Presentata nello scorso mese di giugno per il mercato americano, la Yamaha SCR 950 fa ora bella mostra di sé all’Intermot di Colonia e, dopo un’altra apparizione all’Eicma di Milano, a novembre, arriverà nelle concessionarie a febbraio. La decisione dei vertici di Iwata di importarla era in fondo nell’aria: nel Vecchio Continente il filone delle moto vintage va a gonfie vele e questa urban scrambler, sviluppata sulla base della XV950R, ha buone possibilità di fare bene, nonostante il taglio sia forse più di gusto statunitense.Nel pieno rispetto della filosofia Faster Sons, comune a molti altri recenti modelli Sport Heritage dei Tre Diapason , la Yamaha SCR 950 rende omaggio al passato della Casa, ispirandosi alle varie XT e DT degli Anni 70 per le grafiche del piccolo serbatoio da 13,2 litri e per diversi dettagli. Mi riferisco al manubrio con traversino e alle tabelle portanumero tipicamente da fuoristrada, oltre che alla sella piatta e lunga (posta a 83 cm da terra) e ai soffietti in gomma che proteggono gli steli da 41 mm della forcella. Tutti questi componenti, assieme ai parafanghi in acciaio, fanno da degno contorno alle ruote a raggi. Quella anteriore è da 19”, mentre quella posteriore è da 17” ed entrambe montano pneumatici leggermente tassellati Bridgestone.Decisamente più stradale è invece la trasmissione finale a cinghia, sulla quale non si deve sottilizzare troppo perché ha il pregio di essere silenziosa e di richiedere poca manutenzione. Il telaio, dal canto suo, è un classico doppia culla in acciaio e abbraccia il bicilindrico a V di 60° raffreddato ad aria, che rientra nei limiti della normativa Euro 4, con il suo scarico 2 in 1 che punta appena verso l’alto.