Alfa Romeo, maneggiare con cura: gli appassionati del marchio perdonano poco, anzi nulla. Anche di fronte all’evidenza, ai modelli meno riusciti della storia del Biscione, l’alfista è poco incline all’autocritica. Immaginatevi poi quando si tratta dei mostri sacri: guai a toccarli. Ci vuole dunque grandissimo coraggio per prendere uno dei modelli migliori di sempre come la Giulia attuale (con buona pace degli alfisti “DOC”, che sicuramente non saranno d’accordo con questa valutazione), spogliarla della carrozzeria originale per rivestirla con dei pannelli in carbonio al fine di farla assomigliare a un altro dei modelli migliori di sempre: la Giulia del 1962.
Non è un restomod
Un’operazione che in ErreErre Fuoriserie, nome dell’azienda e della loro creatura, chiamano retromod, in dichiarata contrapposizione ai restomod oggi tanto di moda. In sostanza, qui si tratta di “retrodatare”, mediante una rivisitazione profonda della carrozzeria, un’auto moderna. Il restomod è invece un’attualizzazione di un modello storico. Questa (lucida?) follia abbiamo avuto la fortuna di vederla e di guidarla in una splendida giornata di sole sulle strade del Mottarone (VB). Un incontro ravvicinato di cui vi do conto nei dettagli nell’articolo di Top Gear. Un’anticipazione ve la lascio comunque: basta il primo colpo d’occhio per capire che la ErreErre Fuoriserie non è fotogenica. Il meglio lo comunica quando si fa ammirare dal vivo.
L’effetto wow è garantito
Al di là delle battute, nel corso della giornata con la ErreErre Fuoriserie mi è capitato di imbattermi in un corteo di Mercedes SL, dalle più vecchie alle ultime. Un raduno di petrolhead, di persone competenti e – almeno all’apparenza – patite del marchio tedesco più che di Alfa Romeo. Beh, la loro reazione è stata unanime: entusiasta. Tutti (o quasi) a chiedere quale oggetto avessero davanti, chi lo avesse disegnato, dove, come, quando e… Quanto, costasse, ovviamente. Vi lascio questa come ultima informazione, prima di rimandarvi a TopGear Italia per tutto il resto: per prima cosa serve una macchina “donatrice”, una Giulia Quadrifoglio, che costa 99.000 euro. Ovviamente si può anche andare sull’usato (unica possibilità se volete il cambio manuale), ma le incognite sono sempre tante, soprattutto quando si compra un’auto che è una vera e propria istigazione al traverso e al tutto gas. In ogni caso, non siete nemmeno a metà del totale: se rientrare fra i primi 10 clienti, la trasformazione Erre Erre Fuoriserie vi costerà 196.000 euro più iva, dall’11° cliente in avanti il kit salirà a 245.000 euro più iva.
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