Il segmento delle crossover medie sta registrando negli ultimi tempi un notevole fermento. Con le maxi enduro che hanno raggiunto ormai cilindrate, potenze e prezzi fuori dalla portata di molti, diverse Case hanno pensato che fosse arrivato il momento giusto per proporre modelli un po’ più accessibili e meno impegnativi. A scommettere sul boom della categoria oggi dominata per ora dalla Yamaha Ténéré e dell’Aprilia Tuareg è anche la Suzuki. La Casa di Hamamatsu ha presentato a EICMA 2002 la V-Strom 800 DE, che andrà a piazzarsi in listino tra le V-Strom 650 e 1050.
V-Strom 800… ma senza V
Cosa curiosa, la nuova arrivata mantiene la denominazione V-Strom pur scegliendo uno schema meccanico diverso da quello tradizionale a V. A spingerla è infatti un inedito bicilindrico parallelo da 776 cm3 con distribuzione bialbero a quattro valvole per cilindro e manovellismo a 270°. Giusto per capirci, è lo stesso twin Euro 5 che equipaggia anche l’altra grande novità Suzuki di Milano, la GSX-8S e un domani – chissà – potremmo magari trovarlo impiegato pure su altre moto. Quanto ai numeri fondamentali, la V-Strom 800 DE ha una potenza massima di 84,3 CV a 8.500 giri, un picco di coppia di 78 Nm a 6.800 giri . Il consumo medio dichiarato è di 4,4 l/100 km nel ciclo WMTC. Questo motore adotta il sistema brevettato Suzuki Cross Balancer, che sfrutta due bilancieri posizionati a 90° rispetto all’albero motore per abbattere le vibrazioni. Il cambio è a sei marce con Bi-directional Quick Shift System ed è abbinato a una frizione assistita con sistema antisaltellamento.
Suzuki V-Strom 800 DE – Elettronica dedicata
Oltre che dal punto di vista meccanico, anche a livello di elettronica c’è una parentela stretta tra la V-Strom 800 DE e la GSX-8S. Le due novità Suzuki condividono infatti il Suzuki Intelligent Ride System per governare in maniera integrata tutti i sistemi di bordo. La V-Strom ha però alcune peculiarità. Oltre ai tre canonici livelli di intervento, Suzuki Traction Control System prevede per esempio una funzione specifica G (Gravel), che permette di fare qualche sgommata in accelerazione. L’ABS dà invece la possibilità di selezionare due logiche di funzionamento ed eventualmente di escludere la funzione anti-bloccaggio sulla ruota posteriore. Confermato invece il Suzuki Drive Mode Selector con tre modalità di guida.
Evoluzione della specie
Se il motore della V-Strom 800 DE rompe con il passato, la linea resta invece più nel solco della tradizione di famiglia, quella inaugurata dalla dakariana DR-Z negli Anni 80. La 800 non rinuncia infatti al tipico frontale a becco, che qui però si evolve sfoggiando tagli più netti, riproposti anche dalle altre sovrastrutture. I fari sovrapposti a LED, una costante delle ultime novità Suzuki, sono sovrastati da un parabrezza regolabile su tre posizioni. Alle sue spalle il ponte di comando è dominato e da un manubrio a sezione variabile e da un display multifunzione TFT LCD a colori affiancato da una presa USB. La sella appare ben dimensionata sia per il pilota sia per il passeggero, che può contare anche su comode maniglie integrate con il portapacchi fornito di serie.
Pronta a tutto
Per quanto riguarda la ciclistica, la V-Strom 800 DE punta su un telaio in tubi d’acciaio abbinato a sospensioni Hitachi Astemo (Showa) completamente regolabili nel precarico molla e nell’idraulica. Il precarico del mono può tra l’altro essere modificato facilmente, agendo su una pratica manopola. Le ruote sono a raggi e le loro misure lasciano trasparire una certa attitudine al fuoristrada. Quella anteriore è infatti da 21 pollici e monta uno pneumatico 90/90, mentre quella posteriore è da 17 pollici, con gomma 150/70. La Suzuki V-Strom 800 DE sarà venduta in tre colorazioni: Giallo Petra, Grigio Berlino e Nero Dubai. L’equipaggiamento standard per l’Italia prevede tra le altre cose le frecce a LED, i paramani, la griglia di protezione per il radiatore e un guscio in plastica a difesa del il motore. La moto potrà poi essere anche personalizzata scegliendo tra molti accessori originali.