Se esistesse un indice per identificare l’auto meno costosa in rapporto alle dimensioni (esterne, ok, ma soprattutto interne), ho la ragionevole certezza che la vincitrice sarebbe la Dacia Jogger. Mi spiego meglio: prendete la volumetria interna e dividetela per il prezzo. Otterrete quanto vi costa un centimetro cubo. Un calcolo che ovviamente, per la mia salute mentale, non ho eseguito. Fatta questa premessa, ci si può fidare del buon senso: prendete una qualunque, fra le auto in listino, con un prezzo attorno ai 20.000 euro. Fate caso a lunghezza e capacità di carico e converrete con me.
Nemmeno troppo grande, ma molto spaziosa
Nello specifico, la Jogger è lunga 4,55 metri, larga 1,78 e alta 1,63. Soprattutto, in virtù del lunotto quasi verticale e dell’ottimo sfruttamento dello spazio, la Jogger è capace di ospitare comodamente 5 adulti (sì, anche in tre, dietro, si viaggia bene), più altri due ragazzini sulla terza fila. Dalle sensazioni ai numeri: la fila posteriore ha la stessa larghezza, all’altezza dei gomiti, di quella anteriore: 1.410 mm. La terza invece arriva a 1.243 mm. La capacità di carico? 160 litri con 7 sedili in posizione, 696 con sesto e settimo sedile rimossi (708 per la versione priva di attacchi per la terza fila) e addirittura 1.807 (1.819) in configurazione 2 posti. La lunghezza di carico va da 1.100 mm con 5 posti a 1.800 mm abbattendo gli schienali della seconda fila.
Quanto consuma davvero
Abbiamo parlato a inizio prova del listino della Jogger; un’auto per famiglie attente al budget deve anche consumare poco. E non solo quando a bordo c’è soltanto il guidatore: anche quando si viaggia a medio e pieno carico. Ecco perché la prova consumi stavolta l’ho effettuata con due adulti e i miei tre figli a bordo: sicuramente più leggeri di un adulto, ma con il peso aggiuntivo del seggiolino. Nel bagagliaio? Tre valigie. In totale, la prova l’ho svolta dunque con un carico compreso tra i 270 e i 280 kg. Risultato (in un percorso misto fra città, extraurbano e autostrada): 7 litri per 100 km. Una percorrenza più che buona, trattandosi di un motore a benzina e non di un Diesel; il motore a gasolio peraltro non è proprio disponibile nella gamma della Jogger.
Il motore può bastare
Bene dunque che ci sia spazio in abbondanza per cose e persone, ma tutto questo significa che, potenzialmente, con la Jogger si viaggerà molto carichi. Bastano i 110 CV del motore e i suoi 200 Nm di coppia. Se non si hanno pretese esagerate, sì: sfruttando la generosità di questo 3 cilindri fin da quota 1.400 giri, infatti, le riprese sono più che buone anche quando si viaggia in 5 e con qualche bagaglio a bordo; non solo in pianura ma persino in salita. Certo, ci si deve accontentare, non si deve avere troppa fretta e si deve far “pace” col fatto che, inevitabilmente, in queste condizioni i 3 cilindri inneschino qualche vibrazione in più. In ogni caso, appunto, se si impara a dare fiducia a questo “mille”, lui ripaga consentendo un minimo utilizzo del cambio e con riprese più che buone.
Comfort sospensioni, insonorizzazione, piacere di guida
Se è vero che nella Jogger si sta larghi e ci si può portare di tutto (se non si viaggia in sette: la fisica è la fisica…), è vero anche, però, che si deve accettare qualche compromesso; due in particolare. Partiamo dal più “grande”, l’insonorizzazione: già a 110 km/h il rumore di rotolamento dei pneumatici è forte ed è accompagnato da qualche fruscio di troppo. Il secondo compromesso è relativo all’assorbimento delle sospensioni, allo smorzamento per la precisione. Mi spiego: la Jogger non è rigida, detto che comunque non è nemmeno morbida, però quando una ruota incontra un’irregolarità (più le buche dei dossi) si avverte un colpo abbastanza secco.
La sensazione è che la sospensione sia poco “filtrata” e il livello di qualità percepita cala leggermente. Probabilmente, sulle Dacia di quattro o cinque anni fa non ci si sarebbe fatto nemmeno caso; oggi che il livello si è alzato e, con esso, i prezzi di listino, anche l’asticella delle aspettative va più su. Due righe sul piacere di guida: è chiaro che se si è orientati su un’auto come la Jogger – base Clio con passo allungato fino quasi ai 3 metri – il divertimento tra le curve occupa uno degli ultimi posti nella scala dei valori. Non a caso, appena si forza un po’ la mano, l’avantreno allarga la traiettoria; in modo progressivo ma inesorabile. Detto ciò, i limiti di tenuta sono buoni e la stabilità non è mai in discussione.
Prezzo e dotazione
Torniamo al punto iniziale: se cercate un’auto capiente ed economica, e non volete andare sull’usato, i 21.650 euro della Dacia Duster rappresentano una cifra molto onesta. Come abbiamo visto bisogna accettare qualche compromesso a livello di comfort, ma nulla di drastico. La dotazione? Innanzitutto, vi consiglio di spendere 550 euro per il pack Drive Plus, comprensivo di blind spot warning, sensori parcheggio anteriori e posteriori, freno a mano elettrico e console centrale alta (le ultime due voci non sono fondamentali, ok, ma sono nel pacchetto). Ciò che non potrete avere, anche pagando, sono il cruise control adattivo e il sistema di mantenimento automatico della corsia.