fbpx

Prova Canyon Nerve AL 29 9.9

La trailbike 29er stupisce per la sua versatilità: sale dappertutto, grazie al peso contenuto, e in discesa, con le ruotone e 110 mm di escursione, è uno schiacciasassi. La componentistica è di livello. Il prezzo è di 2.499 euro

Quest’anno la famiglia delle tuttoterreno Canyon si è arricchita della versione con ruote da 27,5 e 120 mm di escursione. Ma se siete in cerca di una MTB versatile e che soprattutto sia veloce e padalabile, la versione con ruote da 29” rimane la soluzione migliore. Per chi è la Canyon Nerve AL 29 9.9? Per chi, con le ruote grasse, vuole fare tutto: dal giretto domenicale alla gara marathon, passando per un trail alpino impegnativo di molti chilometri. Ottimo come sempre il rapporto qualità/prezzo.LIVEGià al primo sguardo non ci sono dubbi sulla provenienza teutonica di questa bici: le linee sinuose sono, infatti, un marchio di fabbrica delle full suspended Canyon.La Nerve si presenta in un’elegante livrea grigio-verde acido (ma c’è anche in versione banco-nera) e con una qualità delle finiture eccellente: come già riscontrato su Strive e su Inflite le saldature del telaio in alluminio idroformato non mostrano alcuna imperfezione.L’idroformatura è una tecnica industriale usata da moltissime aziende: consente di ottenere forme particolari dei tubi e allo stesso tempo una maggior rigidità e leggerezza rispetto ai processi tradizionali; in pratica un tubo cavo di alluminio viene posto in uno stampo negativo avente la forma del pezzo finale desiderato. Pistoni idraulici ad alta pressione poi iniettano un fluido a pressione molto elevata nell’alluminio che lo fa espandere finché corrisponde allo stampo. Il risultato, oltre alle forme curvilinee? Il telaio della Nerve 29 pesa 2.650 grammi: niente male per una full di alluminio. La bici complessivamente pesa 12,2 kg, come certificato dalla nostra bilancia.Completano il look della Nerve lo sterzo conico – che oltre che essere gradevole esteticamente ha lo scopo di conferirle più rigidità e insieme maggior precisione di guida – e il passaggio cavi del cambio interno; il tubo idraulico del freno posteriore passa esternamente; il telaio, inoltre, è predisposto anche per il passaggio interno del cavo del comando remoto del reggisella telescopico, che non viene fornito di serie ma su una bici del genere non stonerebbe affatto.Decisamente di alto livello la componentistica della Nerve AL 29, a cominciare dalle sospensioni. Al retrotreno trova posto un Fox Float CTD con tre regolazioni (salita, trail e discesa) e 110 mm di escursione; la forcella è una Fox da 32 mm di diametro e 110 mm di escursione, sempre regolabile su tre livelli (salita, trail e discesa). Quasi tutto il resto è marchiato Shimano Deore XT, con cassetta a 10 velocità 11-36 e corone 38-24; cerchi e mozzi sono marchiati DT Swiss Spline ONE. La Nerve 29 AL così configurata costa 2.499 euro. La versione top di gamma, la 9.9 SL con ruote Mavic Crossmax, freni Avid e componenti SRAM  ne costa 2.999. Ci sono poi due versioni più economiche: la 8.9 a 1.999 euro e la 7.9, con componenti Shimano SLX, a 1.699.RIDELa sella Ergon SM30EVO garantisce notevole comfort, come del resto la posizione generale, con il manubrio Ritchey largo e ravvicinato. Insomma, visto anche il peso contenuto, sembra che ci siano tutti i presupposti per stare in sella molte ore e per molti chilometri.Come detto, l’ammortizzatore e la forcella possono essere settati su tre modalità, a seconda del terreno che si sta per affrontare. Manca la possibilità di bloccare completamente la corsa posteriore, funzionalità che potrebbe rivelarsi utile in salita o quando serve che la bici sia più reattiva. Le oscillazioni causate dalla pedalata sono comunque contenute e ciò grazie a quella che viene chiamata cinematica anti squat (ossia anti affondamento), data dai quattro perni che collegano il carro al triangolo anteriore. Questa architettura sembra la miglior soluzione per non perdere potenza e contemporaneamente fornire comfort e trazione.Nelle ripartenze alla Nerve manca, com’è ovvio, la reattività di una “coda rigida” ma, se si ha un minimo di “gamba” si rivela velocissima sui terreni pianeggianti, oltre che molto equilibrata e ben bilanciata. Radici e pietre non sono mai un problema: basta pedalare e la Nerve passa morbida sopra ogni ostacolo. Come è tipico delle 29er vanta un’apprezzabile capacità di non perdere velocità quando si smette di pedalare.Il buon equilibrio complessivo e l’efficace sistema della sospensione posteriore conferiscono alla Nerve trazione e comfort anche per affrontare ogni tipo di salita. Certo però che su quelle più ripide, quando il minimo dispendio di energia può risultare problematico, si sente la mancanza della possibilità di bloccare completamente l’oscillazione della coda. Bisogna comunque dire che con il rapportino da crosscountry (24/36) si sale proprio dappertutto.In discesa la Nerve è uno schiacciasassi: le ruotone, unite ai 110 mm di escursione, l’avvicinano quanto a stabilità quasi a una MTB da enduro. Inoltre si riescono a percorrere sempre linee molto precise e, quando serve, a correggere la traiettoria. Il merito è da ricercare nella rigidità complessiva dell’avantreno, cui contribuisce il perno anteriore passante da 12 mm. Nulla da dire sui freni, ottimi per mordente e modulabilità, né sulla cambiata del Deore XT, sempre rapida e precisa nel passaggio da un pignone all’altro.      

 

Articoli correlati
Insta360 Ace Pro 2, potenziata dall'AI
DJI Osmo Action 5 Pro, l'action cam "professionale"
Mercato bici: il 2025 sarà l'anno della rinascita