Se verrà costruita, costerà – grazie alle agevolazioni fiscali vigenti negli Stati Uniti – poco meno di 30.000 dollari (circa 26.000 euro). Un prezzo decisamente aggressivo. La concept Chevrolet Bolt, del resto, rappresenta per General Motors – cui appartengono i marchi Opel e Chevrolet – la testa di ponte per l’elettrificazione di massa.Dopo le gemelle Chevrolet Volt e Opel Ampera, berline elettriche ad autonomia estesa – vale a dire ibride con un sistema in serie anziché in parallelo, con il motore a zero emissioni interposto tra termico e trasmissione in modo tale che questa sia sempre azionata dall’elettrico – il Gruppo GM punta alla capillare diffusione della mobilità eco compatibile. La nuova Bolt promette un’autonomia di 320 km – un risultato di tutto rispetto, specie considerando che la compatta BMW i3 si attesta a 190 km – e diverse modalità di guida che ne adattano il comportamento alla marcia urbana o ai viaggi. Il contenimento dei consumi d’energia è favorito dalla leggerezza della vettura, cui contribuisce il massiccio ricorso ad alluminio, magnesio e fibra di carbonio.Il pacco batterie è annegato sotto al pianale e l’abitacolo può ospitare agevolmente quattro persone. La consolle è caratterizzata dalla presenza di un display touchscreen da 10 pollici, mentre il sistema d’infotainment dialoga in tempo reale con un’app dedicata, così da gestire mediante mobile i parametri dell’auto. Il debutto, atteso a fine 2015, cade con precisione chirurgica per rompere le uova nel paniere – e non solo – a Tesla che, a inizio 2016, lancerà la compatta a zero emissioni Model III. La “guerra” elettrica è iniziata.