Decathlon sì o Decathlon no? È la prima domanda che si pone chi viene a conoscenza del fatto che la Van Rysel utilizzata dal team professionistico Decathlon-AG2R La Mondiale nella stagione 2024 nasce sotto le insegne del gruppo francese, leader nell’attrezzatura sportiva.
Decathlon ha legato la sua presenza sul mercato al rapporto qualità-prezzo: ora, per aggredire l’alta gamma, ha ideato un marchio dedicato, il cui nome fa riferimento alla località delle Fiandre francesi dove ha sede la società. Evidentemente c’era la necessità di differenziarsi rispetto alle proposte a marchio proprio, destinate a segmenti inferiori.
Senza dubbio l’arrivo delle biciclette Van Rysel ha rimescolato le carte, scatenando discussioni tra i cicloamatori, cioè i clienti più attenti a peso e prestazioni, ma non immuni dalla ricerca del miglior prezzo. È un fatto che i modelli più ambiti siano quelli che equipaggiano le squadre professionistiche: essere nel giro delle grandi corse è imprescindibile per vendere l’alta gamma. Lo sanno bene Specialized, Pinarello e Colnago, che dominano lo scenario agonistico con le squadre che sponsorizzano e i loro atleti più rappresentativi: Remco Evenepoel per la Soudal Quickstep, Tadej Pogacar per UAE Emirates, Filippo Ganna per la Ineos Grenadiers.
Van Rysel, ingresso dalla porta principale
Decathlon porta il suo marchio premium Van Rysel nel ciclismo professionistico con la AG2R La Mondiale, squadra meno ricca rispetto ai grandi nomi, ma che nel 2024 ha ottenuto ben 30 vittorie e 70 piazzamenti. Un bilancio decisamente positivo, accompagnato dall’apprezzamento degli atleti per il materiale tecnico utilizzato. La RCR e la RCR Pro sono i modelli di punta, con la seconda che beneficia di un telaio di maggior qualità grazie alla fibra di carbonio utilizzata e per questo è stato scelto dalla squadra professionistica.
La RCR Pro, nella configurazione replica team, è montata con il gruppo completo Shimano Dura-Ace 9200 con misuratore di potenza, manubrio integrato Deda Combo sviluppato specificamente, sella Fizik Vento Argo 00 con carrello in carbonio, ruote Swiss Side Ultimate Hadron 500 da 50 mm di profilo (1.470 grammi di peso dichiarato per coppia). Le coperture di primo equipaggiamento sono le Continental GP5000S Tubeless Ready da 28 mm, con camera d’aria sulla bici in prova. Il telaio, sviluppato in collaborazione con il laboratorio aerospaziale francese Onera, ha un peso dichiarato di 790 grammi verniciato in taglia M, mentre la bici completa secondo il produttore ferma la bilancia a 6,9 kg senza pedali. Il prezzo di 8.999 euro è molto competitivo, il più basso tra le bici che equipaggiano team professionistici World Tour.
Effettivamente la bici pesa 7,1 kg in taglia M, senza pedali. La taglia è un po’ al limite per me che sono alto 173 centimetri. Consultando la guida online sul sito Decathlon, indicando un solo centimetro in meno la taglia consigliata diventa la S. Tant’è, nessun problema: ho “scarrellato” la sella Fizik più avanti possibile e trovato una posizione funzionale e comoda.
Il telaio ha un disegno molto lineare ed è valorizzato dalla verniciatura indubbiamente curata, che non fa rimpiangere quanto fatto da marchi più blasonati. Anche il montaggio dà soddisfazione per forma e sostanza: il gruppo Shimano Dura-Ace in questo senso è una garanzia. Con guarnitura 52/36 e cassetta 11-34 mette a disposizione rapporti adatti a quasi tutto, fatte salve forse le pendenze estreme come il Muro di Sormano. L’affidabilità e la facilità d’uso sono assolute, un riferimento insieme alla prontezza con cui avviene il cambio di rapporto. Il misuratore di potenza integrato è comodo e facile da collegare al ciclocomputer.
Ricordo un dettaglio sul fronte della praticità d’uso: il connettore di ricarica dei deragliatori e del misuratore di potenza è lo stesso. Diverso, invece, il tempo necessario per portare al 100% la carica delle rispettive batterie: breve per il cambio, molto meno per il misuratore.
