Al circuito Tazio Nuvolari, in occasione del corso di guida organizzato da Di.Di. Diversamente Disabili, Emiliano Malagoli ce lo aveva detto che avrebbe corso la maratona di Berlino e, sinceramente, non abbiamo mai avuto dubbi che sarebbe arrivato fino in fondo.
Leggi anche: “Disabilità e moto, quando l’impossibile diventa possibile”
Malagoli è un atleta paralimpico e ha corso l’intera maratona con una protesi alla parte inferiore della gamba destra. Nel 2011 Emiliano ha infatti subito un incidente stradale in moto con conseguente amputazione della gamba destra dal ginocchio in giù; ma anche la gamba sinistra è rimasta seriamente compromessa.
Al traguardo “nonostante tutto”
Ci aveva detto anche che sarebbe stata dura e non sbagliava. “Ho corso i primi 20 km in 2h37’, un ritmo sostenuto, e mi sono assaporato l’atmosfera che si respirava alla BMW Berlin Marathon. Da lì in poi, però – spiega Emiliano -, è stata molto dura a causa di problemi da impatto con la protesi che mi hanno costretto allo stop diverse volte. Ho provato anche a cambiare protesi, ma non c’è stata alternativa alla sofferenza fino alla fine, dovuta anche alla caviglia dell’altra gamba. Tagliare il traguardo alla Porta di Brandeburgo è stato meraviglioso”. E il cronometro alla fine gli ha dato ragione: Malagoli è infatti riuscito a migliorare il tempo ottenuto a New York. Un risultato reso possibile grazie al gioco di squadra, al supporto del suo staff che ha corso al suo fianco. Emiliano ci ha tenuto a ringraziare anche BMW Group di Berlino – sponsor della maratona, che gli ha consentito di confrontarsi con Nyasha Derera, maratoneta e ambasciatore del movimento Special Olympics, sull’importanza dello sport come strumento di inclusione”.
Malagoli pensa già al tris
Emiliano e uno che non molla mai, ma per davvero. E così nonostante i problemi incontrati guarda avanti e pensa già di partecipare alla sua terza maratona. Quando? Per ora non si sa. “Se trovo il modo di non soffrire come a New York e a Berlino, mi piacerebbe correre la terza maratona anche per capire con quale tempo potrei concluderla al massimo delle mie potenzialità”. Nel frattempo c’è anche da pensare all’ultima tappa del campionato europeo di motociclismo paralimpico, l’European Handy Bridgestone Cup a Jerez in Spagna, sabato 15 e domenica 16 ottobre. Emiliano ci arriva da primo della classe e non vuole certo mollare la presa.