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MINI Paceman

Il settimo modello MINI è una “Sports Activity Coupé”, la prima del segmento premium. Base tecnica e abitacolo strizzano l'occhio alla Countryman, ma l'impatto è molto più sportivo grazie alla carrozzeria tre porte. Motorizzazioni al vertice, con Cooper D e SD diesel, Cooper e Cooper S benzina, in attesa della John Cooper Works. La Paceman arriverà la prossima primavera a partire da 24.500 euro

La famiglia MINI si allarga: lo fa con un modello decisamente originale e dal look a prima vista davvero ben riuscito. Merito di proporzioni equilibrate, del design da coupé, delle tre porte e di soluzioni inedite come i gruppi ottici posteriori orizzontali. Si chiama Paceman e nell'abitacolo è altrettanto indovinata, grazie a soluzioni come il binario porta-oggetti centrale che separa i sedili posteriori, ripreso dalla Countryman e combinato con un'impostazione funzionale ed essenzialmente sportiva. Le superfici della carrozzeria sono disegnate con armonia ma non rinunciano a un'importante presenza scenica, rimarcando quello che è una delle caratteristiche irrinunciabili della Paceman, cioè la commistioni di stili, di soluzioni tecniche e probabilmente di peculiarità dinamiche.

I passaruota sono esuberanti, bombati e ben visibili; il tetto è proposto in due colorazioni, bianco o nero; il cristallo posteriore è inclinato, il frontale grintoso eppure elegante. L'abitacolo attinge all'esperienza Countryman, proponendo il sistema porta-oggetti e di fissaggio MINI Center Rail di serie, elemento funzionale che determina la separazione dei due sedili posteriori. La plancia è incentrata sulla tradizionale strumentazione circolare di grande diametro, ma con la cornice nera; cambia la disposizione di alcuni comandi: gli alzacristalli, ad esempio, sono integrati nei pannelli delle portiere.

La scelta dei motori fornisce chiare indicazioni sulla destinazione della Paceman: quattro le opzioni, equamente ripartite tra diesel e benzina, con potenze da 112 a 184 cv. In pratica, il meglio della gamma: Cooper D e Cooper SD; Cooper e Cooper S, in attesa dell'arrivo già annunciato della John Cooper Works. Tutte le verrsioni sono accoppiate all'assetto sportivo e ribassato, di serie come il cambio manuale a sei marce, che però puoi lasciare il posto all'automatico opzionale. Non manca, a richiesta, la trazione integrale MINI ALL4, proposta per Paceman Cooper S, Cooper SD e Cooper D.

La base di telaio e sospensioni – asse anteriore McPherson e bracci trasversali fucinati; asse posteriore multilink e servosterzo elettromeccanico con Servotronic – è associata all'elettronica per ottenere il meglio nella guida: Dynamic Stability Control (DSC) di serie, Dynamic Traction Control (DTC), incluso l’Electronic Differential Lock Control (EDLC) come optional (di serie su Paceman Cooper S, Paceman Cooper SD e Paceman Cooper D ALL4). I cerchi in lega sono da 16 pollici sulle versioni meno potenti, da 17” su Cooper S e Cooper SD: 17 pollici, ma non mancano opzioni da 18” e 19”.

Come sempre per MINI, la dotazione di serie, che per la Paceman include l'impianto di climatizzazione, i sedili sportivi per guidatore e passeggero, il Center Rail e la radio MINI CD, può essere arricchita pressoché senza limiti, ad esempipo con Adaptive Headlights allo xeno, sensore pioggia, Park Distance Control, Comfort Access, tetto in vetro ad azionamento elettrico e gancio da traino; vernici esterne, bonnet stripes, rivestimenti per i sedili, superfici interne e di Colour Lines; MINI navigation system, sistema di altoparlanti Hi-Fi Harman Kardon e altre funzioni di intrattenimento e informazioni su base MINI Connected.

La Paceman arriverà nelle concessionarie la prossima primavera. E i prezzi? Spaziano dai 24.500 euro della versione di accesso Cooper, ai 31.500 della Cooper SD Paceman ALL4; la Cooper S costa 28.950 euro.

 

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