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Arrivano in Italia le nuove SWM e stavolta sono auto

Il famoso marchio motociclistico espande il suo raggio d'azione alle quattro ruote. Dietro ci sono il gruppo cinese Shineray e la veneta Campello Motors

Fa un certo effetto vedere il marchio SWM nella sezione auto invece che in quella moto, vero? Non ditelo a me che quando avevo sedici anni avrei fatto carte false per avere una SWM RS GS 125 TF1 usata, quella bianca e rossa del 1979. Ma tant’è: dopo anni di oblio e varie vicissitudini, da dieci anni circa il marchio fondato da Pietro Sironi e Fausto Vergani gravita nell’orbita del gruppo cinese Shineray che ora ha deciso di sbarcare in Italia anche con la sua gamma a quattro ruote. E non pensiate che l’operazione sia di quelle improvvisate. All’ombra della Grande Muraglia l’azienda può sfornare 400.00 veicoli all’anno. E della distribuzione si occuperà la veneta Campello Motors, che – forte del suo mezzo secolo abbondante di storia – ha già messo in piedi un bel network di dealer.

Poker di SUV

Descritta la cornice, passiamo adesso al quadro, ovvero alla gamma SWM, che si compone per ora di quattro auto. L’un per l’altro i SUV SWM puntano su un prezzo allettante e su una garanzia di ben 5 anni o 100.000 km, utile a dare tranquillità a chi si lascia tentare da un prodotto non conosciuto. Per tutti la dotazione di serie include tra le altre cose la connettività Android Auto e Apple CarPlay, i cerchi in lega, gli interni in pelle, il tettuccio apribile, i vetri posteriori oscurati e i sensori di parcheggio con telecamera.

SWM G03F

G03F

Andando in crescendo, il modello più economico è la G03F, che costa 19.990 euro. Si tratta di una vettura dal taglio squadrato, lunga 461 cm, larga 182 e alta 183, che offre sette posti su tre file, con l’originale schema 2-2-3. Sotto il cofano c’è un 1.500 a benzina da 110 CV abbinato a un cambio manuale a cinque marce. Del gruppo è sicuramente è quella che fa trasparire di più le origini orientali.

SWM G05

G05

Il secondo modello è la SWM G05, che viene invece 23.890 euro e dispone i suoi eventuali sette passeggeri con una logica più classica, ovvero 2-3-2. La carrozzeria, che ha forme un po’ più moderne, ha dimensioni maggiori e misura 475 cm x 186 x 178. Il motore è sempre un 1.500 ma stavolta la sovralimentazione lo porta a sviluppare 139 CV. Il cambio di serie è manuale ma si può avere quello automatico spendendo 2.000 euro in più.

SWM G01

G01

Per 23.990 euro ci si può portare a casa in alternativa la SWM G01, ancora più vicina ai gusti europei. Metro alla mano, le misure sono stavolta 461 cm x 186 x 174.

Interno SWM G01

All’interno sono previsti “soltanto” cinque posti, mentre il motore è stavolta in configurazione da 133 CV. Sul fronte trasmissione resta l’alternativa di cui sopra, tra il manuale standard e un robotizzato DCT a sette marce optional.

SWM G01F

G01F

Questo cambio a doppia frizione è invece di serie sulla SWM G01F, che costa 26.990 euro e si presenta con un look più sportiveggiante. La potenza per lei torna a 139 CV, mentre il frontale più grintoso contribuisce a fare crescere la lunghezza di 6 cm rispetto alla sorella.

Le evoluzioni future

A completare il listino attuale sono due veicoli commerciali leggeri elettrici gemelli, uno a sette posti adibito al trasporto persone (38.449 euro) e uno furgonato (30.019 euro). Entrambi lunghi 450 cm, sono dotati di batteria da circa 42 kWh, per una autonomia dichiarata di poco superiore ai 300 km. Non mancano però anche anticipazioni relative alle SWM future. Il primo sviluppo sarà rappresentato dal lancio delle versioni bifuel e della G03F EDI, una elettrica con range extender dotata però di una batteria di discrete dimensioni ricaricabile anche alla spina come una ibrida plug-in. Più avanti, nel 2026, ci sarà l’arrivo di un B-SUV, cui seguiranno due ulteriori vetture l’anno successivo.

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