Bridgestone AT41, come sono fatte?
Le Bridgestone AT41 nonostante la forte, fortissima vocazione stradale, non rinunciano a un look vagamente fuoristradistico, che tanto piace ai possessori di maxi enduro. Se vi chiedeste il posizionamento delle nuove arrivate all’interno della gamma Bridgestone, sappiate che si inseriscono appena sopra le note A41. Le nuove arrivate sono disponibili in cinque misure per il posteriore e quattro misure per l’anteriore. Le anteriori, oltre a essere completamente diverse dalle posteriori, differiscono tra loro per costruzione in base al diametro e alla misura della ruota sulla quale vengono montate.
Una caratteristica comune per tutte le misure è senza dubbio l’attenzione che i tecnici giapponesi hanno dedicato al grip in caso di asfalto bagnato. Le nuove Bridgestone AT41 sono dotate delle tecnologie RC Polymer e Silica Rich EX, che promettono maggiore superficie di contatto con l’asfalto e la giusta quantità di silice per aumentare la trazione sui fondi scivolosi. Durante la nostra prova (fortunatamente) non abbiamo incontrato nemmeno una goccia d’acqua, ma guardando il battistrada delle AT41 ci sentiamo di confermare quanto dichiarato dal costruttore.
Gomme posteriori
Partiamo da dietro, dove indipendentemente dal diametro (17″ o 18″) e dalla misura, troviamo una gomma bimescola con tecnologia 3LC Cap&Base. Per farla semplice, la mescola più dura viene infilata sotto la mescola più morbida presente sulla spalla della gomma. Una soluzione pensata per diminuire la discontinuità tra le due mescole per rendere la discesa in piega più fluida.
Gomme anteriori
Le gomme anteriori sono tutte monomescola. Il 90/90 – 21 è un pneumatico crossply, realizzato con due strati di poliestere e uno di nylon. A testimonianza dell’impegno di Bridgestone nella realizzazione delle nuove AT41 troviamo le anteriori da 19″. La meno comune 100/90 è realizzata con due strati di poliestere. La 110/80 e la 120/70 sono invece radiali; la prima, realizzata con due strati di nylon, è dotata della tecnologia MSB (Mono Spiral Belt) che sfrutta un filo avvolto a 90° sopra le tele della carcassa per ridurre il calore generato dalla rotazione dello pneumatico. Il 120/70, oggetto della nostra prova, è invece l’unico pneumatico della famiglia a essere dotato di una cintura in Kevlar, pensata per offrire una maggiore rigidità in funzione del peso delle attuali maxi enduro.