Cardano vs Catena: la Sfida tra Sistemi di Trasmissione per Moto
Ma per una moto è meglio la trasmissione a cardano o quella a catena? Poche discussioni dividono i motociclisti quanto il dibattito tra sostenitori di queste due soluzioni. Se si guardano i numeri il vincitore pare scontato, la catena è la soluzione largamente più diffusa (e per una serie di motivi che spiegheremo). Tuttavia le ultime applicazioni della trasmissione ad albero con giunto cardanico e soprattutto la grande diffusione delle maxi enduro il cui utilizzo “misto” tra strada e fuoristrada comporta alcune complicazioni per entrambi i sistemi, ha riaperto la discussione.
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Cardano e Catena: un po’ di storia
Tradizionalmente, la trasmissione a cardano è sempre stata riservata a moto stradali da viaggio dal carattere tranquillo, come quelle prodotte da BMW, Moto Guzzi e alcune case giapponesi. La catena, invece, dominava incontrastata sulle moto più performanti, sia stradali che off-road. Possiamo attribuire la prima applicazione off road dell’era moderna del cardano alla BMW R80 G/S usata anche da Gaston Rahier dalla Parigi Dakar, gara che BMW peraltro ha vinto. Nonostante le evoluzioni tecnologiche di entrambi i sistemi (con l’arrivo di cardani più evoluti e di catene senza manutenzione) entrambi hanno punti di forza e punti deboli. Vediamo quali, aggiungendo qualche informazione sul cosiddetto terzo incomodo.
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La Cinghia: Un Terzo Incomodo
L’arrivo della cinghia dentata ha ulteriormente complicato il panorama, mettendo in discussione la supremazia tecnica di entrambi i sistemi tradizionali. Oggi, la scelta tra cardano, catena e cinghia si basa più su preferenze personali e fedeltà al brand, che su reali limitazioni tecniche.
Cardano: Una Soluzione Storica in Evoluzione
Il sistema di trasmissione a cardano ha radici antiche: il giunto cardanico, riscoperto nel Cinquecento dal matematico Girolamo Cardano, permette di trasferire coppia tra alberi disallineati. Questa tecnologia è particolarmente utilizzata su moto con albero motore longitudinale, come le BMW boxer o le Moto Guzzi. Ma, ovviamente, non mancano applicazioni anche su motori ad albero trasversale come il motore 6 cilindri BMW delle K 1600 o, il tre cilindri in linea della Triumph Tiger 1200. Tuttavia questa applicazione aggiunge complessità richiedendo una doppia coppia conica per trasferire il moto.
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Negli ultimi anni, il cardano ha perso molti dei suoi limiti grazie all’innovazione. Tuttavia, presenta ancora alcune criticità:
- Sollevamento del retrotreno: Nelle moto meno recenti, in accelerazione, si verificava un fastidioso effetto di sollevamento del posteriore. Soluzioni come il Paralever di BMW, il montaggio del forcellone disassato di Moto Guzzi o la Triumph con il suo Tri Link hanno praticamente annullato questo problema. Ma tutti questi sistemi, con i loro leveraggi, comportano un ulteriore aumento di peso su una trasmissione già più pesante delle altre.
- Peso e complessità: Rispetto alla catena, il cardano è più pesante e non di poco (indicativamente una trasmissione a cardano pesa il 30% in più rispetto a una trasmissione a catena) il che ha un impatto sulle masse non sospese e sull’efficacia della sospensione posteriore.
- Costo ed efficienza Il cardano è anche più costoso e meno efficiente in termini di potenza trasmessa (circa il 20% meno efficiente rispetto alla trasmissione a catena).
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Il cardano rimane comunque una scelta eccellente per chi cerca bassa manutenzione (richiede solo il cambio dell’olio ogni 20-30.000 km) e una guida fluida e silenziosa. È particolarmente apprezzato su moto da turismo con cui macinare migliaia di km senza dover fare manutenzione ordinaria. È credenza comune pensare che il cardano abbia una vita infinita, tuttavia gli aumenti di potenza e coppia la crescita delle escursioni delle sospensioni (parliamo di moto maxi enduro) e soprattutto i dimensionamenti molto “tirati” per cercare di contenere il peso su alcuni modelli hanno portato il cardano ad avere una vita “a termine”.
