Da alcune settimane c’è ormai un appuntamento fisso: il martedì è diventato il giorno della serie speciale dell’Audi. Negli ultimi quindici giorni sono apparse nell’ordine dapprima l’ Audi R8 Coupé GT e quindi l’ Audi RS Q3 edition 10 years. Sotto i riflettori finisce ora l’Audi RS 3 performance edition, che reclama a suon di numeri il ruolo di nuova regina del segmento delle compatte sportive.
Carta canta
Numeri, dicevamo, e allora partiamo proprio da quelli. L’Audi RS 3 performance edition è semplicemente la RS3 più potente e veloce di sempre, oltre che la prima auto della sua categoria a toccare i 300 km/h. Il pluripremiato motore a cinque cilindri 2.5 TFSI eroga ora 407 CV, sette più della versione standard, già a 5.700 giri/min. Il merito va soprattutto all’aumento della pressione del turbo, passata da 1,5 a 1,6 bar. La coppia si attesta a 500 Nm tondi tondi tra i 2.250 e i 5.700 giri. Grazie all’efficienza del cambio a doppia frizione S tronic a sette marce e del launch control, la RS 3 performance edition scatta da 0 a 100 in soli 3″8, altro primato per la classe.
Colpo di coda
Il reparto trasmissione della Audi RS 3 performance edition si completa con la trazione integrale quattro integrata dal sistema RS torque splitter. Questo si avvale di due frizioni elettroidrauliche a lamelle per ripartire la coppia tra le ruote posteriori e favorire un comportamento tendenzialmente sovrasterzante. Tra le curve il dispositivo riesce a trasmettere più forza motrice alla ruota con migliore aderenza, quella esterna, mentre in rettilineo la suddivisione della coppia è di norma uguale tra il lato destro e quello sinistro.
Ci vuole orecchio
Se da una parte toglie i pruriti al piede destro, la meccanica delizia anche i timpani. Il motore soffia infatti nello scarico sportivo RS dotato di un elemento centrale specifico e di valvole ad apertura variabile. Queste possono restare completamente aperte anche da fermo quando sono selezionate le modalità di guida più sportive. In totale il pilota ha a disposizione sette Drive Mode, che seleziona con il comando dell’Audi Drive Select. Tra questi spicca l’RS Torque Rear, che può arrivare a mandare tutta la coppia alle ruote posteriori, per la gioia di chi ama i traversi.
Fa la dura
L’assetto sportivo RS plus, fornito di serie, è regolato in funzione dell’incremento delle prestazioni. La RS 3 performance edition dispone di un camber più marcato, di bracci inferiori più rigidi e di barre antirollio specifiche. Standard sono anche le sospensioni attive Dynamic Chassis Control, i cui ammortizzatori hanno una valvola che regola il flusso d’olio in base ai parametri rilevati, allo stile del pilota e alla modalità di guida selezionata.
Effetti speciali
Con la RS 3 performance edition anche l’occhio ha la sua parte. All’esterno molti dettagli sfoggiano una finitura nera, mentre i cerchi a 10 razze da 19 pollici hanno un’esclusiva colorazione grigia. Alle spalle di quelli anteriori si vedono dischi carboceramici da 380 mm mentre al retrotreno sono montati dischi in acciaio da 310 mm. La chicca è rappresentata dai fari i cui LED disegnano una bandiera a scacchi e la sequenza 3-0-0, giusto per ribadire di quale pasta sia fatto il mezzo. Non meno esclusivi gli interni, in cui spiccano i sedili sportivi con la parte posteriore a guscio di carbonio. L’Audi RS 3 performance edition sarà costruita in 300 esemplari numerati e ordinabile in variante sedan oppure Sportback nei colori blu, in nero e in due tonalità di grigio. Le consegne inizieranno nella prima metà del 2023.
