Lo Scorpione non lascia e raddoppia. Dopo il debutto nel mondo delle auto elettriche con la 500e, la Abarth affila il pungiglione e si appresta al lanciare il suo secondo modello a batteria, realizzato in collaborazione con Stellantis Motorsport. Non serve essere grandi fisionomisti per scorgere sotto i camuffamenti una variante tuttopepe della Fiat 600e. Andiamo a scoprire un po’ dei suoi segreti.
Una potenza (quasi) da primato
La prima cosa che colpisce è l’annuncio che questa macchina, forte di 240 CV, sarà “l’Abarth più potente di sempre“. Sarebbe però stato più corretto dire “degli ultimi decenni“, oppure “di grande serie“, visto che negli Anni 60 e 70 ci sono state alcune Abarth più generose in fatto di cavalleria.
Smettendola di fare i saputelli, quel 240 resta comunque un dato di tutto rispetto, anche perché abbonato a una nuova piattaforma, evoluzione della nota eCMP e rinominata Perfo-eCMP. Tra i fiori all’occhiello della vettura ci saranno un assetto sportivo con messa a punto specifica e un sistema frenante avanzato. Questo promette grande potenza e un rendimento costante, grazie a dischi freno maggiorati con piste frenanti più grandi, ottimizzati per una migliore dissipazione del calore e una maggior resistenza all’usura.
Su solide basi
Abarth va molto fiera anche dei nuovi pneumatici, sviluppati sulla base dell’esperienza nelle competizioni di Formula E per trovare il compromesso ideale tra grip, autonomia e acustica. Grazie alla struttura bimescola, più morbida sulla zona esterna e più dura in quella centrale, queste gomme offrono una notevole aderenza in curva e un’autonomia migliorata. Un inserto in poliuretano garantisce poi un ragguardevole -20% sulla rumorosità percepita.
Un occhio anche al comfort
All’interno Abarth proporrà i sedili sportivi capaci di contenere bene busto e gambe, ma comunque confortevoli grazie a schiumati di quattro densità diverse per un supporto ottimizzato su ogni zona del corpo. Ora non resta che attendere ulteriori annunci per avere altri dettali.