Il lungo cammino verso l’elettrificazione di casa Triumph sembra essere giunto al suo epilogo. Dalle prime, timide, indicazioni e dai primi bozzetti siamo ormai arrivati alla moto e ai dati definitivi. E il risultato ci piace non poco. Certo è che la moto elettrica sembra essere argomento di grande contraddizione. Sulla carta non la vuole nessuno, in pratica ci stanno lavorando tutti. E per tutti intendo i big brand non le aziende “native” elettriche che già da tempo sono sul mercato.Basti pensare al lavoro fatto da Ducati per la MotoE appena presentata in veste definitiva, e a questa moto elettrica Triumph TE1, in cui la Casa di Hinckley e tutte le aziende inglesi consorziate (tra cui anche Williams) hanno riposto tanti sforzi. Sforzi che alla fine si traducono in numeri molto interessanti perché a guardare i dati dichiarati, la Triumph TE1 sembra essere in grado di accontentare i pruriti sportivi di più di un motociclista, mantenendo al tempo stesso una grande identità di marca.
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Triumph TE1, numeri da Speed Triple
Parliamo di numeri? Parliamone perché alla fine sono quelli che contano e sono il focus dell’ultimo comunicato Triumph riguardante la TE1. Prima di tutti vi do il dato dolente che è quello dell’autonomia: In questo caso è di 160 km, non una esagerazione ma d’altro canto sono altri i numeri che spostano l’interesse verso la nuova Triumph TE1 perché l’autonomia è ottenuta a fronte di prestazioni davvero interessanti. Parliamo di performance molto vicine a quelle della nuova Speed Triple visto che il motore elettrico eroga 175 cavalli e 109 Nm di coppia consentendo di raggiungere i 160 orari da fermo in soli 6,2 secondi. Un altro dato interessante è quello relativo al peso che si ferma a 220 kg quindi davvero molto vicino a quello della Speed, con cui alla fine la TE1 si confronta anche dal punto di vista del design con il classico faro da alieno e una coda ancora più corta e slanciata. Ora non manca che l’ultimo step, l’arrivo sul mercato della versione definitiva. Un altro piccolo tassello verso quell’elettrificazione a due ruote che a parole nessuno vuole. Ma su cui tutti stanno lavorando.