Il momento storico è di quelli importanti, la chance che hanno i costruttori europei di rilanciarsi sul mercato è di quelle da non perdere e MV Agusta mostra di voler giocare molto bene le proprie carte. Grazie all’arrivo del nuovo motore tre cilindri, infatti, la factory di Schiranna è riuscita in un sol colpo a inventarsi una nuova gamma di moto. Dopo la F3 di cui ormai si parla da più di un anno tocca alla Brutale 675 mettersi a nudo, letteralmente visto che si tratta di una naked.Una moto, questa, fondamentale per MV Agusta che con la Brutale 675 si butta in un settore ben più combattuto e vivace di quello in cui invece vuole andare a combattere la F3. Se, infatti, il segmento delle supersport infatti ormai non se lo fila quasi più nessuno, quello delle naked di media cilindrata, pur in contrazione, è comunque vitale e in questo segmento ci sono alcune tra le moto più vendute sul nostro mercato. Bene in questo segmento la MV Agusta vuole alzare la voce con un prodotto che davvero prende il largo rispetto alla concorrenza diretta.La base tecnica da cui nasce la Brutale 675 è quella eccellente della F3, per cui anche in questo caso troviamo il tre cilindri da 675 cc con albero controrotante che già equipaggia la supersportiva di famiglia. Ovviamente il motore è stato rivisto cercando una guida più fluida e stradale, per questo (anche grazie all’adozione di corpi farfallati più piccoli da 47 mm in luogo dei 50 mm) la potenza scende dai 128 cv della F3 ai 115 cv a 12.500 giri della Brutale, cavalleria che comunque consente alla naked MV di essere la più potente della sua categoria.L’incredibile lavoro progettuale svolto su questo motore ha sulla naked risultati ancora migliori. Quasi tutti i condotti di acqua e olio passano all’interno dei carter fusi in conchiglia e, per questo motivo, il motore tre cilindri MV è pulitissimo e così tutta l’estetica della moto non c’è che dire, i designer hanno fatto davvero un gran lavoro. Il family feeling con la famiglia Brutale è evidente, il faro “spalmato” è ormai un marchio di fabbrica, così come il telaio misto o il monobraccio posteriore (altra chicca per la categoria).Il bello però è che rispetto alla F3 la Brutale non perde in tecnologia, il pacchetto elettronico della sorella sportiva (MVICS Motor & Vehicle Integrated Control System) è stato travasato pari pari, così anche sulla Brutale 675 troviamo il Ride by Wire, la quadrupla mappatura (una personalizzabile completamente dall’utente) e il controllo di trazione tarabile su 8 livelli di intervento. Insomma naked come lei in questo segmento non ce ne sono.La ciclistica è un pelo più semplificata, la Brutale 675 condivide con la F3 le misure vitali (1380 mm di interasse, 95 mm di avancorsa) ma non offre nessuna regolazione per la forcella Marzocchi rovesciata con steli da 43 mm, il mono invece si regola in precarico molla, mentre i freni sono i classici Brembo con pinze radiali azionate però da una pompa assiale.Nelle intenzioni di MV Agusta, la Brutale 675, in vendita a 8990 € non vuole essere una moto per tutti solo per il prezzo di acquisto, mai così basso per una MV, ma vuole essere una moto per tutti anche per la facilità di guida. La sella è a soli 812 mm da terra, il peso si ferma a 163 kg a secco, e il feeling di guida, giurano in MV è decisamente superiore alle concorrenti. Non vediamo l’ora di verificare se è tutto vero. Intanto comunque va apprezzato lo sforzo di MV. Produrre belle moto europee al prezzo delle giapponesi pareva una missione impossibile, ma il mondo è cambiato… http://youtu.be/SuuxJ6Tee3Q