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Alfa Romeo: non va bene Milano? Allora “Alfa Romeo Junior!”

Colpo di scena all'ombra del Biscione. La nuova arrivata cambia nome.

Mila… no! E stavolta la sillaba “no” va intesa nel senso della negazione. Con un coup de theatre che ha del clamoroso, la Casa del Biscione infatti deciso di cambiare nome alla sua nuova crossover compatta. Il tutto in seguito a una polemica sollevata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Addio quindi alla Alfa Romeo Milano e benvenuta alla Alfa Romeo Junior. Chiaramente da un punto di vista tecnico non cambia una virgola, mentre dal punto di vista dell’immagine e del marketing l’inciampo pare un po’ maldestro.

Le parole di Jean-Philippe Imparato – CEO Alfa Romeo

Siamo perfettamente consapevoli che questo episodio rimarrà inciso nella storia del Marchio. E’ una grande responsabilità ma al tempo stesso è un momento entusiasmante. La scelta del nuovo nome Junior è del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall’inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico. Come team scegliamo ancora una volta di mettere la nostra passione a disposizione del Marchio, di dare priorità al prodotto e ai clienti. Decidiamo di cambiare, pur sapendo di non essere obbligati a farlo, perché vogliamo preservare le emozioni positive che i nostri prodotti generano da sempre ed evitare qualsiasi tipo di polemica. L’attenzione riservata in questi giorni alla nostra nuova compatta sportiva è qualcosa di unico, con un numero di accessi al configuratore online senza precedenti, che ha provocato il crash del sito web per alcune ore.” La cosa buffa? Il fatto ha un precedente storico. Successe già nel 1966 con la 1600 Spider, che avrebbe dovuto chiamarsi Duetto. Alla fine la cosa portò anche una certa fortuna. Vedremo come andrà in questa occasione.

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