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Prova Peugeot Satelis 125

Dopo Francia, Germania e Spagna, la Casa del Leone ha scelto la terra di Virgilio e dei Gonzaga per mostrare alla stampa, anche in Italia, il nuovo Satelis 125

In casa Peugeot tengono a precisare che quello che ha interessato il Satelis 125 non è un semplice restyling del precedente modello. L’80% dei componenti della carrozzeria, infatti, è totalmente nuovo, come del resto il motore, interamente progettato dall’azienda francese. Il Satelis è assemblato a Mandeure (Doubs, sito storico della marca Peugeot) e tutti i pezzi sono costruiti in Europa; anche l’Italia fa la sua parte: i parabrezza, almeno quelli degli esemplari in prova, sono realizzati per termoformatura da un’azienda di Anzano del Parco (Como).LIVEPeugeot con questo scooter punta decisamente al pubblico automobilistico. Lo si capisce innanzi tutto dalla cilindrata che, come il vecchio modello, è di 125 cc: il Satelis, quindi, può essere guidato anche da chi ha solamente la patente di categoria B. I tecnici di Peugeot hanno prestato molta attenzione alla sicurezza, con l’obiettivo di rendere il Satelis adatto anche ai neofiti delle due ruote. Primo scooter GT 125 dotato di ABS – era il 2006 – il nuovo Satelis dispone del sistema antibloccaggio dei freni (opzionale). Di serie la frenata integrale, utile perché gli automobilisti sono abituati ad utilizzare un solo pedale del freno: azionando la leva di destra, si agisce su due dei tre pistoncini del freno anteriore; azionando quella di sinistra, si agisce sia sul freno posteriore sia sul terzo pistoncino di quello anteriore.Peugeot strizza l’occhio agli automobilisti anche attraverso le “sirene” del comfort e della praticità. La capacità di carico del Satelis è quasi incredibile: nel vano sottosella, infatti, è possibile alloggiare 2 caschi integrali oppure oggetti lunghi fino a 70 cm, come ad esempio una racchetta da tennis. Tutto ciò è completato da un vano portaoggetti molto capiente (ci sta una bottiglia da 1 litro) e chiuso a chiave, e un praticissimo vano “svuota tasche” nel manubrio. Anche l’equipaggiamento è di prim’ordine e comprende, tra l’altro, una presa 12V situata nel vano portaoggetti, le quattro frecce per segnalare un eventuale pericolo, l’immobilizer e i fari alogeni. Satelis 2012 è dotato anche di illuminazione nel vano sottosella e di un vero e proprio computer di bordo digitale in grado di indicare l’autonomia del veicolo, il consumo di carburante istantaneo e medio. Peugeot ha puntato molto anche sui servizi, offrendo assistenza stradale e tariffe assicurative agevolate (ad esempio una tariffa flat – senza bonus malus – molto appetibile per i neofiti).Satelis monta il nuovo motore 125i LFE, monocilindrico 4 valvole con raffreddamento a liquido che eroga una potenza di 15 cv. Il propulsore è stato oggetto di numerosi interventi per ridurre gli attriti: l’esito dovrebbe essere maggiore efficienza, comfort, silenziosità, oltre a un minor consumo di carburante (dichiarato 3,6 litri/100 km). Con un serbatoio da 13,2 litri significa avere un’autonomia di oltre 360 chilometri. Conforme alla normativa Euro3, il motore 125i emette 65 grammi di CO2/km. Tre gli allestimenti: Premium (Base); Urban (Premium + ABS/PBS); Executive (Urban + Catena Abus). Quattro i colori: Nero Perlato, Grigio Quartz, Oro Havane, Bianco Perlato.E il prezzo? Da 3.990 euro; 500 in più per la versione Urban, altri 100 per avere la pratica catena estraibile della versione Executive. Tra gli optional troviamo lo schienale per il passeggero, le copri manopole invernali e le manopole riscaldate, un parabrezza alto (740 mm) e uno sfizioso telecomando per l’apertura della sella.Enrico Pellegrino, A.D. di Peugeot Motocycles Italia, ci parla anche di obiettivi di vendita. Di certo non sarà facile eguagliare le 60.000 unità totalizzate dal precedente modello, ma i dati dimostrano che il settore GT sta tenendo meglio il mercato rispetto alle proposte a “ruote alte”. L’A.D. ci dà anche qualche anticipazione: a fine anno probabilmente arriverà sul mercato il Satelis 300, che monterà un motore di derivazione Piaggio.RIDETra i Satelis a disposizione per la prova ne ho scelto uno dotato di ABS, come indica la targhetta posizionata sul parafango anteriore. La qualità costruttiva sembra buona, anche se le plastiche in alcuni punti dello scudo non combaciano al millimetro. La posizione in sella è comoda e il pilota ha ampia possibilità di movimento. Avvio il motore, avvertendo subito un sound piacevolmente metallico; lo spengo alcuni istanti dopo senza utilizzare la chiave ma agendo soltanto sul comando posto sul manubrio. Quando tento di riaccenderlo pochi secondi più tardi, il motorino di avviamento lavora ma il motore, anche insistendo, non parte. Preoccupato, mi rivolgo a un tecnico Peugeot, che mi spiega come ciò dipenda dall’antifurto, consigliandomi di attendere 30 secondi.E infatti il motore riparte. Va sottolineato, comunque, che il problema non si pone utilizzando la chiave per lo spegnimento. Bene. Giro la chiave per avviarlo… Troppo! Si apre il vano sottosella. Più tardi farò presente a Laurent Martina, Chef de Produit di Peugeot Motorcycles SA, che con tale meccanismo di apertura c’è il rischio che il vano resti aperto durante la marcia. Mi risponderà che già il vecchio modello adottava questa soluzione, che mira a consentire al passeggero di scendere dallo scooter e recuperare un oggetto dal vano, senza spegnere il motore.La prova comincia tra le curve della campagna mantovana. Le ruote basse (14 pollici l’anteriore, 13 la posteriore) rendono il Satelis piuttosto agile nei cambi di direzione sul misto stretto. Nelle curve più veloci lo scooter è stabile e non si avverte l’effetto “vela” del grande parabrezza. I tecnici Peugeot hanno lavorato bene sulle sospensioni, che, pur essendo morbide per garantire un certo comfort, sono progressive. Gli specchi retrovisori molto grandi garantiscono un’ottima visibilità. Appena la strada lo consente verifico accelerazione e velocità massima. Sullo 0-100 km/h Peugeot dichiara 9,5 secondi ed in effetti la sensazione è che il Satelis sia molto scattante. Per raggiungere i 115 km/h serve, invece, un po’ di pazienza.La frenata è efficace: provo prima ad azionare la sola leva di sinistra (errore di utilizzo tipico dei neofiti). In questo caso, come detto, si azionano sia la pinza del freno posteriore sia un pistoncino di quella anteriore. Il Satelis rimane stabile anche frenando con decisione e l’ABS interviene quando necessario, senza essere fastidioso. Provo a usare con forza anche la leva di destra. In questo caso la frenata è nettamente più efficace ma lo scooter ondeggia leggermente. Dopo una cinquantina di chilometri di strade di campagna arriviamo in città. La guida del Satelis resta gradevole ed efficace: le sospensioni morbide e le ruote basse lo rendono comodo sul pavè e maneggevole nel traffico.Alla domanda: “Quando arriveranno i primi scooter?” i vertici Peugeot assicurano che i camion carichi di Satelis partiranno dalla fabbrica diretti alle concessionarie italiane il 31 maggio.

 

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