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Michelin Power, time attack

Cinque nuovi prodotti per alzare l’asticella delle prestazioni in pista: il Bibendum mostra il suo lato più sportivo con le nuove Michelin Pilot Super Sport, Power CUP Evo e Ultimate, e Power Slick Evo e Ultimate

L’ingresso in MotoGP è imminente e in Francia si sta lavorando a pieno ritmo per accontentare i riders più esigenti del mondo. Nel frattempo è il caso anche di fare contenti tutti gli altri, quelli che gli pneumatici li comprano e li “mangiano” sulle piste. Dopo aver lanciato una vera e propria offensiva di prodotto nel 2013, aver pensato ai turisti nel 2014 (con il Pilot Road 4), per gli uomini di Clermont Ferrand il 2015 parla quasi solo di sport. Con la MotoGP a fare da amplificatore di visibilità è meglio essere pronti sul mercato. Ecco spiegato il motivo dell’arrivo di ben 5 nuovi prodotti sportivi.Non sono novità assolute, in verità. Gli pneumatici che Michelin ci ha presentato e fatto provare in una giornata di pista al Mugello sono già noti al pubblico (per nome e disegno del battistrada, almeno) ma per il 2015 si evolvono profondamente per guadagnarsi l’appellativo “Evo” e “Ultimate”. Due sigle che da oggi in poi distingueranno le gamme degli pneumatici più sportivi della Casa francese: il Power Cup e il Power Slick. Di fatto la sigla Evo indicherà i prodotti più adatti ai track days, quelli della vita di tutti i giorni: in questo caso scompaiono le tre mescole che conoscevamo in passato. Power Cup evo e Power Slick Evo nascono, infatti, dall’esperienza che Michelin ha maturato nel mondiale Endurance, dove avere pneumatici che hanno prestazioni “stabili” in un range molto ampio di temperature (e nelle 24 ore si passa da molto caldo a molto freddo) può fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Una sola mescola per tutto, quindi, semplifica la vita ed è perfetta per i track days. Le misure in cui sarà disponibile la Power Cup Evo sono il classico 120/70-17 per l’avantreno e 180/55-17, 190/55-17 e 200/55-17 per il retrotreno.Diverso il discorso per le Power Cup Ultimate e Power Slick Ultimate. Sono i prodotti estremi della gamma Michelin, così estremi che non li troverete nemmeno dai rivenditori comuni, ma solo nei paddock dei circuiti o da pochissimi rivenditori che seguono il motorsport. In questo caso rimangono le mescole per pneumatico anteriore e posteriore da utilizzare secondo uno specifico range di temperatura. La Power Cup Ultimate sarà disponibile nella sola mescola B (media) anteriore e nelle mescole A (soft), B (medium), C posteriore. Stesse mescole per il Power Slick Ultimate, che però offre una scelta in più per l’anteriore (A-B): questi pneumatici sono disponibili in una sola accoppiata di misure, cioè 120/70-17 e 200/55-17.Il terzo gradino della nuova gamma Michelin è quello più basso, la porta d’accesso agli pneumatici dedicati al circuito (in questo caso è meglio dire anche al circuito) della Casa francese. Lo pneumatico in oggetto è il Michelin Power Super Sport Evo, anche questo l’evoluzione di un prodotto conosciuto (che provammo a Portimao giusto un paio di anni fa) e che rappresenta secondo Michelin l’anello di congiunzione tra il mondo degli pneumatici sportivi stradali (come il Pilot Power 3) e i pistaioli puri come appunto il Power Cup Evo. Pneumatico stradale ma che non disdegna la “pistata”, anche se ovviamente non è in grado di offrire prestazioni simili a prodotti più performanti. Il Power Super Sport posteriore è bimescola e sfrutta la tecnologia 2CT+ con la mescola centrale più rigida che si infila “sotto” quella morbida sulle spalle per avere più sostegno in accelerazione. La giusta via di mezzo per chi usa la moto quasi sempre su strada e in circuito ci passa molto di rado. Basterà scendere un po’ con la pressione – perché la carcassa del Super Sport secondo Michelin è studiata per reggere anche pressioni più basse di quelle stradali – per girare in sicurezza. Anche per questo motivo il range di misure è piuttosto ampio: ai classici 180/55, 190/50, 190/55, 200/55 posteriori si aggiunge, infatti, anche il 180/60, misura anomala adottata da Ducati per Monster 821, Streetfighter 848 e Panigale 899.Il Power Super Sport Evo è un pneumatico bimescola come il suo predecessore ma come tutti gli altri prodotti presentati in questa occasione beneficia di evoluzioni nelle mescole e anche nella carcassa, che sfrutta la ACT (Adaptive Carcass Technology) volta a ottenere rigidezze variabili (ottenute con particolari angoli di incrocio delle tele) lungo il profilo, per migliorare la stabilità ad alta velocita grazie a una struttura meno rigida in centro e offrire il giusto supporto al massimo angolo di piega. Tutto questo per ottenere pneumatici sempre più “plug and play”, che non richiedono stravolgimenti della ciclistica per poter rendere al meglio, come talvolta è capitato in passato con i prodotti francesi. Ci sono riusciti? Proviamole e vediamo.RIDEYamaha R1, BMW S 1000 RR, Ducati 1299 Panigale, Aprilia RSV4 RF: il parterre de roi che Michelin ci ha fatto trovare al Mugello per la prova della nuova gamma sportiva è di quelli capaci di far venire il prurito alle mani anche solo a pensarci. Ovviamente per la legge di Murphy la sera prima della presentazione pioveva, il che fa sì che al mattino l’asfalto del Mugello sia tutt’altro che amichevole anche se splende un bel sole. Un po’ di ritardo e si parte, anche se con ancora qualche macchia di umido