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Prova Energica Experia: il futuro è qui, ma noi siamo pronti?

Si chiama Experia, è completamente nuova, unica nel suo genere e rappresenta un ulteriore passo in avanti nel mondo delle elettriche a due ruote...

Provate a immaginare di essere in montagna, distesi su un prato ad ascoltare il rumore del vento e i campanacci delle mucche al pascolo. Questo è ciò che ho sentito io durante la prova della nuova Energica Experia, se non fosse che al posto di essere sdraiato mi trovavo in sella a un vero e proprio missile. Va bene, ad accompagnarmi c’era anche un costante sibilo, ma niente di più. In molti lo chiamano futuro, altri lo vedono solo come un epilogo inevitabile. Qualunque sia la vostra visione una cosa è certa: l’elettrico per le due ruote è dietro l’angolo ed è più avanti di quello che ci si potrebbe aspettare.

Energica Experia

Energica Experia, com’è fatta?

La Energica Experia nasce da un progetto nuovo. La batteria da 22,5 kWh di capacità, posizionata all’interno di un telaio a traliccio con piastre in alluminio, è stata progettata da zero per essere più compatta e in grado di garantire una migliore distribuzione dei pesi. Anche il motore PMASynRM è nuovo ed è stato studiato per offrire un baricentro più basso. La potenza di picco è di 102 CV (80 CV la potenza nominale), mentre la coppia massima è di 115 Nm.

Motore Energica Experia

Il pacchetto elettronico è composto dal controllo di trazione disinseribile e regolabile su sei livelli; quattro mappature motore pre-configurate (Urban, Eco, Wet, Sport) più tre personalizzabili e quattro mappature di frenata rigenerativa (Basso, Medio, Alto, Off). Non mancano nemmeno il cruise control e il park assistant che integra la retromarcia. Il tutto è facilmente visualizzabile e selezionabile dal display TFT da 5″. Da sottolineare la presenza dell’ABS Cornering.

La ciclistica fa affidamento sulla forcella ZF Sachs con steli di 43 mm di diametro e 150 mm di escursione, regolabile nel precarico, nel ritorno e nella compressione. Dietro trova posto un monoammortizzatore, sempre ZF Sachs regolabile nel precarico, nel ritorno e nella compressione, in grado di assicurare un’escursione della ruota di 150 mm. Il reparto freni sfoggia una coppia di dischi anteriori da 330 mm con pinze radiali a 4 pistoncini marchiate Brembo e un disco posteriore da 240 mm con pinza Brembo a due pistoncini.

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