Assieme alla nuova Honda CB1000 Hornet, per il 2025 la Casa di Tokyo ha presentato anche la versione SP. L’obiettivo è chiaro: solleticare il palato anche dei motociclisti più sportivi.
La filosofia alla base della Honda CB1000 Hornet SP 2025 resta quella di offrire una moto “veloce, divertente e a prezzi accessibili”, così come è sempre stato per questa famiglia di naked; tuttavia la sigla SP porta con sé una serie di modifiche in senso sportivo a tutto tondo.
Ciclistica più raffinata
Le più evidenti sono quelle ciclistiche. La forcella ha foderi anodizzati in color oro, ma resta la stessa unità Showa SFF-BP con steli da 41mm della versione standard, mentre il monoammortizzatore è un Öhlins TTX36, anch’esso completamente regolabile, con il precarico facilmente modificabile tramite l’apposito pomello.
Restando in tema di ciò che si vede, anche i freni vedono un upgrade importante: le pinze anteriori sono infatti Brembo Stylema, mentre restano gli stessi dischi flottanti da 310 mm e la pompa visti sulla CB1000 Hornet standard.
Invariati il telaio a diamante in acciaio con doppio trave perimetrale e le quote ciclistiche fondamentali: interasse di 1.455mm, cannotto di sterzo inclinato di 25° e avancorsa di 98 mm.
Honda CB1000 Hornet SP: più potenza
Anche le prestazioni sono superiori sulla SP: 157 CV (+5) a 11.000 giri e 107 Nm (+3) a 9.000. Il segreto sarebbe una valvola allo scarico dedicata, denominata RC (Revolutionary Controlled) e posizionata all’interno del silenziatore. Questa si apre al superamento dei 5.700 giri in tutte le marce, lasciando al motore la possibilità di respirare più liberamente.
Per il resto il quattro in linea derivato dalla Fireblade 2017-2019 resta il medesimo, comprese la rapportatura accorciata dalla seconda alla quinta marcia, la frizione antisaltellamento e in generale una messa a punto studiata per favorire fluidità e pienezza di erogazione ai medi regimi.
Infine, anche dal punto di vista elettronico la Honda CB1000 Hornet in versione SP ha qualcosa in più: il cambio elettronico con blipper in scalata, regolabile su tre livelli di sensibilità della leva.
Una dotazione che non sarebbe stata fuori luogo pure sulla moto standard, visto il buon livello del pacchetto elettronico in comune tra i due modelli. Quest’ultimo può contare su una strumentazione TFT a colori da 5”, da cui controllare tre Riding Mode preimpostati (Rain, Standard e Sport) e altri due completamente personalizzabili.
I sistemi su cui si può agire in questi ultimi sono controllo di trazione con anti impennata integrato, freno motore e mappatura, a scelta tra tre livelli di erogazione della potenza. Il tutto gestito dall’acceleratore Ride By Wire (per Honda è Throttle By Wire), ma senza piattaforma inerziale.
Per la SP la sola colorazione sarà quella nera con cerchi e dettagli oro delle foto in questo articolo. Come nel caso della Hornet standard, sarà disponibile tra la fine del 2024 e l’inizio del prossimo anno.
E il prezzo? Ancora non c’è nulla di ufficiale, ma voci di corridoio parlano di una cifra estremamente interessante. Che Honda voglia proporre la sua maxi naked di punta intorno ai 15.000 euro? In tal caso diverrebbe ancor più appetibile. Per dare un riferimento, la Suzuki GSX-S1000, che pare la naturale avversaria della CB1000 Hornet “liscia”, costa 13.490 euro f.c.