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Trofeo KTM Enduro 2019 prima prova

Di recente qualcuno da queste parti cantava “come va, come va, come va…”, ecco diciamo che se mi avessero fatto questa domanda domenica scorsa, la mia risposta sarebbe stata “meno male che c’era anche l’asfalto!”.L’Enduro è uno sport meraviglioso, ma anche molto impegnativo, e a volte può essere decisamente faticoso, soprattutto visto che non siamo tutti piloti professionisti o super allenati. Ecco, diciamo che i ragazzi del Moto Club Sanremo, che ha organizzato in collaborazione con il MC Chieve e KTM Italia la prima gara del Trofeo Enduro KTM 2019, hanno preso decisamente sul serio la questione.

Il risultato è stata una gara di enduro vera, decisamente impegnativa e di ottimo livello. Un gran bel modo di iniziare la stagione 2019 del Trofeo dedicato alle moto Arancioni, giunto alla sua quattordicesima edizione e ripartito decisamente alla grande, con oltre 300 piloti al via, forse un record per un campionato monomarca. Tutto esaurito ed ospiti d’eccezione come il sei volte iridato “l’inossidabile” Giò Sala, che dall’alto della sua esperienza ha dispensato consigli di guida ai piloti su come affrontare le insidie dei diversi terreni su cui si è svolta la gara; che poi un conto è sentirteli dire e un altro riuscire a metterli in pratica…il dakariano Nicola Dutto e tutto lo staff di KTM al gran completo.  Tutti presenti quindi, e del resto alla prima gara proprio non si può mancare, e non può mancare l’atteso e ricco kit Ready To Race 2019 con il nuovo e cattivissimo abbigliamento orange/black, il set di gomme Pirelli e tanti prodotti forniti dalle aziende partner del Trofeo a tutti i partecipanti alle 5 gare in calendario. Paddock da mondiale, nella zona del porto turistico, e due prove speciali davvero toste e su terreni totalmente diversi. Quale posto migliore per una bella smanettata in moto in una località balneare, se non la spiaggia?! E soprattutto quando ti ricapita di poterlo fare in riva al mare nel pieno centro di Sanremo, non certo ad Agosto! Fantastico certo, con pro e contro però.

Infatti la sabbia non è propriamente un fondo facile da interpretare e richiede grande abilità ed una certa malizia per non sprofondare nei canali, che si fanno presto molto profondi e sempre più insidiosi. Quindi in tanti si sono trovati a fare tuffi faccia a terra, me compreso, sotto gli sguardi divertiti e poco compassionevoli del numerosissimo pubblico che se ne stava invece lì bello comodo affacciato dal lungomare a godersi le nostre disavventure. Poi, per fortuna, un pò di strada asfaltata per riprendersi, prima di arrivare all’enduro test preparato sulle montagne Sanremesi.

E meno male, perché anche qui era necessario arrivare belli freschi e riposati. Da qualcuno ho sentito dire che la nostra prova speciale era una parte di quella estrema degli Assoluti D’Italia dello scorso anno. Per fortuna che era solo una parte, perché la sensazione una volta arrivati in cima, era quella di aver lasciato le braccia giù alla partenza, o almeno lì era stata l’ultima volta che ne avevo ancora la sensibilità.. Prima parte tortuosa e tecnica con un susseguirsi di saliscendi ciechi, curve in contropendenza e sassi piantati nel terreno. Risultato, due cadute da fesso!

Poi via via più scorrevole, si fa per dire, ma sempre un campo minato di sassi, pietre e ancora rocce, che non fanno una piega quando tu le punti e ci rimbalzi sopra in balìa degli eventi. Asfalto dove sei!! Finalmente eccoti, mai stato così contento di rivederti! Bè, devo dire la verità, mi ero anche un pò scoraggiato per la fatica e la mia prestazione piuttosto disastrosa, ma adesso già non vedo l’ora di ripartire per la prossima tappa, questa volta dalla parte opposta del nord Italia in provincia di Udine. Speriamo meno sabbia, meno pietre, ed anche meno asfalto!ALESSIO BARBANTIPH. Francesca Belotti, Lucio Buselli, Roberto Rossi

 

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