Se i numeri contano, oltre 2 milioni di Volkswagen T-Roc vendute, 292.000 delle quali soltanto nel 2024, dovranno pur significare qualcosa. E in effetti parliamo di un modello centrale nella strategia del marchio tedesco: fra i SUV firmati VW, soltanto la Tiguan ha registrato più preferenze. Inevitabile che, a otto anni dal debutto e dopo l’aggiornamento di fine 2021, per il B SUV di Wolfsburg sia giunto il momento di rinnovarsi da cima a fondo. Ecco dunque la nuova generazione della T-Roc, più attuale nelle linee e leggermente più grande di prima. La sua base è la piattaforma modulare MQB evo, che fra l’altro ha consentito l’upgrade dei sistemi di assistenza alla guida.

Più centimetri, più slancio
Cominciamo da fuori: la continuità stilistica col modello uscente si riconosce nei volumi e nel lunotto sensibilmente inclinato, ma lo stile è più dinamico e deciso. Frontale affilato, passaruota pronunciati, fanaleria a led (anche adattativa a seconda degli allestimenti) che sfrutta elementi a tutta larghezza per unire i gruppi principali: l’evoluzione si nota.

La nuova Volkswagen T-Roc può montare cerchi fino a 20” (prima ci si fermava a 19”), ma a darle maggior presenza sono soprattutto i 12,2 cm di lunghezza in più della carrozzeria, che ora raggiunge i 437 cm da paraurti a paraurti. Vale a dire circa una spanna sopra la T-Cross (414 cm) e una sotto la Tiguan (454 cm). Aumentano anche il passo (263 cm, quasi 3 più di prima) e, di un’inezia, altezza e larghezza (rispettivamente, in totale 156 e 183 cm specchietti esclusi).

Cresce il bagagliaio
La nuova T-Roc promette più efficienza grazie al Cx ridotto del 10% (si parte da un coefficiente di 0,29), e neppure rinuncia a chicche come i loghi VW illuminati, disponibili fra gli optional al pari dei fari intelligenti LED Matrix IQ.Light con abbaglianti supplementari ad alta luminosità.

L’aumento delle dimensioni ha riflessi positivi sullo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori e sulla capacità del bagagliaio, che ora è di 465 litri (20 più di prima) calcolati con i cinque posti in uso e con il tendalino al suo posto. Plancia rivestita in tessuto, plastiche morbide, superfici in similpelle retroilluminate e finiture di alto livello spostano verso l’alto la qualità percepita dell’abitacolo: un aspetto nel quale la nuova Volkswagen T-Roc non vuole avere nulla da invidiare alle più grandi Tiguan e Tayron.

A bordo, semplicità e alta tecnologia
Lo stile dell’abitacolo punta sull’essenzialità, con la plancia dominata dal touchscreen 16:9 che negli allestimenti superiori misura 12,9” di diagonale (contro i 10,4” di quello della versione d’accesso, senza navigatore di serie). L’infotainment è connesso al web, con ChatGPT integrata e hi-fi Harman/Kardon in opzione. Contemporaneamente alla schermata home, il display mostra una barra superiore con gli shortcut (personalizzabili) alle funzioni principali e una inferiore per le regolazioni più frequenti (come volume audio o temperatura del climatizzatore).

Rinnovato anche il cruscotto digitale, costituito da uno schermo da 10” con grafica configurabile. Nel tunnel si notano la piastra di ricarica a induzione (raffreddata ad aria) per lo smartphone e la manopola tattile multifunzione dalla quale, per esempio, si possono selezionare le modalità di guida. Disponibili per la prima volta su una T-Roc anche l’head-up display e la poltrona di guida con funzione massaggio.
Nuova Volkswagen T-Roc: sarà anche full hybrid
Due le motorizzazioni disponibili al debutto della nuova Volkswagen T-Roc, entrambe mild hybrid con trazione anteriore (l’immagine qui sotto mostra il relativo layout). Si tratta dei quattro cilindri turbobenzina a ciclo Miller 1.5 eTSI con impianto a 48 V e alternatore-starter collegato tramite cinghia; quest’ultimo è in grado anche di supportare il motore endotermico nelle partenze. Due i livelli di potenza: 116 oppure 150 CV .

I motori eTSI impiegano turbine a geometria variabile, dispongono del sistema ACT che disattiva un paio di cilindri quando viene richiesta poca potenza e sono abbinati al cambio robotizzato a doppia frizione e sette marce DSG. Cambio che ora si gestisce da una leva sul piantone di sterzo, come su altri recenti modelli del gruppo VW.

Non sono ancora state rese note, invece, le caratteristiche delle due inedite versioni full hybrid che arriveranno in un secondo tempo, alle quali si riferisce l’immagine qui sopra (si noti la batteria di maggiori dimensioni collocata in prossimità del retrotreno). Le ibride full potrebbero peraltro essere le sostitute designate delle attuali diesel, dato che nelle primissime informazioni diffuse sulla nuova T-Roc non figura la parola “gasolio”. È invece riconfermata la versione a trazione integrale 4Motion con il 2.0 TSI, anche questa attesa più avanti nella variante mild hybrid.

Assistenza alla guida al top
All’allestimento base si aggiungono, con dotazioni crescenti, quelli denominati Life, Style e R-Line. Per i due più ricchi è disponibile anche l’assetto adattativo DCC, mentre la verniciatura bicolore si può avere a partire dalla Life. Molti ADAS, come l’assistenza al mantenimento di corsia, il riconoscimento della segnaletica, l’avviso anti-colpo di sonno o il regolatore di velocità, sono di serie per tutte. Invece gli aiuti alla guida più evoluti possono essere inclusi oppure optional a seconda della versione: per esempio la Volkswagen T-Roc “base” non ha il cruise control adattativo (ACC), ma è predisposta perché lo stesso possa essere aggiunto e attivato a posteriori.


Può imparare a parcheggiare
Fra i sistemi previsti per la rinnovata Volkswagen T-Roc figura il Travel Assist evoluto, che supporta l’assistenza del cambio di corsia e “aggancia” il veicolo che precede per tenere l’auto in carreggiata anche in assenza di linee di demarcazione. Disponibili, inoltre, la telecamera perimetrale e il Park Assist Plus. Quest’ultimo permette di memorizzare una manovra di parcheggio per poi replicarla in automatico, come pure di controllarla via smartphone senza essere a bordo della vettura. La nuova generazione della T-Roc dovrebbe arrivare nelle concessionarie all’inizio del 2026; ancora da definire il listino prezzi.