Mercato auto – Salgono le ibride, scendono le vendite ai privati

A tre quarti del 2025 si delineano le tendenze in atto quest'anno, tra conferme e sorprese...

L’esperienza insegna che i bilanci andrebbero fatti solo alla fine dell’anno. E con gli incentivi sulle auto elettriche pronti a partire, si potrebbe parafrasare Alessandro Borghese e dire che “l’ecobonus può confermare o ribaltare la situazione”. Battute a parte, passata l’estate e archiviati tre quarti del 2025 si può comunque iniziare a tirare qualche somma riguardo il mercato auto e le tendenze in atto. Mano dunque alle tabelle diffuse dall’UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri e analizziamo le statistiche, premesso che dopo questi nove mesi emerge una lieve flessione del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, con le immatricolazioni passate da 1.215.980 a 1.175.720.

Una nuova frenata

Partendo dalla struttura del mercato auto, la prima cosa che balza all’occhio è come quest’anno si registri un nuovo calo delle vendite ai privati. Se questi avevano coperto fino a setembre del 2024 il 57% delle immatricolazioni, quest’anno si fermano al 52,8%. La contrazione è lo specchio dell’incertezza del pubblico, ma è per certi versi anche un’indizio di una salute non proprio florida dei conti delle famiglie. Con i cosiddetti contantisti che tergiversano, prende sempre più piede il noleggio a lungo termine, che passa dal 20 al 23,3%.

una fila di MG3 Hybrid+

Diesel a picco (ma manca l’offerta..)

Spostando l’attenzione al fronte alimentazione, il 2025 vede ridursi fortemente la quota delle auto che viaggiano solo con combustibili fossili. Per quelle a benzina il passaggio è dal 29,4% dei primi nove mesi del 2024 al 25,4% dello stesso periodo del 2025. Ancor peggio va alle vetture a gasolio, scese dal 14,1 al 9,6%. Il dato va comunque interpretato: la gente non compra più auto a gasolio semplicemente perché non le trova in listino. Lo dimostra chiaramente il fatto che l’usato diesel va sempre a gonfie vele. Detto questo, continua il boom delle mild hybrid e delle full hybrid, in crescita anno su anno dal 39,6 al 44,6%. In attesa dell’eventuale boost degli incentivi, le sempre chiacchierate elettriche si attestano al 5,2% del mercato auto, a fronte del 4% misurato a tre quarti del 2024. Ancor più positivo è invece il dato delle plug-in hybrid, che balzano dal 7,3 all’11,2% sotto la spinta di un trattamento fiscale più favorevole rispetto ad altre tipologie di ibrido. Spiace infine registrare la scomparsa delle auto a metano, con soli 3 (sì, sono esattamente tre…) esemplari immatricolati da gennaio a oggi.

Nuovi Dacia Duster Hybrid-G 150 4x4

Tutti vogliono un SUV

Quando si ragiona poi in termini di carrozzerie, è evidente come la moda dei SUV continui a impazzare. Quelli più amati in Italia sono i cosiddetti B-SUV, che salgono a questo punto dell’anno al 30,7%, in ulteriore salita rispetto al 27,5% del settembre 2024. Il genere piace anche a chi desidera auto più grandi. Per i C-SUV il progresso è dal 18,9 al 19,9%, mentre per i D-SUV si parla di un passaggio dal 6,2 al 7.4%. Le vittime di questa avanzata sono compatte, berline e station wagon, oltre alle monovolume. Ciò non toglie tuttavia che la best seller assoluta del mercato sia si gran lunga la Fiat Panda, seguita (ma da lontano) da un’altra due volumi, la Dacia Sandero. Nella top ten delle auto più vendute spiccano poi il terzo posto della Jeep Avenger, il quarto della Citroën C3 e la presenza di modelli quali la Dacia Duster, le Toyota Yaris e Yaris Cross e la MG ZS.

Fiat Panda

Attacco da Oriente

Se sul fronte occidentale non c’è per prassi letteraria niente di nuovo, su quello orientale, qualcosa invece si muove. Battute a parte, nella parte alta della classifica delle Case le posizioni sono stabili, mentre nelle retrovie i costruttori cinesi avanzano a passo spedito. Fiat comanda ancora, pur se relegata ormai a mano del 10% di quota, seguita da Toyota e Volkswagen. Ai piedi del podio scalpita Dacia, giunta ormai vicina al 6,5% del mercato. Più indietro Peugeot vince la volata tutta transalpina con Renault per l’ultimo posto in top five. Tra i marchi della Grande Muraglia spicca MG, che si issa fino al 3,35% del mercato. I boom più clamorosi sono però quelli di BYD e Omoda-Jaecoo, che da debuttanti assoluti o quasi coprono rispettivamente l’1,27 e lo 0,79% del mercato auto. Tra le variazioni più positive si segnalano anche quelle di Alfa Romeo e Cupra, entrambe con immatricolazioni in crescita di oltre il 30% rispetto al 2024.

Alfa Romeo Junior
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