1.000 km in sella alla Van Rysel RCR Pro
Nelle tre settimane di prova ho percorso oltre 1.000 km, pedalando in contesti preferibilmente mossi, con salite e discese alternate a tratti scorrevoli. Dal giro del lago di Como alle montagne del triangolo lariano, sono molte le strade su cui ho apprezzato l’efficace combinazione tra rigidità e comfort, un tratto distintivo della RCR Pro. L’equilibrio è il punto di forza della Van Rysel RCR Pro, una bici dal piglio racing ma senza le asprezze di alcune “replica” rigide e scomode. Sui modelli top, infatti, sono le prestazioni a determinare il carattere e a guidare lo sviluppo, qualche volta al prezzo di un bel po’ di comfort in meno per il ciclista.
Del resto, almeno sulla carta, nascono per atleti professionisti, la cui età e preparazione fisica sono ben diverse rispetto a quelle di un pur preparato amatore. Che si fa ingolosire dall’opportunità di pedalare su una bici identica a quella schierata nelle gare World Tour, senza considerare che potrebbe non essere la scelta migliore.
Ancora più degna di nota, quindi, è la capacità della Van Rysel RCR Pro di combinare caratteristiche e attitudini da racer senza però dimostrarsi affaticante. Scorrevole in pianura grazie anche al contributo delle coperture Continental da 28 mm e ai cerchi di medio profilo Swiss Side 50, nei rilanci non è esplosiva ma trasmette la piacevole sensazione di non disperdere energia. La RCR Pro è efficace anche in salita, situazione in cui dimostra di apprezzare la pedalata potente da seduti più che l’accelerazione in piedi sui pedali, situazione in cui non si dimostra particolarmente reattiva.
Composta e prevedibile in discesa, anche se non precisissima di sterzo, assorbe senza difficoltà le imperfezioni dell’asfalto, rivelandosi rassicurante per il ciclista.
Per chi si avvicina a un marchio nuovo, pur se parte del solido mondo Decathlon, il prezzo può rappresentare una variabile non secondaria. In questo caso il pacchetto è molto interessante, grazie alla componentistica di alta qualità, a partire dal gruppo Shimano Dura-Ace. Il telaio è leggero e concorre a contenere il peso ai poco più di 7 kg misurati. Anche le ruote si fanno apprezzare per il buon rapporto tra prestazioni e peso.
La RCR Pro sarà affiancata per la stagione 2025 dalla RCR-F, dove la lettera F significa Fast, veloce. È una bici dal look aero, che secondo il produttore è in grado di garantire un vantaggio di 13 Watt, a parità di condizioni. E in tempi di marginal gain non sono pochi…
Decathlon, con questa RCR Pro ha dimostrato che è possibile stare sotto – e non di poco – alla soglia psicologica dei 10.000 euro di listino, senza rinunciare a nessuna delle qualità che rendono così desiderabili le bici dei professionisti.
In questo caso, quindi, vale la pena ricordare lo slogan pubblicitario “Provare per credere”. E così “tradire” i marchi più blasonati per affidarsi al nuovo arrivato.
SCHEDA TECNICA
Telaio: Van Rysel RCR Pro, fibra di carbonio
Forcella: Van Rysel RCR Pro, fibra di carbonio
Gruppo: Shimano DuraAce Di2, guarnitura 52×36, cassetta 11-34
Cockpit: Deda Combo per Van Rysel, integrato, fibra di carbonio, 100 mmx400 mm
Ruote: Swiss Side Ultimate Hadron 500, fibra di carbonio, profilo 50 mm
Gomme: Continental GP5000S, tubeless ready, 700×28 mm (max. 33 mm)
Peso (rilevato): 7,100 kg
Prezzo: 8.999,99 euro
GEOMETRIA (taglia M)
Stack: 546 mm
Reach: 388,2 mm
Foderi: 410 mm
Interasse: 986 mm
BB drop: 67 mm
Angolo sella: 73,5°
Angolo sterzo: 73°
Rake forcella: 45 mm
Taglie: XXS, XS, S, M, L, XL
Foto, Martina Folco Zambelli HLMPHOTO