È la più vincente fra le biciclette da strada o, meglio, è quella che ha conquistato la vittoria più prestigiosa, grazie alle gambe di “Roi” Nibali…La peculiarità della Tarmac sta nell’approccio che ha ispirato il progetto e che prende in considerazione la parte più importante di una bicicletta: il ciclista.. Dietro il nome “Rider-First Engineered” c’è infatti il concetto che ognuno dei sei telai, dalla misura 49 alla 61, è stato sviluppato indipendentemente dagli altri, basandosi esclusivamente sulle sollecitazioni reali indotte dal ciclista corrispondente a quella taglia specifica.Imparando dagli avanzati protocolli di test in McLaren, Specialized ha infatti sviluppato modelli di simulazione e test dinamici che hanno permesso ai tecnici di capire esattamente come le varie misure del telaio rispondono alle sollecitazioni. Ogni taglia è stata dunque sviluppata per raggiungere determinati standard di performance, identificando il trasferimento di potenza, la rigidità laterale, l’assorbimento verticale e la reattività dello sterzo ottimali per ogni misura.In questo modo i rider, indifferentemente dalla loro statura, potranno assaporare la medesima sensazione di guida e godere di identiche performance.Messe a confronto con la SL4, tutte le sei misure della nuova Tarmac presentano miglioramenti nel controllo, nella risposta sui pedali, assorbimento verticale e aerodinamica. In pratica i ciclisti più minuti (corrispondenti alle taglie 49, 52 e 54) avranno così una bicicletta più leggera e meglio bilanciata con una guidabilità in curva ancora maggiore. I ciclisti più alti (quelli che utilizzano la 61) vedranno evidenti miglioramenti nella guidabilità in curva.Il telaio della Tarmac, monoscocca in fibra di carbonio ad alto modulo, è realizzato per garantire un livello superiore di rigidità torsionale e di facilità di guida, risultato ottenuto soprattutto grazie al posizionamento di differenti strati di carbonio in punti strategici della struttura. In poche parole, rigidità dove serve e assorbimento verticale dove è più importante. Grazie alla costruzione FACT, il movimento centrale e i foderi bassi sono stampati insieme, piuttosto che fasciati tra loro, creando una struttura estremamente solida e rigida, che resiste alle deformazioni anche sotto carichi estremi sui pedali, così da trasferire con la massima efficienza tutta la potenza alla ruota. Come ormai consuetudine, il tubo sterzo ha sezione conica però differenziata nelle misure, a seconda della taglia. Per tutti i telai si parte da 1-1/8″ nella parte superiore per finire a 1-1/2″, 1-3/8″ e 1-1/4 in quella inferiore.Il telaio FACT Rider-First Engineered è disponibile nelle tre versioni 9r, 10r e S-Works 11r, utilizzate rispettivamente sulle bici della serie SL4, Pro/Expert e S-Works. Comune invece a tutte le versioni è la forcella, anch’essa monoscocca in fibra di carbonio che, solo in questi due ultimi casi, può anche essere di tipo disc mount.Disponibile in cinque versioni, che differiscono per gli allestimenti, è disponibile, come già detto anche equipaggiata con freni a disco, per soddisfare una richiesta in crescita. La top di Gamma, Tarmac S-Works Dura Ace, montata con Ruote Roval Rapide CLX 40 in fibra di carbonio con cuscinetti Ceramic Speed e Guarnitura S-Works FACT OSBB in fibra di carbonio, costa 7.250 euro.