Ducati Diavel V4 RS – Avanti a tutta forza!

La muscle roadster di Borgo Panigale si presenta in nuova ed esclusiva versione ipervitaminizzata, che va da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi.

Se vi chiedessi a bruciapelo qual è la Ducati di serie più rapida nello spunto da fermo immagino che molti di voi risponderebbero “La Panigale!”, precisando in ordine sparso qualche allestimento super sportivo. Ebbene, sempre ammesso che in passato fosse davvero così, adesso le cose vanno diversamente. Lo scettro di “regina dello sprint” di Borgo Panigale va da oggi a un’altra moto. Mi riferisco al nuovo Diavel V4 RS (sì, uso il maschile, come vuole mamma Ducati).

E non vi tengo nemmeno troppo sulle spine: tra le sapienti mani di Marc Marquez, la moto ha chiuso la classica prova di accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi! Roba da MotoGP. Senza però scomodare la top class, a detta di Ducati, questa versione inedita “avvicina il mondo Diavel a quello della Superbike“. Cerchiamo di capire come.

Che grinta!

La sagoma del Diavel V4 RS resta nel complesso quella nota. La massa è visivamente spostata in avanti a dare dinamismo all’insieme. Neanche a dirlo, poi, gli elementi specifici di questa versione metto l’accento su esclusività e sportività. I componenti in fibra di carbonio come i parafanghi anteriore e posteriore, il cupolino, le cover serbatoio e i convogliatori delle prese d’aria creano un raffinato contrasto con la livrea RS.

Ducati Diavel V4 RS

Il codino monoposto, a sua volta in fibra di carbonio, dà slancio alla sella del pilota, realizzata ad hoc per il Diavel V4 RS ed impreziosita da una cucitura rossa. Chi vuole condividere il viaggio e le emozioni con il passeggero può optare per la seconda sella fornita a corredo ed estrarre le pedane e il maniglione, che sono come sempre a scomparsa.

Ducati Diavel V4 RS

Altri elementi di spicco della linea sono il forcellone monobraccio in alluminio e i cerchi forgiati con cinque razze a Y.

cerchio posteriore Ducati Diavel V4 RS

Aguzzando la vista si possono notare anche i fondelli silenziatore in titanio e la placchetta numerata in alluminio, con il logo RS, applicata sulla testata della bancata posteriore del motore.

scarico Ducati Diavel V4 RS

Mr Muscolo

E allora, già che lo ho nominato, veniamo ora proprio al Desmosedici Stradale da 1.103 cc. In questa configurazione, omologata Euro 5+ e dotata di filtro aria ad elevata permeabilità Sprintfilter P08, sviluppa una potenza massima di 182 CV. Tanto per capirci, ci sono 14 in più rispetto al V4 Granturismo del Diavel V4.

Ducati Diavel V4 RS

Il limitatore entra in gioco 13.500 giri in tutte le marce tranne che in prima, in cui si attiva a quota 14.000. Per esaltare le doti di spunto del Diavel V4 RS, la rapportatura finale è specifica. Restano invece invariati i rapporti del cambio, assistito dal nuovo quick shifter DQS 2.0 che promette un feeling più diretto e una corsa ridotta. Il reparto trasmissione si competa con la frizione a secco STM-EVO SBK realizzata in alluminio dal pieno, con una specifica configurazione di molle e rampe antisaltellamento. Due annotazioni a margine. Da una parte, per limitare la trasmissione del calore al pilota, a moto ferma, in folle e con temperatura motore oltre i 70° i due cilindri posteriori vengono disattivati. Dall’altra l’intervallo di manutenzione per la regolazione del gioco valvole è di 30.000 km.

Ducati Diavel V4 RS

Un pieno di tecnologia

Il Diavel V4 RS ha una ricca dotazione di dispositivi elettronici. Tutti i sistemi di bordo ,si avvalgono delle informazioni ricavate dalla piattaforma inerziale Bosch. A supportare il pilota ci sono tre Power Mode (High, Medium, Low), il Ducati Traction Control (DTC), il Ducati Wheelie Control (DWC) e il già citato Ducati Quick Shift (DQS) 2.0. Tutti questi dispositivi sono calibrati su misura per il modello e integrati in quattro Riding Mode, ovvero Race (che appare per la prima volta sulla famiglia Diavel), Sport, Touring e Wet.

Partenze a razzo

Il vero pezzo forte di questa moto è però il launch control, o Ducati Power Lunch (DPL) che dir si voglia. Il sistema offre tre livelli, selezionabili sulla base delle capacità del pilota e… del suo pelo sullo stomaco. Quando il pilota modula il rilascio della frizione, il sistema mantiene il Desmosedici RS stabile attorno ad un regime ottimale in funzione del livello DPL selezionato. Quando poi la frizione è completamente rilasciata e il gas è spalancato, il DPL dosa la coppia erogata per garantire la massima accelerazione possibile sulla base del livello predefinito. Ciò fino all’innesto della terza marcia. La strumentazione è in grado di tenere registrati i tempi ottenuti. Avere una prova può sempre fare comodo, anche solo per mostrare le schermate agli amici del bar…

Componenti di alta qualità

Due paroline le merita anche la ciclistica, che vede il motore elemento stressato del telaio. Questo si compone di una struttura monoscocca in alluminio fissata alle teste, del suddetto un forcellone monobraccio e di un telaietto posteriore a traliccio d’acciaio. Le sospensioni sono della fascia alta del catalogo Öhlins e hanno una taratura più sostenuta rispetto a quella della Diavel V4 normale (la moto ammesso che si possa definire tale…). La forcella è una NIX30 con steli da 48 mm, mentre l’ammortizzatore porta la sigla STX46. Entrambi sono completamente regolabili, sia nell’idraulica sia nel precarico. L’impianto frenante deriva direttamente da quello della Panigale V4. Complice una fine messa a punto dell’ABS (con funzione cornering) assicura decelerazioni degne di una moto da corsa. All’anteriore il sistema sfrutta dischi da 330 mm e pinze monoblocco Brembo Stylema. Al posteriore si trova invece un singolo disco da 265 mm.

Freni Ducati Diavel V4 RS

Disponibilità e accessori

Il Diavel V4 RS sarà disponibile nelle concessionarie Ducati a partire da dicembre. Il catalogo Ducati Performance propone diversi accessori per personalizzare la moto. Per chi ama viaggiare l’assortimento spazia dalle valige semirigide al parabrezza maggiorato. Per chi ama i dettagli raffinati ci sono invece parti in fibra di carbonio oppure in alluminio ricavate dal pieno.

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