Ha fatto infatti molto discutere la nuova BMW R 1300 GS che riporta nel libretto uso e manutenzione la sostituzione del cardano a 80.000 km. E, attenzione, se maltrattati anche i cardani si rompono e quando si rompono la sostituzione è l’unica via percorribile. E se la rottura avviene in luoghi remoti non avrete vita così facile.
Catena: Tradizione e Innovazione
È di gran lunga la trasmissione moto più diffusa per le moto lo è per le moto, grazie al costo contenuto, alla facilità di manutenzione e alla possibilità di variare rapidamente il rapporto finale. Tra i vantaggi ci sono senza dubbio la leggerezza, la suddetta facilità nel cambiare rapporto e anche il costo relativamente contenuto. Inoltre è di gran lunga la trasmissione più efficiente con una perdita di potenza che va dall’1 al 4%. A tutto questo si aggiunge anche la facile riparabilità, con un paio di maglie di scorta e un minimo di manualità si può riparare una catena praticamente ovunque.
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Tuttavia, la trasmissione catena resta esposta agli agenti esterni (sporco, umidità, salsedine) che la usurano e richiede comunque controlli periodici di tensione e pulizia. Va ingrassata periodicamente e sicuramente “sporca” di più (ruote forcellone e… se si esagera con la lubrificazione anche vestiti) rispetto a un Cardano.
Le ultime evoluzioni con il miglioramento dei materiali hanno portato ai seguenti miglioramenti
- Manutenzione ridotta: Rivestimenti avanzati, come il DLC (Diamond-Like Carbon), riducono attrito e necessità di lubrificazione frequente. Regina Chain ha rilasciato di recente la catena HPE annunciandola come senza manutenzione.
- Quanto Dura la trasmissione a catena? Se ben manutenute le moderne catene O-Ring o Z-Ring garantiscono una vita utile tra i 20.000 e i 30.000 km.
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La cinghia: il terzo incomodo
La cinghia dentata combina alcuni vantaggi del cardano (fluidità, silenziosità) con quelli della catena (peso e ingombro ridotti). Harley-Davidson utilizza questa tecnologia da anni, ma la cinghia è particolarmente promettente per le moto elettriche, grazie alla sua silenziosità e alla bassissima manutenzione.
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Punti deboli:
- Maggiore costo iniziale rispetto alla catena.
- Minore efficienza nella trasmissione della potenza (perdita dal 9 al 15%)
- La cinghia è molto delicata soggetta possibili danneggiamenti se qualche corpo estraneo si frappone tra cinghia puleggia
- Non si possono cambiare i rapporti, quando va cambiata la trasmissione occorre smontare anche il forcellone
Attualmente, le cinghie sono più indicate per moto con coppie medio-basse, ma lo sviluppo tecnologico potrebbe ampliarne l’applicabilità.
Tabella Comparativa: Cardano, Catena e Cinghia
Caratteristiche | Catena | Cinghia | Cardano |
---|---|---|---|
Peso e ingombro | Bassi | Bassi | Alti |
Manutenzione | Media | Bassa | Molto bassa |
Silenziosità | Discreta | Elevata | Elevata |
Durata | 10-20.000 km | 20-50.000 km | 50-100.000 km |
Efficienza | 95-98% | 85-91% | 80-85% |
Conclusione: Quale Trasmissione da moto Migliore?
La scelta tra cardano, catena e cinghia dipende dallo stile di guida e dalle esigenze del motociclista.
- Cardano: Ideale per moto da turismo e lunghe percorrenze, con manutenzione molto bassa.
- Catena: Perfetta per chi cerca prestazioni e flessibilità, anche su moto sportive.
- Cinghia: Interessante alternativa per chi predilige silenziosità e semplicità, in particolare su moto elettriche o Cuiser.
Qualunque sia la tua preferenza, le tecnologie moderne hanno reso ognuno di questi sistemi più efficiente e affidabile rispetto al passato.