Partiamo subito dalla gara di consumi, o meglio, dal fatto che non vi ho partecipato. Devo dire fortunatamente, perché l’avrei di certo persa. Ho utilizzato la nuova crossover Honda per motivi di servizio per percorrere il tragitto Milano-Mantova e ritorno, senza curarmi del contest che da giorni sta infiammando la redazione di RED. Essendo partito con il serbatoio pieno, visti i risultati delle prove di consumo effettuate da Stefano Cordara, Marco Selvetti ed Edoardo Margiotta, avevo la certezza che non avrei avuto bisogno di rabbocchi di benzina. Invece, colpo di scena, mi sono ritrovato a secco sulla via del ritorno a 60 chilometri da casa! Anche senza aver controllato con esattezza il carburante residuo, contati i chilometri percorsi, ho calcolato di aver consumato tra i 22 e i 23 km/l. Prova pessima, ma tanto non ero in gara, a cui ho però dato questa spiegazione: la Honda NC700X è molto facile da guidare e intuitiva sin dal primo approccio; non è poi dotata di grande potenza (47,6 i cv dichiarati). Nel tragitto extraurbano che ho percorso, pur cercando di rispettare i limiti, mi sono quindi trovato di frequente a gas spalancato. Lontano dai risultati degli illustri predecessori, che hanno segnato rispettivamente 24,65 – 30,9 e 23,8 km/l, ho comunque registrato un dato interessante: pur guidandola costantemente ai limiti dell’intervento del limitatore di giri (a circa 7.000 giri), con questa Honda si riescono a percorrere più di 22 km/l.RIDEGuido quotidianamente una Honda Africa Twin del 1990. Forse è la familiarità col bicilindrico giapponese che mi ha fatto apprezzare la facilità di guida della NC700X. Il paragone può forse sembrare azzardato: tra i due modelli ci sono infatti di mezzo vent’anni di tecnologia; la seconda ha entrambe le ruote da 17” mentre la prima ha quella anteriore da 21” e così via. Però, l’Africa Twin, pur conservando l’immagine di moto da deserto, aveva avuto successo sul mercato per la sua versatilità, oltre che affidabilità: comoda nell’uso quotidiano ma anche per farci turismo, divertente e per nulla stancante grazie all’elasticità del motore. Sulla Honda NC700X ho ritrovato tutte queste caratteristiche. Per la comodità della posizione in sella e la facilità di guida, è certamente adatta all’uso di tutti i giorni e al turismo a medio raggio. Il parabrezza piuttosto piccolo forse la penalizza un po’ per i lunghi tragitti (tra gli accessori in commercio ci sono comunque parabrezza più grandi e protettivi). Molto pratico poi il grande vano collocato tra sella e manubrio. Vibra poco. La sella non è alta e così la NC700X diventa sicura per i neofiti e agevole da manovrare a motore spento. Non è un peso piuma (sono 218 i kg dichiarati) ma, avendo il baricentro piuttosto in basso, risulta molto agile.Quanto al fatto che il design sia poco personale e le prestazioni tutto sommato limitate, si può in parte dire che sì, è vero, la NC700X non punta su queste qualità per emergere. Ma è altrettanto indubbio che proprio la “normalità” ne ha fatto una delle moto più vendute in questo difficile 2012.La prova di CordaraLa prova di SelvettiLa prova di Margiotta