Quanto sono lontani i tempi in cui le moto cinesi erano confinate nei padiglioni periferici di EICMA e “cinesata” era il massimo del disprezzo con cui bollare un progetto di dubbio gusto. Oggi, molte realtà del Sol Levante non solo abitano gli spazi un tempo off-limit, ma capita anche che i loro stand facciano ombra a quelli di brand europei che annaspano per restare a galla in acque agitate da deliri di onnipotenza.
Sotto il vestito di Zontes
Zontes è una di queste e se si investe un po’ di tempo per guardare anche ciò che non si vede ci si accorge che il marchio appartiene alla Tayo, società che possiede una fabbrica capace di produrre 1.000.000 di pezzi l’anno, che investe 380 milioni di euro l’anno, che possiede 413 brevetti, che reinveste l’80% dei profitti nella Ricerca e Sviluppo e che il 60% dei suoi tremila dipendenti lavorano proprio nel reparto R&D. E, siccome i numeri non sono tutto, aggiungiamo che si fanno in casa non solo i motori, ma pure i telai (in alluminio pressofuso)…
703F Adventure, come è fatta
Delle moto presenti allo stand Zontes abbiamo scelto di raccontare la adventure di media cilindrata, perché oltre ad appartenere a uno dei segmenti più on-fire del mercato, è anche bella.
Che telaio e motore sono home made lo abbiamo già detto. Si tratta rispettivamente di un doppio trave in alluminio che pesa solo 11 kg e di un tre cilindri da 699 cc raffreddato a liquido, 70 kW (95 cv) a 10.000 giri e 75,0 Nm a 7.500 giri.
La sua vocazione è enfatizzata dalla ruota anteriore da 21″ (dietro è da 18″), dai cerchi a raggi, dalle sospensioni Marzocchi completamente regolabili e dalla sella posta a 845 mm da terra. Il serbatoio tiene 22 litri e di serie la Zontes 703F prevede, tra gli altri, dash-cam anteriore e posteriore, sensore angolo cieco e Quickshifter monodirezionale. C’è anche la possibilità di scegliere (come optional) il tris valigie in alluminio. Stavamo per dimenticarci di dirvi il prezzo… 8.690 euro.