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Kia Camp 2014-2015

Presentata in occasione della fiera G!comegiocare, è giunta alla seconda edizione l’iniziativa di Kia Motors Italy dedicata ai bambini ed allo sport

Passione, fair play, integrazione, socializzazione: sono queste le parole chiave alla base di Kia Camp, il progetto realizzato da Kia Motors Italy insieme all’AIC (Associazione Italiana Calciatori), e presentato alla prima giornata di G!comegiocare, la maggior fiera del giocattolo italiana (dal 21 al 24 novembre 2014 presso Fieramilanocity). Kia Camp è dedicato ai giovani calciatori, bambini e bambine: si tratta di un tour di dieci tappe, che si svolgeranno durante il weekend nelle scuole calcio di tutta Italia, e porteranno i coach e trainer dell’AIC a insegnare a bambini, allenatori e genitori come “giocare” a calcio, in senso stretto e lato. Sei mesi circa di attività, con l’obiettivo di coinvolgere circa duemila bambini (la prima edizione ne ha radunati circa mille).Kia Motors è da anni sponsor di grandi eventi sportivi, in particolare calcistici: in questo caso, come spiega l’AD di Kia Motors Italy Giuseppe Bitti, l’iniziativa è dedicata a calciatori dilettanti, futuri campioni e/o futuri tifosi, come i bambini, appunto. Il coinvolgimento di Kia nasce soprattutto dalla volontà dell’azienda di impegnarsi su temi legati alla social responsibility, cioè alla presenza sociale dell’azienda.  Madrina dell’iniziativa è stata Mariagrazia Cucinotta, da sempre impegnata nella promozione di iniziative a favore dei bambini: ”Molto spesso lo sport è una salvezza per i bambini, si pensi per esempio a chi è vittima di bullismo o di discriminazioni”.Come spiega Damiano Tommasi, Presidente dell’AIC, il progetto è nato nella stagione 2013-2014 grazie alla collaborazione con Kia Motors Italy, per insegnare ai più piccoli non solo ad affinare la tecnica, ma anche ad imparare i valori legati allo sport, come la correttezza, il rispetto, l’integrazione, il gioco di squadra: “Vorremmo proporre un nuovo modello di fare calcio, ma anche di seguire il calcio: ovviamente non tutti i bambini dei Camp diventeranno dei campioni di serie A, ma senz’altro continueranno ad amare il calcio e riempiranno gli spalti degli stadi. Questo è un po’ l’obiettivo di questo progetto: gettare le basi per avere, in futuro, un calcio diverso”. L’iniziativa, spiega ancora Tommasi, è rivolta anche ai genitori, che, contrariamente a quanto accade in molti altri casi, vengono coinvolti attivamente nelle giornate del Kia Camp: durante uno dei due giorni di allenamento, i genitori vengono fatti scendere in campo a loro volta, e vengono loro spiegati gli stessi valori che si cerca di trasmettere ai figli.Simone Perrotta, Campione del Mondo 2006 e attualmente Vicepresidente del settore giovanile della FIGC, aggiunge: ”Kia Camp non è un’idea finalizzata a coltivare giovani campioni, ma alla crescita motoria e morale di tutti i bambini.  A loro, come ai genitori, si vuole insegnare a coltivare una passione in modo sano e, soprattutto, spensierato; un sentimento tipico di una fase come quella dell’infanzia, oggigiorno vissuta troppo spesso fra apprensione, videogiochi e scarsa attitudine allo sport”.Insomma, come canta qualcuno: “Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”, e il progetto Kia Camp sembra aver sposato alla perfezione questa filosofia.L’appuntamento con la prima tappa del Kia Camp 2014/15 è a Roma, dal 13 al 14 dicembre 2014.Ulteriori informazioni sul sito ufficiale Kia Camp.

 

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