Il 2022 che si sta per chiudere celebra i 25 anni dal lancio della MV F4. Era infatti il 1997 l’anno in cui la magica matita di Massimo Tamburini tratteggiò le linee della moto universalmente riconosciuta come la più bella del mondo. Nel frattempo la MV Agusta F4 è uscita di produzione (e non si sa se i nuovi vertici di MV marchio che ormai sta entrando nell’orbita della Pierer Mobility vogliano rilanciarla). Ecco perché per chi ancora oggi si sente orfano della F4 la Tamburini Corse F43 Tributo rappresenta un ottima notizia.
Tamburini F43 Tributo, 25 per i 25
Prima di lasciarsi andare ai festeggiamenti sappiate che di questa moto (che si basa sulla meccanica della F4 attuale) ne saranno realizzate solo 25 unità. Il design, è inconfindibilmente F4 e inconfondibilmente Tamburini. L’idea della F43 Tributo è infatti opera di Andrea Tamburini che di Massimo è il figlio e che oggi gestisce la Tamburini Corse (specializzata in parti speciali) con sede a San Marino. La sigla F43 non è ovviamenta casuale ma è la fusione tra il marchio della moto F4 e l’anno di nascita di Massimo Tamburini il 1943 appunto.
F43 Tributo, tutta in carbonio
Secondo la factory riminese la moto sarà caratterizzata dall’avere tutte le sovrastrutture in fibra di carbonio (ad eccezione di serbatoio e airbox), aerografati a mano e con una linea che consente di avere una deportanza adeguata senza dover ricorrere a vistose appendici aerodinamiche che (e cui siamo d’accordo con loro) sono molto antiestetiche. In effetti la F43 Tributo è esattamente l’opposto di una delle moto moderne, sfoggiando una pulizia di linee encomiabile. Liscia, levigata come un sasso di fiume. Serie limitata a 25 esemplari dicevamo. Ma sono ben 5 versioni con cui potrete decidere di averla: Tamburini, Veltro, Mamba, Serie Oro, Viper. Tamburini Corse ha pensato anche a chi già possiede una F4 post 2010. Per loro sarà disponibile un kit per evolvere la propria F4 nella F43 Tributo, sempre all’interno della tiratura a soli 25 esemplari unici, certificati.