomeriggio facciamo da spettatori alle varie gare previste dal programma, godendoci dai box il susseguirsi delle categorie iscritte al C.I.V.

Domenica 7 aprile. Alle 11.10 l'ingresso in pista, alle 11.25 avrà inizio la nostra gara. Le poche ore che ci dividono dallo start passano tranquille in compagnia di amici che sono venuti a farci un po' di gradito tifo. Nella testa c'è la voglia di riscattare la posizione in classifica. Nessuno mi ha obbligato a correre in moto, è stata una mia scelta. Quest'anno siamo riusciti a mettere in piedi un programma di gare molto vasto ed impegnativo, sia dal punto di vista economico sia da quello organizzativo. Ormai i giochi sono fatti e le parole spese con tante persone sono state siglate con una stretta di mano.

Finalmente il direttore di gara chiama, è il momento. Dopo il giro di schieramento prendo posizione in decima fila. I meccanici sollevano la moto sui cavalletti e montano le termocoperte per 3 minuti, dopo di che tutti gli accompagnatori dovranno lasciare la griglia di partenza. Sono rimasto solo, 30“ al giro di warm-up. Proverò una partenza per capire come comportarmi e prendere le misure. Tutto pronto per lo start. Luci rosse accese, prima inserita, contagiri stabile sugli 8.000 giri. Si spegne il semaforo… Partenza! Come previsto alla prima staccata della S.Donato cominciano i problemi, dovuti al fatto che la traiettoria è una sola e l'imbuto che si crea rallenta il passo di tutti. Comincia a formarsi un lungo serpente di colori. Non so ancora in quale posizione mi trovi, per adesso cerco soltanto di non perdere la scia del gruppetto che ho davanti. Dopo solo due giri riesco a tenere un buon passo. Questo mi permette di avvicinarmi e cominciare a studiare i miei avversari. Capisco subito che il mio gap sul rettilineo dovrà essere colmato con più aggressività nei punti più guidati, come la Luco-Poggio Secco e la Materassi. In pochi giri ho preso il gruppo di cinque moto che mi precedono. Dopo l'Arrabbiata 1 da fare in piena accelerazione di quarta marcia si scollina per l'Arrabbiata 2, dove si chiude un po' il gas per inserire la moto, e si arriva alla Scarperia-Palagio. Tiro una staccata e il sorpasso va in porto. Adesso ne punto un altro, siamo al Correntaio, sono entrato più veloce del giro precedente, questo fa sì che all'arrivo delle Biondetti, da percorrere in accelerazione, riesca a prendere la scia del mio avversario, in uscita sono in quarta marcia quasi al limitatore, inserisco la quinta, lo sto quasi tamponando. Mi butto all'interno per l'ingresso della Bucine, scalo due marce.. Tengo la traiettoria interna, appena la moto ha girato metto la quarta e mi presento sul rettilineo con un'altra posizione guadagnata. Passo davanti al muretto dei box e con un colpo d'occhio leggo il mio tempo. Questo è il mio giro buono, ho migliorato ancora di due secondi. Tutti i miei problemi fisici sembrano essere spariti. A differenza delle altre volte non sento il calo, ho l'adrenalina a livelli spaziali. In fondo al rettilineo provo a staccare qualche metro oltre il mio solito limite. La moto ci sta, adesso ho anche fiducia nell'anteriore. Continuo la caccia agli avversari. Del gruppetto che ho puntato ne rimangono altri tre. Mancano solo quattro giri alla bandiera a scacchi.

Esco forte dalla Borgo S.Lorenzo, sono sul cordolo esterno con la moto che si muove in piena accelerazione di terza marcia. Ecco i miei avversari, ci sono quasi. Decido di inserirmi alla Casanova in quarta marcia pelando il freno, di solito si percorre in terza, ma ho i rapporti due denti più corti, forse potrei tenere la corda ugualmente senza allargare la traiettoria. Devo uscire più veloce per arrivare al cambio della Savelli ed essere davanti. La moto ci sta, è tutto perfetto. Ne mancano solo due. A meno di due giri dalla fine riesco finalmente a vedere un solo avversario davanti a me. Lo insidio diverse volte facendomi vedere nelle staccate. Oltre ad avere più motore sta guidando forte e sembra non interessarsi a me. Provo ancora un paio di volte, siamo ormai alle Biondetti per l'ultimo giro. Mi avvicino sempre in questo punto, ma appena si presenta il breve rettilineo che porta all'ultima curva, si allunga nuovamente il distacco. Faccio l'ultimo tentativo all'ingresso della Bucine. Stavolta decido di entrare largo, ritardando la staccata e cercando di incrociare la sua traiettoria interna all'uscita, prima del rettilineo finale. Anche in scia di 5°- 6° marcia non riesco ad accorciare i dieci metri che ci separano. La bandiera a scacchi sta sventolando!

Percorro il raccordino che mi porterà al parco chiuso. Sono soddisfatto della mia gara e dei miei quattro sorpassi. Scendo dalla moto e adesso mi accorgo di avere le gambe a pezzi, sono stanco ma felice. Mi viene incontro il mio tecnico, è abbastanza soddisfatto della mia prestazione. Mi conferma che i sorpassi che ho fatto sono stati ai danni di tre piloti della Open 600 e solo uno della STK, quindi la mia posizione è 23° in classifica generale, 13° nella STK e 6° nei gommati Michelin del MotoxRacing cup. Alla fine quest'ultimo è il risultato che più mi interessa, dato che è il trofeo al quale sono iscritto e dove tutti i 20 piloti usano coperture Michelin. Adesso il pensiero va al 21 aprile, dove saremo presenti per la prima gara della Coppa Italia nel Trofeo Michelin a Misano Adriatico, sperando in un clima più clemente per tutto il week-end.

 

 

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