sparpagliata qua e là. Poco male, visto che le moto per i turni del mattino sono tutte equipaggiate con il Pilot Super Sport (in misura 200/55), pneumatico che con il bagnato dovrebbe andare d’accordo. In effetti il Super Sport si beve i cambi di asfalto senza problemi, rivelando la sua indole poliedrica di prodotto adatto anche a gestire il bagnato su strada. Proprio per questo sarebbe improprio attendersi prestazioni esagerate in pista.MIchelinPower15-006POWER SUPER SPORT (bimescola 2CT+, carcassa ACT, accetta pressioni più basse di quelle stradali)Il comportamento del Michelin Super Sport, in effetti, sta nel mezzo tra uno pneumatico stradale e un cosiddetto “racing street”, come chiamo prodotti quale il Power Cup EVO. Il tempo di warm up è rapidissimo: bastano poche curve per sentire che il grip è corretto. Questo pneumatico offre il meglio con moto leggere e meno potenti delle esagerate 1.000 attuali, che accelerano e frenano fortissimo e che quindi iniziano a richiedere prodotti più “sostenuti” dal punto di vista delle carcasse per offrire buone prestazioni in pista. Finché si gira a ritmi “normali” – ben sotto di 2′.10″ al Mugello, che comunque è un bel girare – si dispone di un prodotto che offre un buon grip e un comportamento piuttosto neutro, anche se nella delicata manovra rilascio-freni ingresso in piega l’anteriore sembra sempre “galleggiare” un po’. Buono il grip del posteriore: almeno per mezza sessione di un turno da 20 minuti il Power Super Sport regge le bordate di coppia delle moderne 1.000, poi inizia a perdere un po’ di grip, restando comunque sicuro, anche se le piccole perturbazioni dell’asfalto prese in piena accelerazione a volte causano perdite di aderenza che arrivano abbastanza repentine. Stiamo parlando di casi limite, con un ritmo di guida superiore alla media degli utenti a cui è riservato questo tipo di pneumatico. Sempre meglio non “aggredire” con staccate al limite o una guida troppo brusca, pena qualche “movimento” della carcassa anteriore, nata evidentemente per altri scopi e non per reggere le staccate da ultimo giro.MIchelinPower15-007POWER CUP EVO (bimescola 2CT, carcassa ACT, omologato stradale, rapporto vuoti pieni 5%, accetta pressioni basse per l’utilizzo in pista)Ben differente il discorso per il Michelin Power Cup Evo che proviamo nel pomeriggio. Niente termocoperte a riscaldarlo prima di entrare in pista: la singola mescola proposta non le richiede, anche se ovviamente la sopporta. Basta un giro e siamo lanciati. Le caratteristiche tipiche degli pneumatici Michelin emergono subito: profili estremi, soprattutto per l’anteriore, fanno letteralmente “tuffare” la moto alla corda. Una particolarità, questa della rapidità a scendere in piega, che richiede qualche giro di apprendistato a chi proviene da prodotti di altre marche, perché nella fase d’ingresso in curva la sensazione è quella di un appoggio un po’ labile, anche se in realtà la moto sta lì.Il posteriore offre un grip davvero di alto livello non solo per tutto il turno ma anche quelli successivi, segno di una costanza di rendimento rimarchevole: con le Michelin potrete girare sempre sugli stessi tempi dal primo all’ultimo giro di un Track Day e questo non è poco. L’evoluzione verso una sempre maggiore facilità d’uso e l’intenzione di offrire prodotti Plug and Play è evidente sui nuovi pneumatici francesi, che quanto a stabilità e capacità di smorzare le perturbazioni dell’asfalto sono solo lontani parenti dei predecessori. Le buchette prese in accelerazione innescano lievi ondeggiamenti che però si smorzano subito, e anche la stabilità in rettilineo è migliore, per quanto non ancora a livello di qualche competitor. Plug and Play dicevamo, e in effetti le Power Cup hanno dimostrato di adattarsi ottimamente a ciclistiche molto differenti (R1, Panigale, Aprilia), restituendo con tutte la sensazione di un lieve sottosterzo quando con la moto in piena piega si va a riprendere in mano il gas, come se il posteriore “spingesse” più dell’anteriore, causando un lieve allargamento della linea. Situazione risolvibile cambiando lo stile di guida e spigolando un po’ di più, sollevando prima la moto in uscita oppure variando leggermente il bilanciamento della moto e aumentando il carico sull’avantreno.MIchelinPower15-005POWER SLICK ULTIMATEIl terzo step è quello delle Power Slick Ultimate, uno step che ci siamo dovuti guadagnare, perché solo i più veloci tra i tester presenti hanno potuto usare il prodotto estremo del Bibendum. Il motivo? Se non si gira a certi ritmi queste gomme non si scaldano e non si riescono nemmeno ad apprezzare. Un buon messaggio, questo, per chi crede che le slick siano la soluzione definitiva per andare forte in pista. Sono pneumatici estremi, che vanno scaldati sempre e comunque con le termocoperte e richiedono assetti che li “seguano” nelle prestazioni. Li provo sulla Panigale 1299 e non solo trovo il prodotto più performante (come era logico attendersi) ma anche il più “bilanciato” tra i tre: eccellente il grip, ma a piacermi in modo particolare è l’equilibrio tra i profili e tra il grip anteriore/posteriore, che elimina quel sottosterzo rilevato con le Power Cup e consente di guidare più spediti e con un feeling ancora maggiore soprattutto nella fase di inserimento in piega. Messe nella situazione ideale per lavorare al meglio, le Power Slick Ultimate sono davvero esagerate. Non a caso stanno vincendo nel CIV.

 

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