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TT Isle of Man: Ride on The Edge – Tutta l’adrenalina del Tourist Trophy

Il Tourist Trophy supera ogni tipo di limite, logica o razionalità. È follia pura. Non è soltanto la gara motociclistica più antica e pericolosa del mondo, ma un evento che trascende la competizione sportiva. “Il Tourist Trophy è rito e magia, un richiamo ancestrale, un sabba mistico in cui non conta sapere dove aprire il gas, ma dove chiuderlo.” Parola di Joey Dunlop. Vincerlo vuol dire sfrecciare a una media di oltre 200 km/h lungo i sessanta (e rotti) chilometri dello Snaefell Mountain Course, sfiorando marciapiedi, muretti di pietra, alberi, tombini e pali della luce… in uno stato di lucidissima incoscienza. https://www.youtube.com/watch?v=bMf1IgFSpVoTT Isle of Man: Ride on The Edge, il nuovo racing game sviluppato da Kylotonn, è esattamente tutto questo: il videogioco motociclistico più difficile (e adrenalinico) di tutti i tempi. Compiere un giro completo dell’isola di Man senza schiantarsi rovinosamente decine e decine di volte, infatti, è un’impresa riservata ai maestri del motociclismo digitale. TT Isle of Man: Ride on The Edge dispone di tre differenti modalità: Gara Singola, Prova a Tempo e Carriera, per un totale di nove tracciati stradali (otto di fantasia… e poi c’è lui, il Mountain) e due categorie di moto (Supersport o Superbike), tutte con livree ufficiali e un sound convincente. Una volta avviato il software, naturalmente, la prima (e unica) cosa da fare è saltare in sella alla Honda CBR di John McGuinness e spalancare il gas con il DualShock 4. https://www.youtube.com/watch?v=vMbIUwUKmt4 Il sistema di guida sviluppato per Ride on The Edge è in perfetto equilibrio tra arcade e simulazione. Propone tre differenti stili di guida (principiante, semi-professionista o professionista), oltre alla possibilità di personalizzare gli aiuti elettronici e visivi, come la traccia dinamica sul circuito (fondamentale nei primi approcci al Mountain). Sebbene il gioco permetta a chiunque di provare l’ebbrezza di sfrecciare lungo il tracciato dell’Isola di Man, manca la sensazione di “mordere l’asfalto”, di “tenere in mano” l’anteriore… e soprattutto manca qualsiasi opzione per regolare la sensibilità dei controlli (un fattore cruciale in un gioco fatto di delicatissimi equilibri) e la disposizione di alcuni controlli sul DualShock 4. Ad esempio, la gestione del peso del pilota non può essere assegnata allo stick analogico destro. Dunque, nessuna pretesa di realismo esasperato, ma un sistema di guida apparentemente accessibile e permissivo, che in realtà si rivela avido di dedizione, esperienza e tanto, tantissimo allenamento.I veri punti di forza di Ride on The Edge risiedono altrove. Ad esempio, nella perfetta riproduzione in laser-scan dello Snaefell Mountain Course. Il dettaglio grafico, i giochi di luce, le le ombre, i riflessi e tutta la vegetazione dell’isola di Man creano un’ambientazione credibile ed efficace. In altre parole, il vero fiore all’occhiello del gioco di Kylotonn. Il tutto, poi, viene amplificato dalla visuale interna (con la telecamera rannicchiata nel cupolino), che trasforma il gameplay e i suoi lunghi, eterni rettilinei da 280 km/h in adrenalina e terrore. Su PlayStation 4, il frame rate non è sempre solidissimo, e comunque non supera mai i 30 fotogrammi al secondo. Inoltre, alcune animazioni dei piloti risultano poco credibili e artificiose, mentre il sistema di collisioni è impietoso e non perdona la minima imprecisione (con tanto di spietato replay… roba per chi non è facilmente impressionabile).  Esattamente come il vero Tourist Trophy, TT Isle of Man: Ride on The Edge è pura follia, un’esperienza digitale fuori dal mondo e dal mercato, che propone pochi contenuti e un sistema di controllo che va capito e metabolizzato senza fretta. Il cuore del gioco è in un solo circuito, da percorrere e memorizzare nel tentativo di scendere sotto il muro dei venti minuti. Ride on The Edge è un’esperienza tanto sadica, punitiva e alienante, quanto ammaliante per ogni buon appassionato di motociclismo. Senza dubbio, il racing game di Kylotonn e Bigben Interactive è già un “game changer” per tutti i piloti reali che decideranno di affrontare il vero Tourist Trophy. Il videogioco, in sostanza, diventa uno strumento prezioso ed essenziale per allenarsi e memorizzare ogni centimetro dello Snaefell Mountain Course.TT Isle of Man: Ride on The Edge è attualmente disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC.

 

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