Qualcosa si muove in MV Agusta. Dopo l’ingresso della holding di KTM con il 25%, con la gestione di acquisti e distribuzione assegnata agli austriaci, cambia la composizione della gamma. Del progetto LXP, lanciato due anni fa come marchio autonomo, sopravvive un solo modello, che sarà siglato MV Agusta: si chiamava LXP 9.5 ma arriverà a gennaio 2024 come LXP Orioli. Sarà una serie limitata e numerata di soli 500 pezzi, prima di chiudere, forse per sempre, il capitolo LXP. La 5.5, basata sulla piattaforma Benelli TRK e destinata a conquistare il grosso delle vendite, non sarà mai prodotta. Del resto fin dalla presentazione la 5.5 è sembrata palesemente non in linea con il posizionamento premium del marchio varesino. La MV Agusta LXP Orioli, in sintesi, prova a tirare le fila di un lavoro di sviluppo durato anni e che sarà opportunamente valorizzato su altri modelli nel prossimo futuro.
La LXP Orioli viene definita “la prima moto all-terrain di lusso al mondo”: al di là dell’enfasi, francamente eccessiva, si tratta di una endurona molto ben equipaggiata, intitolata a un grande pilota italiano, Edi Orioli, che ha vinto quattro Paris-Dakar, due delle quali in sella alla Cagiva Elefant con i colori Lucky Explorer.
Motore, arriva il tre cilindri maggiorato
Il nuovo 931 cc 3 cilindri è stato sviluppato interamente a Varese sulla base del motore che equipaggia la gamma 800 nelle sue varie declinazioni (Brutale, Dragster, Turismo Veloce, F3). Interessanti i valori dichiarati: 124 CV a 10.000 giri e 102 Nm di coppia a 7.000 giri, con potenza specifica di 133 CV/litro e l’85% della coppia disponibile a 3.000 giri/min. Il peso è stato contenuto in 57 kg. Il motore è stato profondamente rinnovato rispetto all’unità da cui deriva: il basamento e i sistemi di lubrificazione e raffreddamento sono nuovi; sono stati rivisti il manovellismo, l’avviamento per irrobustirlo e il cambio estraibile. Gli alberi della distribuzione a doppio albero a camme in testa sono trattati DLC per ridurre gli attriti. Confermato l’albero motore controrotante, che caratterizza i 3 cilindri MV Agusta fin dal lancio del primo 675 cc: riduce l’inerzia nei cambi di direzione a beneficio della maneggevolezza. Un contralbero contribuisce ad abbattere le vibrazioni. La frizione sfrutta il comando idraulico.
Elettronica, c’è tutto quello che serve
Come ormai accade su tutte le moto di alta gamma, anche la MV Agusta LXP Orioli dispone di un pacchetto elettronico ben strutturato. La piattaforma inerziale a 6 assi invia i dati alla centralina, che controlla il Full Ride by Wire basato su strategie di gestione della coppia e le mappe (Urban, Touring, Off-Road e Custom All-Terrain). Il controllo di trazione offre 5 livelli ed è disinseribile: due livelli sono dedicati all’uso stradale, due a quello offroad e uno alla modalità Rain. Due i livelli del freno motore, indipendenti rispetto al Riding Mode prescelto: il livello 1 è con minor freno motore, il livello 2 con freno motore pieno. Del pacchetto fa parte il cruise control, regolabile nei cambi di velocità su incrementi e decrementi di 1 o di 5 km/h.
L’ABS Cornering include la funzionalità RLM (Rear Wheel Lift-Up Mitigation), che attenua il sollevamento della ruota posteriore, ed è dotato di algoritmi che la Casa definisce specifici per il fuoristrada; non manca la possibilità di disinserirlo del tutto o sulla sola ruota posteriore.
D’impatto la nuova strumentazione, incentrata su un pannello TFT a colori di 7 pollici di diagonale, con risoluzione HD, luminosità regolabile, due grafiche a scelta, connessione Bluetooth e Wi-Fi per collegare lo smartphone all’app MV Ride. Quest’ultima è stata migliorata e permette la navigazione, la personalizzazione dei parametri elettronici della moto, il salvataggio degli itinerari e la condivisione con gli altri motociclisti che usano l’app. I blocchetti elettrici vantano la retroilluminazione a LED, i gruppi ottici anteriore e posteriore sono a tecnologia full LED.
Ciclistica, Sachs per forcella e ammortizzatore
Il telaio della MV Agusta LXP Orioli è in acciaio con struttura a doppia culla chiusa e telaietto posteriore rimovibile. Il forcellone è in lega di alluminio, realizzato tramite fusione in conchiglia. Forcella e ammortizzatore sono forniti da Sachs e regolabili in compressione, estensione e precarico della molla; l’escursione della ruota anteriore è di 210 mm, identico a quello della ruota posteriore. La sella è regolabile in altezza su due posizioni (850-870 mm). Degna di nota la luce a terra, pari a 230 mm, mentre l’interasse è di 1.610 mm. Brembo per i freni, con le pinze Stylema anteriori con dischi di 320 mm di diametro e la pinza a doppio pistoncino con disco di 265 mm posteriore.
Secondo MV Agusta la conformazione della carenatura crea una “bolla” attorno a pilota e passeggero, a beneficio del comfort, che risulterebbe incrementato anche dalla triangolazione pedane-sella-manubrio, studiata per essere efficace e funzionale anche in fuoristrada.
Look da dakariana
Barre di protezione, piastra paramotore in alluminio e fari supplementari: la MV Agusta LXP Orioli ha tutto quello che a colpo d’occhio rende riconoscibile una “Dakar Replica”. Compresi i cerchi tubeless Takasago con mozzi ricavati dal pieno, vera rarità nel segmento, e pneumatici Bridgestone Battlax AX41 (ma sono omologati anche i più stradali Battlax A41). Belle le valigie laterali rigide in alluminio, con sistema a sgancio rapido e capienza di 39 e 32 litri.
Come per tutte le serie limitate MV Agusta anche la LXP Orioli è accompagnata da un kit a corredo, contenuto in una elegante cassa in legno: contiene lo scarico Termignoni omologato in titanio, con fondello e paracalore in fibra di carbonio, che consente una riduzione di peso di 4 kg rispetto a quello montato di primo equipaggiamento. Nella cassa trovano posto il telo coprimoto e il certificato di autenticità.
La MV Agusta LXP Orioli è proposta in una sola combinazione grafica e di colori, con consegne previste a partire dal primo trimestre 2024. Il prezzo non è ancora stato comunicato.