Tra le nicchie di mercato che danno segni di un certo fermento c’è quella delle custom bagger, che svolgono con uno stile personale e grintoso il tema della moto da viaggio. A movimentare ulteriormente la scena arriva ora la nuova Harley-Davidson Road King Special 2017, che rinuncia a molte delle cromature della classica Road king per adottare una grintosa livrea scura.
Poche altre volte l’espressione “La vedo nera” è stata così priva di connotazioni negative, perché è innegabile che il nero – che notoriamente slancia – doni a questa versione. A puntare su un look dark sono, tra le altre cose, la protezione del motore, i carter motore, il coperchio del filtro dell’aria, i paracalore degli scarichi e i silenziatori. All black sono poi il paffuto manubrio mini-ape alto 22 cm, le leve, gli specchietti, le frecce, il faro e i cerchi Turbine in alluminio pressofuso. Cromati restano invece più che altro alcuni componenti della distribuzione, mentre a livello di carrozzeria si può scegliere tra quattro colori: Vivid Black, Charcoal Denim, Hot Rod Red Flake Hard Candy Custom e l’Olive Gold che si vede nelle foto. Non è davvero facile dire quale sia quello che mette meglio in risalto la forma bassa e allungata della Road King Special, sottolineata dal particolare taglio delle borse e dall’assenza di un parabrezza di serie.
Con l’Harley-Davidson Road King Special 2017 non è solo l’occhio ad avere la sua parte. La moto ha infatti molto da dire anche dal punto di vista tecnico, grazie soprattutto alla presenza del nuovo motore Milwaukee Eight da 107 pollici cubi, che dispone del 10% di coppia in più rispetto al suo predecessore e assicura spunti più brillanti dell’11%, tanto in accelerazione quanto in ripresa. Ciò grazie anche a teste con quattro valvole per cilindro che fanno respirare le camere di scoppio più liberamente che in passato. Gli affinamenti hanno permesso anche ai tecnici di far scendere il regime di minimo da 1.000 a 850 giri, di tagliare drasticamente (del 75%…) le vibrazioni primarie e la rumorosità meccanica, oltre che di ridurre il calore emanato verso le gambe. Altri passi avanti importanti riguardano poi il reparto sospensioni, che può contare su forcella e ammortizzatori inediti. La prima sfrutta in particolare la tecnologia DBV (Double Banding Valve), con prestazioni degne di unità sportive, pur se con un set-up confortevole. I secondi hanno invece un nuovo sistema di regolazione idraulica del precarico, che offre un range di tarature molto più ampio che in passato.