Il fortunato filone delle mini-bike Honda continua a riservare sorprese, a metà strada tra presente e passato. Dopo ben quarantuno anni torna il Dax, sigla ufficiale ST125 DAX, che affianca Monkey e MSX125.Il telaio in acciaio stampato è il cuore di questa piccola moto, che monta un motore monocilindrico quattro tempi, due valvole, con distribuzione monoalbero e cambio a frizione centrifuga. Omologato Euro 5, con i suoi 124 cc offre 9,4 CV di potenza a 7000 giri/min e 10,8 Nm di coppia a 5000 giri/min, valori in grado di rendere addirittura scattante il Dax e di trasportare senza problemi il passeggero fino a una velocità di crociera di circa 90 km/h, complice anche il peso che con il pieno di benzina si ferma a 107 kg. Sul lato sinistro è chiaramente distinguibile la scatola cromata dell’airbox. Il catalizzatore è disposto all’interno del caratteristico scarico alto, irrinunciabile per definire il design del nuovo Dax.
Cambio a 4 rapporti
Il cambio a 4 rapporti ha la folle in basso ed è gestito da una frizione centrifuga, che rende superfluo l’installazione della leva al manubrio. Per muoversi basta inserire la marcia con il pedale e dare gas, nient’altro. Grazie alle tecnologie di riduzione dell’attrito, ad esempio il cilindro disassato e la distribuzione con bilanciere a rullo, il consumo dichiarato nel ciclo WMTC è davvero eclatante, con 63,7 km/l che, a fronte dei 3,8 litri di capacità del serbatoio, integrato nel telaio, permettono di viaggiare per circa 240 km senza la necessità di rabbocco. L’iniezione è elettronica con sistema Honda PGM-FI.
Dotazione moderna
A completare la dotazione, in chiave decisamente contemporanea, concorrono i gruppi ottici Full LED e il display LCD retroilluminato. Bello ed essenziale il disegno dei cerchi da 12 pollici con pneumatici da 120 e 130 mm di sezione; i dischi sono rispettivamente da 220 mm di diametro anteriore e 190 mm posteriore, con l’ABS a singolo canale davanti. La forcella a steli rovesciati da 31 mm garantisce 100 mm di escursione, che passano a 120 mm al retrotreno grazie alla coppia di ammortizzatori. La sella è a soli 775 mm da terra, garanzia di accessibilità totale, a cui concorre il comodo manubrio cromato, posto in posizione nettamente rialzata. Gli indicatori di direzione assolvono anche al ruolo di luci di posizione, a beneficio della sicurezza. Tra gli optional figurano il portapacchi e le manopole riscaldabili.
Proposto in Italia nella sola colorazione su base rossa (Pearl Nebula Red), il nuovo ST125 Dax prende il nome dal bassotto tedesco, il Dachshund. La storia di questa moto davvero insolita inizia nel 1969, su richiesta di Honda America, alla ricerca di un veicolo con la praticità del Monkey ma di dimensioni leggermente meno sacrificate e soprattutto in grado di viaggiare in due persone. La versione originale era proposta in due cilindrate, 50 e 70 cc, con frizione centrifuga automatica e cambio a 3 rapporti, con tanto di sospensioni idrauliche posteriori. Nel 1972 è la volta del Dax con ruote da 14″ e motore di maggior cilindrata, mentre è dell’anno successivo il CY50 Nauty Dax, adatto persino al fuoristrada leggero. Bisogna aspettare il 1995 per ritrovare un nuovo Dax, questa volta in Giappone: è siglato ST50 Dax e si differenzia per la sella più lunga. Rimane in produzione otto anni, fino al 2003; il motore di 50 cc aveva il tendicatena automatico e l’accensione magnetica.