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Prova QJ Motor SRK 700

Costa 6.590 euro f.c. la QJ Motor SRK 700, al vertice della gamma naked dell'azienda cinese. Scopriamo come va con un primo test

RIDE

QJ Motor ha portato i giornalisti sulle stesse strade della provincia di Pavia già teatro della presentazione delle adventure: bella l’atmosfera bucolica, meno la qualità dell’asfalto, che fra tratti sporchi e altri deformati dal movimento del suolo richiede attenzione. La sella della SRK 700 è a soli 790 mm da terra, bassa come su tutte le altre proposte QJ Motor, mentre le pedane sono ad altezza standard. Il risultato è che lo spazio per le gambe si riduce parecchio, mettendo un po’ a disagio anche chi, come me, non è alto (173 cm). Più indovinata la forma del manubrio, che appare correttamente conformato e all’altezza giusta per non affaticare le spalle e garantire una moderata inclinazione del busto, in linea con la vocazione per nulla estrema di questa naked. Le vibrazioni, proprio come sulla SRT 700 X, si avvertono particolarmente sulle pedane e sulla sella, tanto da diventare compagne di viaggio costanti del test.

Si sente l’on-off

Il carattere del motore è ordinario, privo di acuti, con un occhio alla distribuzione della coppia più che alle prestazioni, relativamente modeste ma in linea con la tipologia entry level della SRK 700, nonostante si tratti della naked più prestigiosa della gamma QJ Motor. Sensibile l’on-off, in particolare su strade rovinate, che costringono a continue aperture e chiusure del gas. Questo aspetto richiede una messa a punto più accurata, perché ha un impatto davvero negativo sulla qualità della guida e sul comfort generale. A proposito di comfort, oltre alla presenza costante delle vibrazioni, la taratura standard di forcella e monoammortizzatore è fin troppo sostenuta considerata la destinazione del modello. La sola regolazione del precarico del monoammortizzatore lascia poco spazio a miglioramenti, ma del resto su sospensioni economiche l’efficacia di questo genere di interventi è comunque limitata.

Frenata adeguata alle prestazioni

La frenata è abbastanza efficace all’avantreno, con una discreta modulabilità associata a una potenza adeguata alle prestazioni, mentre il contributo del disco posteriore è poco significativo. La distanza delle leve di freno e frizione è regolabile. La leva del cambio, invece, è troppo alta e costringe a un movimento innaturale della caviglia, che soprattutto nei primi chilometri richiede adattamento.

Facile e neutrale

La dinamica di guida è quella di una moto dall’approccio facile, equilibrato, penalizzata però dalla posizione in sella un po’ sacrificata nello sviluppo in altezza. L’ingresso in curva non è particolarmente rapido ma avviene in modo intuitivo, segno che la ciclistica è sana. Neutralità sembra la parola d’ordine del progetto, in linea con la destinazione tipica della QJ Motor SRK 700, destinata sia a motociclisti “di ritorno”, sia ai meno esperti, che vogliono avvicinarsi alle medie cilindrate con un budget ridotto. La moto nel complesso non ha punti di eccellenza né di debolezza: la qualità costruttiva, ad esempio, non si segnala per aspetti critici ma allo stesso tempo non è caratterizzata da un solo dettaglio che attiri l’attenzione.

La QJ Motor SRK 550 costa 5.850 euro.

Concorrenza interna? Ecco la SRK 550

Paradossalmente la SRK 550, che costa meno (5.850 euro f.c.) e ha prestazioni inferiori con i suoi 56 CV di potenza massima, può contare su una personalità estetica ben più definita, fino a essere persino originale nella zona del gruppo ottico anteriore. Anche la dotazione è migliore: ci sono due mappe motore (Normal e Sport, ma senza Ride By Wire) e soprattutto c’è il controllo di trazione, un presidio di sicurezza importante. La strumentazione dispone di un pannello TFT a colori, permette la connessione Bluetooth e il mirroring dello smartphone; i blocchetti elettrici addirittura sono retroilluminati. Significative le differenze anche nella ciclistica, con forcella e monoammortizzatore regolabili nel precarico della molla e nel ritorno idraulico. Il rischio che la SRK 550 cannibalizzi la SRK 700, scalzandola nelle preferenze dei clienti, è reale, proprio perché il modello di cilindrata inferiore sembra essere una generazione avanti rispetto alla SRK 700.

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