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Nolan Group inizia la stagione 2020 con Rins e Petrucci: le dichiarazioni

Un appuntamento che racconta bilanci, quello organizzato da Nolan Group a pochi giorni dalla fine dei test di Sepang. L’incontro che si è svolto il 12 febbraio a Milano, protagonisti l’amministratore delegato Enzo Panacci e i due piloti MotoGP Alex Rins e Danilo Petrucci, è stato l’occasione per parlare della stagione alle porte, di sicurezza, di caschi e dei primi nove mesi per la società dopo l’acquisizione di 2Ride Group. Nove mesi che hanno evidenziato con forza il valore del Made in Italy, riconosciuto e valorizzato dalla holding francese.Un successo che si traduce in numeri: Nolan, maggior produttore di caschi europeo, in questi mesi è cresciuto del 20%, con un ordinato di circa 24 milioni di euro, in aumento rispetto ai primi 5 mesi dell’anno (l’anno viene considerato da settembre, ndr).Ricerca e sviluppo sono alla base della qualità di prodotti che rispettano, e a volte superano, gli elevati standard di qualità richiesti dalla federazione, sottolinea con orgoglio Enzo Panacci, a cui fa eco Danilo Petrucci: “Alle volte un partner tecnico o uno sponsor va oltre il suo ruolo di supporto, come in questo caso. Nel casco ci metto la testa e a quella ci tengo, non userei mai un casco che non mi garantisca sicurezza al 100%. “E proprio di sicurezza si è parlato con i due piloti: “Cerchiamo sempre di fare il massimo per la sicurezza in pista. La MotoGP è uno sport che non è proprio come suonare il pianoforte, ma sicuramente negli anni gli standard sono migliorati. Abbiamo aggiunto airbag, chest protector e dall’anno scorso c’è una nuova omologazione per i caschi molto severa e difficile da rispettare. Tutti i piloti sono attenti all’argomento, ci riuniamo ogni venerdì con la Safety Commission, esponiamo i problemi che riscontriamo e Dorna ci ha sempre ascoltato. Abbiamo spostato muri e cordoli di metri.”Dopo i test di Sepang e a meno di un mese dalla prima gara in Qatar (8 marzo) molte sono le curiosità sulla prossima stagione. Quest’anno si ripropone la questione pneumatici, che si adatterebbero meglio a una moto piuttosto che all’altra.Alex Rins (Suzuki) “A noi il nuovo pneumatico Michelin è piaciuto molto, lo avevamo provato già a fine stagione e il test di Sepang ha confermato che siamo riusciti ad andare un pochino più forte come ritmo gara; il degrado della gomma è decisamente migliorato.”Danilo Petrucci (Ducati): “Per noi è stato un po’ diverso. Chiaramente la Michelin ha dovuto sviluppare una gomma che vada bene per tutte le moto. C’è sicuramente da lavorare ma non siamo andati piano. Certo rispetto allo scorso anno, con quattro Ducati davanti in MotoGP, quest’anno è stato più difficile. La nostra moto ha caratteristiche uniche, queste gomme forse non ci aiutano a far emergere i nostri punti di forza ma stiamo lavorando per cercare di risolvere i problemi. Per quanto riguarda lo spettacolo stanno facendo un ottimo lavoro, a Sepang c’erano 18 piloti in 8 decimi e  i primi 10 piloti in 3 decimi: se fosse stata una gara ci sarebbero stati una decina di piloti che potevano lottare per il podio. E questo è ciò che interessa al pubblico. Per noi invece è meno piacevole avere così tanti contendenti. Ora dobbiamo essere bravi a capire come sfruttare queste gomme ed essere veloci come lo scorso anno”.In questo panorama resta Marquez l’uomo da battere?Petrucci: “È difficile da dire dopo solo un test, ma credo che resti l’uomo da battere. Sia io, una volta, che Alex due, la scorsa stagione siamo riusciti a stargli davanti, ma il vero problema è che lui quando è in difficoltà arriva secondo o terzo e quindi è difficile lottare per il campionato. Ci sono altri piloti veloci ma lui resta il riferimento. I risultati di Sepang in cui non è stato velocissimo non sono indicativi. Credo abbia sfruttato l’occasione nel modo giusto, per conoscere la moto e capire come andava la sua spalla dopo l’intervento”Alex Rins: ”Sono d’accordo con Danilo: il test della Malesia è un po’ strano, ma credo che in Qatar arriverà al meglio. Ogni anno il livello dei piloti cresce ed è sempre più impegnativo stare davanti. Credo che lui non avrà problemi. Io vorrei provare a stare tra i primi e migliorare i risultati dell’anno scorso. Con Marquez a competere secondo me ci saranno anche Quartararo, Vinales, Dovizioso“.Petrucci e Rins con l'amministratore delegato di Nolan Group PanacciL’anno scorso avete entrambi iniziato bene, poi vi siete un po’ persi…Alex Rins: “Noi lavoriamo sempre per essere davanti. Non credo ci siamo persi noi, è che a un certo punto Yamaha ha fatto un grosso balzo in avanti e noi abbiamo fatto fatica. Direi che  iamo stati costanti, forse siamo cresciuti poco”Petrucci: “Sì, credo anch’io. A inizio stagione quando faticavo ero quinto-sesto, a fine stagione ero nei primi dieci, non a ridosso del podio. Io e Alex abbiamo lottato per fare terzo nel mondiale e poi ci hanno fregati tutti e due. Di sicuro non abbiamo chiuso il gas a fine stagione”Come avete trovato le nuove moto?Rins: “Abbiamo fatto un passo avanti sul motore, ci mancava un po’ di velocità sul rettilineo. Fare un motore più potente non è facile, si possono aggiungere cavalli ma poi vanno gestiti. Abbiamo guadagnato 3-4 km/h in rettilineo che è ottimo e abbiamo migliorato il telaio in staccata. Siamo riusciti a fare una moto un po’ più comoda. Il sistema Holeshot (che abbassa il baricentro della moto per contrastare l’impennata in partenza), non lo abbiamo ancora sviluppato ma ci stiamo lavorando.”Danilo Petrucci: “La moto è migliorata ma non so se basterà. Dobbiamo fare di più e in Ducati stanno lavorando molto. Abbiamo provato solo su una pista, aspettiamo l’inizio delle gare per una valutazione più oggettiva. La Ducati in questi anni ha fatto un grandissimo lavoro, una grande moto, ma non dobbiamo dimenticare che è una Casa europea molto più piccola delle altre. D’altronde noi guidiamo il massimo del massimo, io la migliore Ducati possibile, Rins la migliore Suzuki, per cui migliorare il meglio è sempre complicato”Un pilota che promette di far parlare di sé è sicuramente Quartararo: cosa ne pensate di lui?Petrucci: “Fabio ha una guida così fluida e pulita che sembra sempre che non stia spingendo, te ne accorgi solo quando cerchi di seguirlo di quanto va forte”.Rins: “ Quartararo è un pilota molto forte e corretto in pista, è poco aggressivo ma grintoso.”

 

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