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Prova Honda Civic Type R “Best Lap” – C’eravamo tanto amati

Stavolta è davvero finita.

Qual è la vostra sportiva a trazione anteriore preferita? Intanto che ci pensate vi dico subito qual è la mia. Si tratta di questa Honda Civic Type R “Best Lap” che ho avuto modo di provare tra i cordoli dell’Autodromo di Modena. Roba da essere al settimo cielo, vero? Certo, se non fosse per il fatto che c’è una pessima notizia a guastare l’umore. Questa è infatti una cosiddetta final edition, l’ultima Civic Type R che vedremo passare dietro le vetrine delle concessionarie italiane. Honda Italia ne farà solo 99, tutte rigorosamente numerate e vendute a 63.900 euro. Qualora ne voleste una, affrettatevi. Finite queste, il modello che meglio incarna l’eredità delle piccole bombe Anni 80 non sarà più venduto in Europa a seguito della scellerata politica ambientalista (per chi ci crede…) scelta da Bruxelles. Nella speranza che magari qualche burocrate si ravveda, meglio passare oltre e tornare a sorridere, scoprendo cosa rende tanto particolare questo speciale allestimento.

Honda Civic Type R "Best Lap"

Questione di dettagli

Per personalizzare la Civic Type R “Best Lap” la filiale italiana di Honda ha scelto componenti in vera fibra di carbonio sviluppati dagli specialisti di HACE. Nel dettaglio, gli elementi distintivi sono lo spoiler posteriore, il pannello della console centrale e i battitacco. In un giro perlustrativo si può notare poi l’emblema “Best Lap” applicato sotto il logo posteriore. Inoltre, i fortunati che si aggiudicheranno un esemplare riceveranno un prezioso cofanetto con una placca d’argento numerata da 1 a 99 e un portachiavi Honda in carbonio. Ce n’è abbastanza per togliere il sonno a qualche feticista del genere.

È sempre lei

Da un punto di vista tecnico, così come per il resto della linea, non ci sono invece novità da segnalare. La “Best Lap” riprende pari pari le caratteristiche della Civic Type R vulgaris che vediamo circolare su strada da due anni abbondanti. Non sto dunque a commentare la linea, che ricalca per sommi capi quella della Civic e:HEV, ricordando invece le differenze salienti. Tanto per cominciare la scocca è più rigida del 15%, grazie soprattutto a una cura ricostituente a base di uno speciale adesivo applicato tra le varie sezioni.

L’assetto è poi stravolto. Qui ci sono ammortizzatori adattivi a controllo elettronico, barra di torsione anteriore maggiorata e irrigidita del 60%. Il metro certifica quello che si coglie anche a occhio nudo: la Civic Type R è più bassa di 8 mm e più larga di 90 mm della sorella ibrida tutta casa e lavoro. A completare il quadro sono cerchi in lega da 19” con finitura nera opaca e gommati Michelin Pilot Sport 4S 265/30. 

Honda Civic Type R "Best Lap"

Un’erogazione da manuale

Anche il motore è straconfermato e francamente la cosa non mi stupisce affatto, viste le sue riconosciute qualità. Sotto il cofano in alluminio c’è dunque il noto due litri turbobenzina che sviluppa 329 CV a 6.500 giri e fa registrare la coppia massima di 420 Nm a soli 2.250 giri. Proprio la grande differenza di regime tra i due picchi la dice lunga su quanto il quattro cilindri abbia una erogazione da manuale, complici la fasatura variabile VTEC e la dieta ferrea cui è stato sottoposto il volano. Le prestazioni? L’accelerazione 0-100 richiede 5,4 secondi e la velocità massima è di 275 km/h, più da supercar che da hot hatch.

Honda Civic Type R "Best Lap"

Ok, ok… mi sono già dilungato troppo ed è ora di passare alle impressioni di guida in pista. A me, tra l’altro, è anche andata meglio che al collega Adriano Tosi, che provò la Type R a Imola, sotto una specie di diluvio universale…

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