1947-2012: sono passati 65 anni dal progetto della prima Lambretta ma il ricordo è ancora vivo in chi ha vissuto quegli anni. Storica rivale della Vespa, con cui si divideva i favori degli scooteristi dell’epoca, schierati in opposte, agguerrite fazioni, la Lambretta è uno dei simboli del miracolo economico, che nell’arco di due decenni ha portato l’Italia da ammasso di rovine belliche a protagonista dell’economia mondiale.Oggi che ci è chiesto un nuovo miracolo economico, al ritorno della Lambretta potremmo attribuire anche un significato scaramantico. Il progetto, tuttavia, è molto concreto: società italiana (Lambretta Motolife Italia SpA, con sede a Roma), design italiano, componentistica di provenienza mondiale (non ulteriormente specificata). E due cilindrate: la 125 per tutti, compresa l’Italia; la 151 soltanto per la penisola. Il motore è monocilindrico 4 tempi, con distribuzione ad albero a camme in testa e due valvole. Il raffreddamento è ad aria forzata, l’avviamento elettrico. La ruota anteriore di 12″ è vincolata a una forcella telescopica, mentre quella posteriore, dello stesso diametro, è fissata al gruppo motore-trasmissione, a sua volta collegato a un monoammortizzatore. L’impianto frenante è a disco davanti, a tamburo dietro.Le linee della nuova Lambretta LN si ispirano alla serie Special ideata a metà degli anni Sessanta dall’ingegner Gian Luigi Sessa. La scocca è in lamiera, l’attenzione al look notevole, come si evince dalle combinazioni cromatiche proposte, che sfruttano una base bianca caratterizzata, però, da vivaci pennellate di colore arancione, verde, rosso, giallo e azzurro.Anche la campagna di comunicazione è vivace, con uno spot che senza mezzi termini rilancia la storica rivalità con la Vespa, da vedere su www.lambrettaweb.com