fbpx

Anche KTM passa al cambio robotizzato

Anche la Casa più Ready To Race del mondo sposa la causa del cambio robotizzato e lo fa a modo suo. Ecco tutti i segreti del cambio automatico-robotizzato di KTM

I nostri cugini di Dirt avevano già spoilerato la novità, pizzicata all’Erzbergrodeo e ora è arrivata l’ufficialità dalla Casa austriaca.

Come conseguenza degli innovativi sviluppi in ambito powertrain, KTM entra nel mondo delle trasmissioni automatiche. Lo fa con un’interpretazione chiamata AMT (Automated Manual Transmission), un’opzione di cambio che, pur mantenendo le sue credenziali sportive, offre un livello di usabilità superiore in differenti scenari di guida, come ha dimostrato Johnny Aubert all’ultimo Red Bull Erzbergrodeo, in sella a un prototipo dotato proprio di AMT.

Cambio automatico KTM, a cosa serve

Il sistema di trasmissione automatica AMT consente al pilota di scegliere tra la tradizionale cambiata manuale (in modalità M, senza però dover ricorrere alla frizione) e una cambiata completamente automatizzata (in modalità A). Una volta innestata la marcia, basta accelerare perché la moto si muova. Oltre a rendere impossibile lo spegnimento accidentale del motore, questo sistema aiuta a partire in salita, scattare da fermi, fermarsi ed effettuare le manovre a bassa velocità, soprattutto quando si è alla guida di moto di grandi dimensioni.

Come funziona il cambio automatico KTM

A differenza dei tradizionali cambi motociclistici, l’AMT prevede la sequenza P – N – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6, con la folle a monte dei 6 rapporti e la funzionalità Park, nella quale un nottolino interno al cambio impedisce movimenti indesiderati della moto, molto utile quando si parcheggia in pendenza.

Sia Park sia Neutral possono essere selezionate unicamente attraverso le levette sul blocchetto sinistro, con il motore acceso o spento, mentre per innestare la prima marcia è necessario azionare il freno anteriore o posteriore, come sulle auto.

Il controllo elettronico della centralina ECU e della centralina TCU dedicata gestisce le cambiate attraverso un attuatore elettromeccanico, che fa ruotare il tamburo del cambio. In termini di velocità, il sistema consente di cambiare rapporto in soli 50 millisecondi, un tempo paragonabile a quello richiesto da una trasmissione tradizionale con quickshifter+.

La peculiarità del sistema AMT

In modalità M il pilota può cambiare a suo piacere, usando la tradizionale leva a pedale sul lato sinistro del motore, oppure le levette al manubrio poste sul blocchetto sinistro. Questo permette di conservare un feeling di guida sportivo, senza compromessi in fatto di velocità o agilità. Questo risultato è stato ottenuto progettando l’AMT in modo da mantenere le proporzioni di un cambio tradizionale, come pure un peso paragonabile.

Il sistema AMT permette un’ampia gamma di configurazioni e parametri: le modalità di cambiata lavorano all’unisono con i Riding Mode, per consentire di impostare le preferenze individuali a prescindere dall’applicazione.

La trasmissione AMT sarà inizialmente disponibile su una selezione di nuovi modelli KTM, ma nei prossimi anni sarà estesa ad altri modelli.

Scopri gli articoli speciali

Articoli correlati
Ducati Panigale V2 2025, supersport superlight
CFMoto 700MT, l'avventura è per tutti
Ducati Streetfighter V2 my 2025